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Guanosina monofosfato ciclica (cGMP)

Guanosina monofosfato ciclica (cGMP)

di Stefania Crucitta

autore

Stefania Crucitta

Ricercatrice a tempo determinato presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, U.O. Farmacologia clinica e Farmacogenetica, Università di Pisa. La sua ricerca si focalizza sull'analisi di biomarcatori di risposta, resistenza e tossicità a trattamenti farmacologici usando approcci farmacogenetici.

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Secondo messaggero generato dalla ciclizzazione di una molecola di guanosin-trifosfato (GTP) ad opera di due enzimi: la guanilato ciclasi di membrana e quella citosolica. Una volta finita la risposta biologica, il cGMP viene scomposto (idrolizzato) da enzimi specifici dette fosfodiesterasi, come la PDE5, bersaglio farmacologico in caso di disfunzioni erettili o di iperplasia prostatica benigna. L’inibizione di questo enzima porta ad un aumento delle concentrazioni di cGMP, causando vasodilatazione locale ed un maggior afflusso ematico nell’organo.

Stefania Crucitta

<p>Ricercatrice a tempo determinato presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, U.O. Farmacologia clinica e Farmacogenetica, Università di Pisa. La sua ricerca si focalizza sull'analisi di biomarcatori di risposta, resistenza e tossicità a trattamenti farmacologici usando approcci farmacogenetici.</p>

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