Cos’è la polmonite?
La polmonite è un'infiammazione acuta solitamente causata da un'infezione. Può interessare uno o entrambi i polmoni e si verifica quando agenti patogeni come batteri, virus, funghi o parassiti infettano le cellule del tessuto polmonare, in particolare gli alveoli polmonari, causando l’accumulo di liquido o pus, e rendendo difficile la respirazione. Può manifestarsi a qualsiasi età, anche se è più comune nelle persone anziane e nei bambini. I sintomi principali includono tosse, febbre, difficoltà respiratorie, dolore al petto e affaticamento.
Come viene diagnosticata?
La diagnosi di polmonite si basa su un'attenta valutazione clinica da parte del medico che include l’auscultazione dei cosiddetti rumori respiratori. Sono, inoltre, richiesti esami diagnostici specifici, come una radiografia del torace, esami del sangue e dell’espettorato, utili a confermare il sospetto e soprattutto a capire quale agente patogeno è responsabile della patologia. Tra questi, troviamo per lo più batteri, come lo Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Mycoplasma pneumoniae. Anche virus come quello dell'influenza, il SARS-CoV-2, e il virus respiratorio sinciziale (RSV) possono causarecausare la polmonite e, meno frequentemente, per lo più in soggetti immunocompromessi, funghi o parassiti.
Quali terapie abbiamo a disposizione per la polmonite?
Esiste una vasta gamma di terapie disponibili che si differenziano sulla base del patogeno che causa l’infezione e delle condizioni cliniche del paziente. Per la polmonite batterica è possibile utilizzare antibiotici della classe delle penicilline, dei macrolidi o dei fluorochinoloni. In caso di polmonite virale, i farmaci antivirali, come oseltamivir o zanamivir, possono ridurre la durata e la gravità della malattia se il soggetto inizia ad assumerli entro 48 ore dall’inizio dei sintomi. Nei rari casi in cui a causare la polmonite è un fungo o un parassita, viene somministrato un farmaco antimicotico o un antiparassitario.
Cosa dice la ricerca scientifica?
La ricerca scientifica è costantemente impegnata nell'individuare nuove strategie terapeutiche. Tra queste, lo sviluppo di nuovi antibiotici riveste un ruolo cruciale per contrastare i batteri resistenti.
È essenziale promuovere un uso razionale degli antibiotici, sostenuto dall'esito dell'antibiogramma, un test che identifica il patogeno specifico e i farmaci più efficaci contro di esso. Tale approccio consente di ridurre il rischio di trattamenti inappropriati e di preservare l'efficacia degli antibiotici esistenti.
Ma come si usano gli antibiotici?
Gli antibiotici devono essere utilizzati con estrema cautela, esclusivamente in caso di diagnosi chiara di infezione batterica e sotto stretta supervisione medica. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha introdotto la classificazione AWaRe (Access, Watch, Reserve), promossa anche da AIFA nel suo manuale dedicato, per guidare i clinici nella scelta degli antibiotici, privilegiando quelli meno associati al rischio di resistenze e riservando le molecole più potenti ai casi più critici.
Esistono terapie di supporto?
Si. Nei casi gravi di polmonite, a volte, è necessario l’utilizzo di terapie di supporto per migliorare la respirazione, ovviamente sempre sotto la supervisione del medico. A questa categoria appartengono la ventilazione meccanica e l’ossigenoterapia.
Si può prevenire la polmonite?
La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di contrarre la polmonite. Le principali pratiche includono il lavarsi le mani regolarmente (si evita il contagio con gli agenti patogeni), e adottare uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, in particolare con l’astensione dal fumo. La vaccinazione comunque rimane sempre la strategia più efficace per prevenire molte forme di polmonite e per proteggere sia l’individuo che la comunità.
Quali vaccini abbiamo a disposizione?
Il vaccino pneumococcico coniugato (PCV) protegge contro diverse infezioni causate dal batterio Streptococcus pneumoniae ed è raccomandato per bambini sotto i 2 anni, gli anziani e le persone immuncompromesse. Il vaccino stimola una risposta immunitaria efficace anche nei più piccoli ed è considerato sicuro, con effetti collaterali generalmente lievi come febbre o dolore nel punto di iniezione. Inoltre, il vaccino contro l’influenza è fondamentale per ridurre il rischio di complicanze respiratorie e quello contro il SARS-CoV-2 che, proteggendo dal COVID-19, diminuisce il rischio di sviluppare la polmonite. Recentemente è stato approvato il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), per proteggere in particolare neonati e anziani.
Bibliografia:
- Grief SN, Loza JK. Guidelines for the Evaluation and Treatment of Pneumonia. Prim Care. 2018;45(3):485-503. doi:10.1016/j.pop.2018.04.001
- https://www.msdmanuals.com/it/professionale/malattie-polmonari/polmonite/panoramica-sulla-polmonite.
- American Thoracic Society - Tratto da: PATIENT EDUCATION | INFORMATION SERIES - Che cos’è la Polmonite?
- Koenig SM, Truwit JD. Ventilator-associated pneumonia: diagnosis, treatment, and prevention. Clin Microbiol Rev. 2006 Oct;19(4):637-57. doi: 10.1128/CMR.00051-05. PMID: 17041138
- https://www.msdmanuals.com/it/professionale/malattie-infettive/vaccinazione/vaccino-anti-pneumococcico
- Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali. L’uso degli antibiotici in Italia. Rapporto Nazionale 2022. Roma: Agenzia Italiana del Farmaco, 2024.Manuale antibiotici AWaRe (Access, Watch, Reserve) Edizione italiana del “The WHO AWaRe Antibiotic Book” – Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) - gennaio 2023 https://www.epicentro.iss.it/vaccini/ReazioniAvversePCV