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Vaccini per le donne in età fertile e in gravidanza. Cosa dice la scienza?

20 agosto 2021

Vaccini per le donne in età fertile e in gravidanza. Cosa dice la scienza?
Stai programmando una gravidanza o sei in dolce attesa? Ci sono vaccini sicuri che proteggeranno te stessa e tuo figlio da malattie infettive gravi, in attesa delle vaccinazioni programmate per i bambini. Sia che tu stia programmando una gravidanza o che tu sia in gravidanza, esiste in Italia una campagna vaccinale sicura ed efficace. Vediamo insieme come funzionano i vaccini preconcezionali e in gravidanza.

Perché dovrei fare un vaccino prima di programmare una gravidanza?1

Qualora la futura mamma non sia immune ad alcune patologie infettive e venisse a contatto con l’agente patogeno (generalmente virus e batteri) durante la gravidanza, il nascituro potrebbe morire o nascere con gravi malformazioni.

Si parla tanto della rosolia, tanto temuta durante la gravidanza. Il virus della rosolia supera la placenta, e quindi tutti gli organi e i tessuti del nascituro saranno infettati con conseguenze molto gravi, tra cui aborto spontaneo e morte intrauterina. Qualora la madre contagiata riuscisse a portare a termine la gravidanza, il neonato potrebbe presentare malformazioni gravi e ritardato sviluppo fisico e psichico. Queste condizioni vengono nominate “sindrome da rosolia congenita”.

Anche il contagio da varicella mette il nascituro a rischio di sviluppare la “sindrome da varicella congenita”. E’ un’infezione molto estesa e grave che può portare alla morte del 30% dei neonati.

Quindi quali sono i vaccini da fare prima di una gravidanza?1

Dipende da cosa è immune la futura madre, cioè con quali agenti infettivi è stata in contatto. Se la donna sta programmando una gravidanza può rivolgersi al medico curante e potrà accedere ad una serie di test preconcezionali, tra cui il Rubeo-test, che valuta la presenza di IgG e IgM ovvero anticorpi per la rosolia.2

Qualora la futura madre non fosse immune alla rosolia e/o alla varicella, sarà correttamente informata dal medico curante o dal ginecologo, per sottoporsi alle relative vaccinazioni morbillo-parotite-rosolia (MPR), varicella (V), o il tetravalente MPRV. Il fatto che la futura madre abbia o meno contratto il morbillo e la parotite non ha effetti sull’efficacia o sicurezza del vaccino. L’unica raccomandazione per questo vaccino preconcezionale è la posticipazione del concepimento, utilizzando metodi contraccettivi, sotto consiglio ed informazione medico-specialistica.

Ho sentito dire che dopo il vaccino per la rosolia devo attendere molto tempo per programmare una gravidanza, è vero?1

Falso! Il concepimento può essere ritardato solo di un mese rispetto alla vaccinazione MPR e V, o MPRV. La scelta di questo lasso di tempo deriva dall’osservazione che nessuna conseguenza sul nascituro o nel neonato è stata riscontrata su centinaia di gravidanze portate avanti da donne, inconsapevoli di essere incinte, e che inavvertitamente sono state immunizzate all’inizio di una gravidanza.

Infatti, nonostante la vaccinazione MPR e V non vada eseguita in gravidanza, se questa evenienza si verificasse, non rappresenterebbe mai un’indicazione all’interruzione precoce di gravidanza, perché i virus attenuati del vaccino solo eccezionalmente sono stati trovati nella placenta e ancora più di rado nel nascituro. In particolare, non sono mai state osservate conseguenze di qualsiasi tipo associate a questa vaccinazione, né nell’embrione, né nel feto, né nel neonato.

La vaccinazione MPR e V o MPRV è controindicata dopo il parto o durante l’allattamento?

No. Le madri non immuni per la rosolia dovrebbero essere vaccinate MPR o MPRV nell’immediato periodo post-parto, in modo da intraprendere la prossima gravidanza in piena sicurezza.

Se una donna riceve il vaccino MPR e V o MPRV non si ritroveranno né DNA o RNA (le molecole che portano l’informazione genetica) dei virus nel latte materno, né anticorpi nel bambino, non rappresentando quindi un rischio per il neonato allattato in maniera esclusiva al seno.

Perché il ginecologo mi ha indicato di fare la vaccinazione antinfluenzale e dTpa in gravidanza?1,3

Le donne in gravidanza rientrano tra i soggetti a rischio di gravi complicazioni respiratorie e ospedalizzazione, relative all’infezione da virus influenzali. Quindi, la vaccinazione antinfluenzale protegge la futura madre dall’infezione e relative complicazioni, che sono associate ai cambiamenti tipici della gravidanza nel sistema immunitario, nel sistema cardiovascolare e sistema respiratorio.4

Invece, la vaccinazione dTpa (difterite, tetano e pertosse) è indicata in gravidanza per proteggere il neonato o il lattante (immunizzazione passiva) da queste patologie, soprattutto dalla pertosse, in attesa delle vaccinazioni vere e proprie (immunizzazione attiva), a partire dal 3° mese di vita. Infatti, la vaccinazione dTpa è raccomandata per la futura madre e per il partner, al fine di proteggere il neonato da eventuali infezioni che porterebbero a gravi conseguenze.

