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Integratori alimentari a base di tè verde: oltre l’uso tradizionale

30 dicembre 2021

Integratori alimentari a base di tè verde: oltre l’uso tradizionale
Originario dei paesi asiatici, il tè verde è usato in tutto il mondo per i suoi effetti benefici, tra cui i tanto vantati effetti dimagranti. Negli anni, il consumo di tè verde è stato associato ad alcuni casi di epatotossicità che hanno suscitato preoccupazione nei consumatori. Il tè verde è utile o pericoloso per la nostra salute? Proviamo a chiarire i nostri dubbi.

Cos’è il tè verde?

Il tè verde è costituito dalle foglie essiccate di Camellia sinensis (L.) Kuntze (Fam. Theaceae). Si distingue dalle altre tipologie di tè (cioè il nero o l’oolong) in quanto non è sottoposto al processo di fermentazione, durante il quale si verificano le reazioni di ossidazione.

Di conseguenza, le foglie mantengono il loro colore verde e la natura dei composti chimici è più rappresentativa del materiale vegetale di partenza1. Per tali ragioni, il tè verde è anche definito "tè non fermentato".

Cosa contiene il tè verde?

I principali costituenti del tè verde sono i polifenoli, in particolare le catechine (fino al 30% del peso secco delle foglie di tè). Tra queste, l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG) è il costituente più abbondante ed è considerato il maggior responsabile dell’attività biologica. Sono, inoltre, presenti gli alcaloidi caffeina, teofillina, e teobromina.

Le foglie essiccate, quando impiegate a scopo farmaceutico, devono contenere almeno l’1,5% di caffeina e l’8% di catechine totali espresse come EGCG2.

Quali sono i benefici del tè verde?

Si ritiene che il tè verde possa svolgere un ruolo protettivo in diverse condizioni patologiche causate dalle specie reattive dell'ossigeno, come il cancro, i disturbi cardiovascolari e le malattie neurodegenerative1.

Le catechine, grazie alle loro proprietà antiossidanti, possono essere responsabili di tali effetti preventivi che, tuttavia, devono ancora essere confermati. Al tè verde sono inoltre attribuite proprietà dimagranti3; per tale motivo, oggi giorno, è impiegato, prevalentemente, in prodotti per il controllo del peso corporeo.

In quali prodotti troviamo il tè verde?

Il tè verde, oltre ad essere impiegato come infuso, è presente in numerosi integratori alimentari e in preparazioni galeniche magistrali utilizzate a scopo dimagrante.

Generalmente, in tali preparati, è impiegato sottoforma di estratto secco con un quantitativo di EGCG variabile e, talvolta, superiore al 90%3. Inoltre, spesso viene associato ad altri estratti vegetali con potenziali effetti sul controllo del peso corporeo.

Il tè verde è efficace come dimagrante?

No, diciamo proprio di no.

Sono stati condotti pochi studi clinici al fine di valutare l’efficacia del tè verde nella riduzione del peso corporeo. In particolare, sono stati presi in esame prodotti che contenevano il tè verde sia da solo che associato ad altre piante medicinali. In entrambi i casi, gli effetti osservati sulla riduzione del peso corporeo non erano clinicamente significativi (< 2,5 Kg in 6 settimane)4.

L’uso del tè verde può essere rischioso per la salute?

Sebbene gli studi clinici non abbiano evidenziato effetti indesiderati gravi, in letteratura sono stati riportati diversi casi di epatotossicità associati prevalentemente all’impiego di integratori alimentari a base di estratti di tè verde ad elevato titolo di EGCG, quest’ultima ritenuta la principale responsabile del danno epatico.

In particolare, alcuni studi hanno dimostrato come all’aumentare della sua concentrazione incrementi anche il rischio di epatotossicità.

Inoltre, l’assorbimento di tale sostanza può incrementare in condizioni di digiuno, come nel caso di soggetti sottoposti a dieta dimagrante5. Tuttavia, i meccanismi alla base di tali effetti indesiderati non sono ancora del tutto chiari.

Inoltre, non si può escludere la possibilità che essi siano da ricondurre a fattori legati al soggetto, come ad esempio la presenza di polimorfismi genetici o di patologie epatiche preesistenti. Anche la caffeina, presente negli estratti di tè verde, può determinare effetti avversi quali insonnia, ansia e nervosismo6.

Rischi di epatotossicità da tè verde: cosa dicono le Agenzie regolatorie?

L’European Food Safety Authority (EFSA) ha recentemente valutato la sicurezza delle catechine del tè verde, a seguito dei timori riguardo possibili effetti nocivi sul fegato e ha concluso che tali sostanze sono generalmente prive di rischi, se assunte mediante infusi di tè verde, in quanto il quantitativo giornaliero non supera i 300 mg.

Tuttavia, l’assunzione giornaliera di catechine attraverso gli integratori alimentari può superare gli 800 mg, rappresentando, pertanto, un potenziale rischio per la salute7.

Alla luce di queste evidenze, la Commissione Europea sta valutando la possibilità di fissare a 800 mg il quantitativo massimo di catechine che può essere assunto giornalmente attraverso gli integratori al fine di garantire che gli stessi siano sicuri per il consumo umano.

Inoltre, è previsto l’inserimento di alcune avvertenze nell’etichetta di tali prodotti, tra cui: "Non dovrebbe essere consumato se stai già consumando altri prodotti contenenti tè verde"; "Chiedi consiglio a un medico sul consumo di questo prodotto se riscontri problemi di salute"; "Non dovrebbe essere consumato in condizioni di digiuno"8.

Cosa possiamo concludere?

L’impiego di preparati vegetali negli integratori alimentari non prevede la necessità di studi clinici che dimostrino la sicurezza degli stessi. Tuttavia, sempre più spesso, gli integratori alimentari contengono preparati ben diversi da quelli tradizionali!

Nel caso specifico del tè verde, si usa tradizionalmente la bevanda, preparata mediante infusione di 2-3 g di foglie di tè in acqua bollente. Tale metodo estrae una piccola quantità di catechine. Diversamente, in Occidente, si impiegano estratti arricchiti, con quantitativi di catechine notevolmente più elevati, che si discostano molto da quelli presenti nelle bevande tradizionali.

Ad esempio, per raggiungere un’assunzione giornaliera di EGCG pari a 800 mg al giorno sarebbe necessario bere un quantitativo di infuso ottenuto con circa 114 g di tè verde3. Appare, quindi, evidente come tali prodotti non si configurino più come preparati tradizionali e, pertanto, è necessario definirne il profilo di sicurezza e le corrette modalità di assunzione, al fine di tutelare la salute dei cittadini.

 

Riferimenti bibliografici e sitografici:


1 Arch Toxicol. 2015 Aug;89(8):1175-91. doi: 10.1007/s00204-015-1521-x.
2 Farmacopea Europea 10 edizione
3 Front Pharmacol. 2021 Jan 29;11:609378. doi: 10.3389/fphar.2020.609378.
4 Diabetes Obes Metab. 2020 Jun;22(6):891-903. doi: 10.1111/dom.13973
5 World J Hepatol. 2021 Sep 27;13(9):1019-1041. doi: 10.4254/wjh.v13.i9.1019.
6 Sys Rev Pharm 2020;11(9):883-887
7 EFSA J. 2018 Apr 18;16(4):e05239. doi: 10.2903/j.efsa.2018.5239.
8 https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12572-Sicurezza-alimentare-limitare-luso-delle-catechine-del-te-verde-negli-alimenti_it

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