Ricercatrice a tempo determinato presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, U.O. Farmacologia clinica e Farmacogenetica, Università di Pisa. La sua ricerca si focalizza sull'analisi di biomarcatori di risposta, resistenza e tossicità a trattamenti farmacologici usando approcci farmacogenetici.
Il colangiocarcinoma è un tumore raro e aggressivo, spesso diagnosticato in fase avanzata, che presenta importanti sfide terapeutiche. La ricerca clinica e farmacologica ha reso disponibili nuove opzioni terapeutiche che aumentano le probabilità di sopravvivenza.
Sono dei farmaci che impediscono l’aggregazione delle piastrine nel sangue, evitando la formazione di coaguli e trombi. Vengono utilizzati nella prevenzione di patologie come ictus, infarto e trombosi periferiche.
La BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) è una patologia delle vie aeree, caratterizzata da persistenti sintomi respiratori e limitazioni al flusso di aria ai polmoni. E’ una malattia che può essere prevenuta e trattata con farmaci che aiutano nella gestione dei sintomi e a evitare complicanze fatali.
L’ipertrofia della prostata è un disturbo comune nella popolazione maschile adulta/anziana. E’ una condizione quasi sempre legata all’invecchiamento con la quale si può benissimo convivere. Vediamo insieme come fare.
Che il colesterolo-LDL sia coinvolto nelle patologie cardiovascolari è un dato di fatto. Le statine sono tra i farmaci più ampiamente impiegati anche se spesso non sono sufficienti per raggiungere le riduzioni raccomandate dalle attuali linee guida per pazienti ad alto rischio. Ma si può fare di più. Vediamo insieme come e quali sono i risultati.
Il tumore della prostata è la neoplasia più diffusa nella popolazione maschile. Il fattore tempo gioca un ruolo importante, in quanto una diagnosi precoce abbassa il rischio di esito infausto. Vediamo come si può sconfiggere questo tumore.
Tra tutti i tumori, quello al polmone in Italia è quello con la più alta mortalità. È una delle neoplasie più difficili da diagnosticare quando è ancora in fase precoce. Ciò nonostante, oggi sono disponibili terapie innovative, "disegnate" sulle caratteristiche del paziente che migliorano la qualità di vita e anche la sopravvivenza.
Sebbene la comparsa del virus SARS-CoV-2 e la pandemia che ne è conseguita abbia spinto la ricerca scientifica a realizzare rapidamente vaccini per ridurre i sintomi dalla malattia, e nonostante vi siano farmaci per controllare la CoViD-19, vi sono purtroppo complicanze a lungo termine. Il virus SARS-CoV-2 può provocare, in pazienti reduci dall’infezione, l'insorgenza di patologie come la fibrosi polmonare, definita PCPF, acronimo dalla definizione in inglese “Post-Covid Pulmonary Fibrosis”. Anche per questa patologia, la farmacologia non si fa trovare completamente sprovveduta.
Gli inibitori di pompa protonica (IPP) sono farmaci dotati di una potente azione inibitoria verso la secrezione di acido nello stomaco. Questi farmaci, negli ultimi anni, hanno portato ad un notevole cambiamento della gestione delle patologie correlate ad una eccessiva presenza di acido cloridrico nello stomaco, quali il reflusso gastro-esofageo, la gastrite e l’ulcera peptica.
È primavera, una stagione bellissima, e purtroppo molte persone sono alle prese con un fastidioso disturbo: le allergie stagionali. Cos’è esattamente un’allergia, e cosa si può fare per limitare o eliminare questo problema che ha un impatto negativo sulla qualità della vita dei soggetti che ne soffrono? Ad oggi diverse sono le opzioni terapeutiche che permettono di controllare la sintomatologia e prevenire le reazioni gravi, in qualche caso anche mediante vaccinazioni.