Con la vaccinazione dTPA della donna in gravidanza e del partner, il bambino, nei suoi primi mesi di vita, vivrà in un ambiente a basso rischio di infezione da pertosse, perché acquisirà temporaneamente l’immunizzazione passiva (tra la madre e il feto), e non potrà essere infettato dal partner vaccinato (cocoon strategy – strategia a bozzolo). La vaccinazione dTpa è sicura in ogni trimestre della gravidanza e generalmente, il vaccino antinfluenzale e il dTpa vengono co-somministrati alle donne, intorno alla ventottesima settimana di gravidanza.

Se ho fatto le vaccinazioni preconcezionali e in gravidanza, posso evitare di vaccinare mio figlio, soprattutto se lo allatto esclusivamente al seno?

Assolutamente no! L’immunizzazione passiva, conferita dagli anticorpi materni IgG, è solo temporanea (36-55 giorni per gli IgG materni contro la pertosse).3 Inoltre, per quanto il valore dell’allattamento al seno esclusivo e misto, sia stato evidenziato da diverse società scientifiche, l’allattamento al seno conferisce immunizzazione passiva temporanea per trasferimento di anticorpi IgA, e una protezione limitata contro le malattie infettive del tratto gastro-intestinale e otiti.5,6

Gli anticorpi IgA trasferiti attraverso il latte materno al lattante raggiungono il tratto gastrointestinale e proteggono le mucose della bocca, delle prime vie aeree, della gola e dell’intestino, senza raggiungere la circolazione sistemica del neonato. Infatti, le IgA sono proteine che vengono degradate con la digestione. Ne consegue che il latte materno non conferisce immunizzazione attiva, e quindi duratura, ovvero la stessa che si avrebbe nel caso della vaccinazione secondo il piano vaccinale italiano.7

Il vaccino per il SARS-COV2 è indicato in gravidanza o allattamento?

Per quanto riguarda la vaccinazione in gravidanza e durante l’allattamento, le agenzie regolatorie consigliano la vaccinazione contro SARS-CoV-2 (per prevenire la COVID-19) soprattutto nelle donne in gravidanza che sono a rischio di sviluppare gravi complicazioni (Leggi anche "Intervista al prof. giuseppe Nocentini sui vaccini anti-SARS-CoV-2").

Questo approccio precauzionale è connesso alla mancata inclusione di donne in gravidanza negli studi sui vaccini per la COVID-19, e soprattutto all’attesa di ulteriori studi che ne confermino la sicurezza in gravidanza.8 In particolare, l’Istituto Superiore di Sanità riporta per le donne in gravidanza o in allattamento le seguenti indicazioni associate alla vaccinazione per la COVID-19: “- se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza subito dopo la vaccinazione, non c'è evidenza in favore dell'interruzione della gravidanza; - se una donna scopre di essere in gravidanza tra la prima e la seconda dose del vaccino può rimandare la seconda dose dopo la conclusione della gravidanza, eccezion fatta per i soggetti ad altro rischio; - le donne che allattano possono essere incluse nell'offerta vaccinale senza necessità di interrompere l’allattamento”.9

Aggiornamento 19/08/2021

Gli studi di farmacovigilanza negli Stati Uniti10 hanno dimostrato che, relativamente agli esiti della gravidanza e alla salute del neonato, non esistono differenze tra donne vaccinate (vaccino a mRNA) e non vaccinate (prima della pandemia). Recentemente, come riportato da una circolare del 4 agosto 2021 (0035309-04/08/2021-DGPRE-DGPRE-P) del Ministero della Salute, la gravidanza non risulta essere una controindicazione alla somministrazione della vaccinazione anti-CoViD-19.

 

 

Riferimenti bibliografici e sitografici:


1 I vaccini e le Vaccinazioni. Position e Opinion Paper approvato dalla società Italiana di Farmacologia 
2 Salute preconcezionale 
3 Vaccinazioni in gravidanza, proteggila per proteggerli. Documento congiunto delle SIGO, SIMP, AOGOI, AGUI, SITI, SIN, FNOPO, Rete Interaziendale Milano Materna Infantile (RIMMI), Vivere Onlus, Cittadinanzattiva. https://www.sigo.it/wp-content/uploads/2019/03/Vaccinazioni_in_Gravidanza_14-03-19.pdf
4 Thompson M.G., Kwong J.C. , Regan A. K. et al. Influenza Vaccine Effectiveness in Preventing Influenza-associated Hospitalizations During Pregnancy: A Multi-country Retrospective Test Negative Design Study, 2010-2016. Clin Infect Dis. 2019 Apr 24;68(9):1444-1453. doi: 10.1093/cid/ciy737.
5 Glass R. I., Svennerholm A. M., Stoll B. J. et al. Protection against cholera in breast-fed children by antibodies in breast milk. N Engl J Med . 1983 Jun 9;308(23):1389-92. doi: 10.1056/NEJM198306093082304.
6 PMID: 7136672
7 Piano vaccinale nel primo anno di vita
8 Cristina Scavone. Vaccinazione contro COVID-19 in gravidanza e allattamento. News Letter SIF Farmaci in Evidenza. N°296 del 15 aprile 2021
9 Epicentro, Istituto Superiore di Sanità
10 Shimabukuro T. T., Kim S.Y., Myers T.R. et al. Preliminary Findings of mRNA Covid-19 Vaccine Safety in Pregnant Persons. The New England Journal of Medicine. 2021 Jun 17;384(24):2273-2282. doi: 10.1056/NEJMoa2104983.

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