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Giulio Bertaccini

Giulio Soldani

Ricordo del Prof. Giulio Bertaccini

Nato a Siena nel 1932, laureato in Medicina e Chirurgia nel novembre del 1956 nell'Università di Bari, arrivò a Parma lo stesso anno per seguire il prof. Vittorio Erspamer, del quale era stato allievo interno e per il quale nutriva una profonda ammirazione. Gli anni trascorsi nell'Istituto di Farmacologia dell'Università di Parma, diretto dal Suo Maestro, furono anni di duro lavoro, costellati tuttavia da importantissimi riconoscimenti scientifici ed accademici.

Nominato Assistente Ordinario presso la Cattedra di Farmacologia dell'Università di Parma dal 1957 ed Aiuto dal 1961, fu Professore Incaricato dell'insegnamento della Farmacologia nella Facoltà di Medicina Veterinaria dal 1959, Direttore Incaricato dell'Istituto di Farmacologia dal Novembre 1967 ed infine Professore Ordinario di Farmacologia nella Facoltà di Medicina e Chirurgia della stessa Università dal 1 novembre 1968.

Una frettolosa ed arida elencazione dei Suoi successi professionali non rende piena ragione delle Sue eccezionali capacità di ricercatore e dell'entusiasmo che ha sempre profuso in tutte le fasi della Sua attività didattica e scientifica. Negli anni trascorsi con il Prof. Erspamer si dedicò prevalentemente allo studio delle amine biogene, ed in particolare della 5-idrossitriptamina, di cui vennero caratterizzate la sintesi, il metabolismo e le principali azioni ed a quello di polipeptidi naturali attivi sui vasi (bradikinina, eleidosina, fisalemmina) e sull'apparato digerente (ceruleina, gastrina, sostanza P), molti dei quali isolati per la prima volta nell'Istituto di Parma. I risultati, pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali (Nature, Lancet, New England Journal of Medicine, Gastroenterology), misero in contatto Parma - ed in particolare il Prof. Bertaccini più "portato" del Suo Maestro ai viaggi e ai rapporti con il mondo anglosassone - con la farmacologia e la gastroenterologia internazionali e in particolare con il Dr. Morton Grossman, brillante ricercatore del Veteran Administration Center di Los Angeles e futuro fondatore del Center for Ulcer Research and Education (C.U.R.E.). Inizia con quest'ultimo, affascinato dagli studi che si svolgono a Parma su una "strana" sostanza estratta dalla pelle di rana, - la ceruleina - , una fitta collaborazione scientifica ed una amicizia profonda che durerà ininterrotta sino alla prematura morte del Dr. Grossman nel 1981.

Con il trasferimento a Roma del Prof. Erspamer nel 1967, il Prof. Bertaccini, divenuto Direttore dell'Istituto di Farmacologia, continua gli studi sui polipeptidi (in particolare sulla bombesina), che confermano la rilevanza delle Sue ricerche a livello internazionale e gli procurano numerosi inviti a tenere cicli di conferenze in Università europee e statunitensi e relazioni a congressi nazionali e internazionali. Nel frattempo l'istamina e le istamine metilate, per lo studio delle quali aveva iniziato una intensa collaborazione con la Chimica Farmaceutica di Parma, attirano nei primi anni '70 l'interesse di Charles Code e di James Black, da anni impegnati nello studio dell'istamina; quando nel 1972, il gruppo di Black scopre i recettori istaminici H2, i chimici e i farmacologi di Parma sono coinvolti in prima persona. In questi anni viene rivoluzionata la terapia dell'ulcera peptica e la gastroenterologia internazionale si arricchisce di sempre nuove scoperte. A Parma l'interesse per gli effetti sperimentali e clinici dei farmaci attivi a livello gastrointestinale continua, ed anche per questa ragione Giulio Bertaccini viene invitato a redigere un volume (Mediators and drugs in gastrointestinal motility) della prestigiosa collana Handbook of Experimental Pharmacology della Springer Verlag. Nel 1983, quando sembra che sull'istamina non ci sia più nulla da dire in campo gastrointestinale, il gruppo di Jean Charles Schwartz a Parigi scopre nel sistema nervoso centrale un nuovo recettore istaminico, il recettore H3, ed affida alla farmacologia di Parma la caratterizzazione degli effetti di questo nuovo sottotipo recettoriale sull'apparato gastrointestinale e cardiovascolare. In questo progetto, finanziato dalla Comunità Europea, il Prof. Bertaccini coinvolge anche il nostro gruppo di ricerca ed inizia così una stretta collaborazione che ha caratterizzato gli ultimi 10 anni.

I suoi allievi, meglio di me, potranno testimoniare le Sue eccezionali qualità didattiche, il Suo impegno costante verso gli studenti, e la Sua grande capacità di trasmettere l'amore per la ricerca ed il rigore scientifico. Giulio Bertaccini inoltre ha fornito loro una grande lezione e cioè che il professore che vive nell'Istituto e per l'Istituto è un esempio del quale ancor oggi i giovani ricercatori hanno indispensabile necessità.

La morte l'ha colto all'improvviso il 14 Aprile, dopo una breve malattia; solo pochi giorni prima del decesso, infatti, mi aveva manifestato il desiderio di partecipare al Joint Meeting della SIF a Pisa in Maggio.

La scomparsa del Prof. Bertaccini lascia nei colleghi, allievi ed amici un grande rimpianto. Io desidero ricordare con nostalgia l'entusiasmo con cui Giulio Bertaccini affrontava le riunioni di progetto, il rigore nell'analisi dei risultati e la passione con la quale difendeva la sperimentazione animale. Mi piace, però, ricordare anche le doti di umana signorilità che Egli possedeva e la Sua profonda cultura umanistica che rendeva ambita e piacevolissima la Sua compagnia, anche nel corso dei più austeri congressi internazionali. Lo ricorderemo, in tanti, con grande affetto.
 
 

Giulio Soldani

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