Milano, 13 dicembre 2024 - La Società Italiana di Farmacologia (SIF) e il Collegio dei Professori Universitari di Farmacologia CNFU, esprimono profonda preoccupazione per l’emendamento 6.0.15 al DDL Liste d’Attesa, riguardante le “Disposizioni relative all’esercizio della professione di farmacista”. Questo emendamento, infatti, prevede che i laureati in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutica possano accedere ai concorsi pubblici per dirigenti sanitari farmacisti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) senza il requisito della Specializzazione in Farmacia Ospedaliera o in Farmacologia Clinica.
“La formazione offerta dai corsi di laurea in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche è di altissimo livello e prepara eccellenti professionisti per il settore privato, talvolta dopo un Master, e per le farmacie aperte al pubblico. Tuttavia, le farmacie ospedaliere moderne sono strutture altamente complesse, che richiedono competenze specifiche – scientifiche, organizzative, ed economiche – acquisibili solo attraverso un percorso di specializzazione”, sottolineano SIF e CNFU.
“La specializzazione è essenziale per garantire che i farmacisti ospedalieri possano confrontarsi efficacemente con i medici specialisti e contribuire a un sistema sanitario di qualità. Permettere l’accesso senza una formazione specialistica rischia di compromettere la funzionalità e la sicurezza del sistema sanitario nazionale”.
Piuttosto che abbassare i requisiti, la SIF e il CNFU propongono di potenziare il sostegno economico ai laureati in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche che scelgono di intraprendere una specializzazione in Farmacia Ospedaliera o in Farmacologia Clinica. “A differenza delle specializzazioni in area medica, questi percorsi non prevedono un supporto economico, costringendo i giovani farmacisti a quattro anni di formazione non retribuita. Investire in borse di studio per queste specializzazioni sarebbe una soluzione più efficace per rafforzare il SSN e affrontare la carenza di personale qualificato, rispetto ad abbassare l’asticella per i concorsi”, aggiungono.
La SIF e il Collegio dei Professori Universitari di Farmacologia, invitano il governo e le istituzioni a riconsiderare l’emendamento, puntando su una formazione avanzata e su misure concrete per valorizzare il ruolo dei farmacisti nel sistema sanitario nazionale e si dicono a disposizione del decisore politico per eventuali consultazioni.