Ursula Grohmann si è laureata in Chimica e Tecnologia dei Farmaci nel 1985 presso l'Università degli Studi di Perugia. Nel 1986-87 e nuovamente nel 1990, ha portato a termine alcune parti del suo progetto (all'epoca basato principalmente sull'immunologia dei tumori) presso il Laboratory of Biochemistry, National Cancer Institute, National Institutes of Health, Bethesda, MD, USA. Nel 1993 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Medicina Sperimentale, discutendo una tesi sull'identificazione di antigeni tumorali farmaco-indotti e la loro rilevanza per l'immunità tumorale. Già nel 1993 è diventata PI di un progetto bilaterale della durata di 2 anni Italia/USA promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nel campo dell'immunologia tumorale e, nel 1995, di una borsa di studio di 3 anni sui vaccini tumorali da l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Da allora, è stata PI o Co-PI di numerose sovvenzioni nazionali e internazionali, di cui una finanziata dall'American Juvenile Diabetes Research Foundation (JDRF; nel 2002) e due dall'European Research Council. A far data dal 1986 ha condotto la sua attività didattica e scientifica presso la Sezione di Farmacologia del Dipartimento di Medicina Sperimentale (DEM; Università degli Studi di Perugia, Italia), prima come assegnista di ricerca, poi come ricercatore senior e professore associato. Nel 2006 ha conseguito il titolo di professore ordinario di Farmacologia presso la DEM, Università di Perugia, e, da luglio 2014, Visiting Professor presso l'Albert Einstein College of Medicine, New York, NY. Nel 1987-88 e nel 1990, ha portato a termine parte del suo progetto di ricerca (all'epoca basato principalmente sull'immunologia dei tumori) presso il National Cancer Institute, National Institutes of Health, Bethesda, MD. Nel 2001, con altri membri del gruppo di farmacologia DEM, ha scoperto un ruolo immunosoppressivo cruciale nell'immunità tumorale per l'enzima indoleamine 2,3-diossigenasi 1 (IDO1) espresso dalle cellule dendritiche. Da allora, ha continuato a studiare molti aspetti della biologia di IDO1 non solo nei sistemi tumorali sperimentali, ma anche nelle malattie autoimmuni, nelle allergie e nelle infiammazioni croniche. Nel 2011 ha scoperto che l'IDO non è solo un enzima che catabolizza il triptofano, ma anche una molecola di segnalazione in grado di riprogrammare le cellule dendritiche verso un profilo immunoregolatore. Il gruppo diretto dalla Prof.ssa Grohmann ha rappresentato, e rappresenta tuttora, uno dei massimi leader mondiali nella ricerca relativa all'IDO1 e alla regolazione immunitaria. È stata vincitrice di due borse di studio dell'European Research Council: una Advanced Grant (2014-2019) dal titolo "Innovative drugs targeting IDO molecolar dynamics in autoimmunity and neoplasia" e un Proof-of-Concept Grant (2018-2019) denominata "Commercialization of a first in class drug for multiple sclerosis”. È autrice di oltre 150 articoli pubblicati in extenso che compaiono nel database NCBI e inventrice di tre brevetti. L'H-index della sua carriera globale è pari a 51 (Google Scholar), per un totale di oltre 13.100 citazioni, e il suo nome è inserito nella lista dei Top Italian Scientists nel mondo.
La straordinaria levatura umana e scientifica della professoressa Ursula Grohmann, unite al suo sincero amore per la ricerca e al suo appassionato e instancabile impegno al servizio della società civile rimarranno a lungo, quale preziosa eredità, nelle menti e nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerla e di condividerne il pensiero, sempre capace di suscitare autentico entusiasmo, interesse, partecipazione e di stimolare profondi spunti di riflessione e originali prospettive.
Prof. Paolo Puccetti