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La SIF ricorda

Mariannina Impicciatore

Ricordo della Prof.ssa Mariannina Impicciatore a cura dei colleghi dell’Ateneo di Parma.

I colleghi di Farmacologia di ambito farmaceutico della Università di Parma comunicano, con vivo cordoglio, la scomparsa della Prof.ssa Mariannina Impicciatore che si è spenta il 7 febbraio 2022 nella sua terra di origine, a Perano (CH).

La Prof.ssa Impicciatore nel corso della sua ultraquarantennale attività di ricercatrice e docente di Farmacologia presso l’Ateneo di Parma, ha ricoperto ruoli di rilevante responsabilità istituzionale come Direttore d’Istituto, Direttore di Dipartimento e Coordinatore di Dottorato di Ricerca e, con la sua attività scientifica di prestigio internazionale e i molteplici incarichi di insegnamento, ha lasciato una duratura impronta nell’Università di Parma che a riconoscimento e testimonianza della sua meritevole attività la annovera tra i suoi Professori Emeriti.

Laureata in Farmacia nel 1960 presso l'Università degli studi di Camerino, ha seguito il Prof Venturi a Roma, presso l’Istituto di Farmacologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha continuato con dedizione ed entusiasmo una intensa attività di ricerca.  Come assistente con incarico di insegnamento, dal 1965 ha condotto la sua attività didattica e scientifica presso l’Istituto di Farmacologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Qui, fondamentali sono stati l’incontro e la fruttuosa collaborazione con il Prof Erspamer, farmacologo di fama internazionale, che, con la scoperta della serotonina negli anni ’40, ha aperto la strada alle ricerche sui neuro­trasmettitori. Con lui, riconosciuto come insostituibile maestro, durante gli anni condivisi presso l’Ateneo di Parma ha vissuto una stagione d’intensa attività sperimentale, centrata sulla scoperta e la caratterizzazione di polipeptidi naturali, rivelatisi essenziali per la comprensione della fisiopatologia gastrointestinale. Il legame umano e professionale con il Prof Erspamer si è mantenuto vivo sempre, anche dopo il trasferimento dell’illustre farmacologo presso l’Ateneo di Roma – La Sapienza. E’ in questo periodo d’instancabile e proficua attività sperimentale, continuata a fianco del Prof. Bertaccini, che la Prof. Impicciatore intreccia una organica rete di collaborazioni con le realtà cliniche degli istituti universitari medici e con i gruppi universitari italiani e internazionali operanti nel campo della ricerca chimico-farmaceutica. In quegli anni, focalizza il suo interesse sullo studio dell’istamina e del suo ruolo nel sistema digerente, contribuendo in modo originale a completare il quadro delle conoscenze farmacologiche su questa amina endogena ed i suoi recettori, bersaglio di innovativi farmaci antiulcera, scoperti all’epoca. Arricchiscono questa tematica di ricerca gli studi sugli agonisti/antagonisti istaminici svolti in occasione di ripetuti soggiorni negli Stati Uniti, a partire dal 1972 come Teaching Professor, in collaborazione col Prof. M. Grossman, figura eminente della gastroenterologia internazionale operante al Veteran Administration Center di Los Angeles e fondatore del Center for Ulcer Research and Education (C.U.R.E.), che ebbe modo di apprezzarne le qualità di ricercatrice competente ed appassionata. Attraverso queste esperienze la Prof. Impicciatore ha aperto la via a una ricca attività di scambio e di fruttuosa collaborazione tra i farmacologi italiani e la ricerca gastroenterologica americana.

Nominata nel 1978 Professore ordinario di Farmacologia e Farmacognosia della Facoltà di Farmacia dell’Università di Parma costruisce nella Facoltà il primo nucleo di ricerca di ambito farmacologico che si è poi strutturato con la nascita prima dell’Istituto di Farmacologia e Farmacognosia poi del Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Biologiche e Chimiche Applicate che ha diretto con passione ed impegno per molti anni.

Con la scoperta nel 1983 del nuovo recettore istaminico, il recettore H3, la Prof. Impicciatore indirizza le ricerche sugli effetti centrali di nuovi modulatori del sistema istaminergico, sviluppati nell’ottica della multitarget therapy e, nell’ambito dell’asse cervello-intestino, continua ad esplorare nuove vie di intervento terapeutico negli stati infiammatori intestinali associati a patologie centrali e periferiche, campo in cui si collocano gli originali risultati sul ruolo del recettore PAR-2, raggiunti con la collaborazione di centri di eccellenza internazionali.

Guidata da entusiastica passione per il lavoro, da instancabile perseveranza verso gli obiettivi e da grande determinazione nel sostenere progetti e percorsi accademici di crescita dei giovani farmacologi ha promosso nel 1996 l’istituzione del Corso di Dottorato di Ricerca in “Farmacologia e Tossicologia Sperimentali”, di cui è stata efficace coordinatrice, attraverso il quale si sono formati esperti dottori di ricerca oggi in gran parte validamente inseriti nel mondo accademico, nella ricerca no profit e industriale anche internazionale.

Nel settore della ricerca universitaria il suo contributo è attestato dalla pubblicazione di oltre 120 articoli su riviste internazionali del settore, dai riconoscimenti di merito da parte di enti internazionali di ricerca e dal ruolo di responsabile scientifico rivestito in numerosi progetti di ricerca finanziati di ambito farmacologico.

Il suo profondo amore per la ricerca, la sua franchezza, la sua intraprendenza e il suo appassionato impegno nella didattica rimarranno quale preziosa testimonianza nel cuore di chi in ambito accademico e industriale ha avuto modo di conoscerla e confrontarsi col suo pensiero e il suo particolare intuito di ricercatrice, capace di suscitare entusiasmo e interesse, stimolando percorsi originali e innovativi in ambito farmacologico.

 

Cara Prof., Mariannina, in tanti ti ricorderemo con gratitudine e commosso affetto.

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