Cos’è la polmonite?
La polmonite è un’infiammazione delle vie respiratorie basse (bronchi ed alveoli polmonari). Di norma è causata da un’infezione batterica, virale o, più raramente, fungina. Sebbene la polmonite sia più frequente nei bambini e negli adulti over 65, questa patologia può insorgere in tutte le età.
Quali sono i sintomi principali e quando è necessario il ricovero?
I principali sintomi di un paziente con polmonite sono febbre, brividi, tosse con espettorato mucoso, dispnea, tachicardia, dolore toracico ed addominale. Se il bambino ha una sintomatologia grave, è obbligatorio il ricovero ospedaliero. Per i neonati il ricovero è ragionevole, anche se le condizioni generali non sono allarmanti, per un più attento monitoraggio del piccolo paziente.
Come vengono diagnosticate le polmoniti nei bambini?
Nei piccoli pazienti la diagnosi si basa principalmente sulla manifestazione clinica, ovvero sulla sintomatologia, che differisce a seconda del microrganismo patogeno. La radiografia toracica, che permette la diagnosi di polmonite negli adulti, viene effettuata solo in caso di gravi complicazioni, di diagnosi dubbia o non responsività alla terapia farmacologica.
Quali sono i patogeni che possono causare la polmonite pediatrica?
I batteri comunemente correlati alle polmoniti sono lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae), che è tra le cause più comuni di polmoniti e otiti nei bambini, l’Haemophilus influenza, i batteri atipici come micoplasma (Mycoplasma pneumoniae) e la clamidia (Chlamydia pneumoniae) o, più raramente, alcune specie di legionella. La polmonite causata da pneumococco è associata alle complicazioni più gravi nei bambini con età inferiore ai 5 anni.
Polmoniti da micoplasma
Il micoplasma è responsabile di circa il 16% delle polmoniti acquisite in comunità in bambini con un’età compresa tra i 5-9 anni e del 23% in bambini con un’età maggiore ai 10 anni, e le manifestazioni cliniche sono solitamente non gravi (febbre, mal di gole e tosse)1.
E quelle virali
I virus più frequenti nelle polmoniti dei bambini di età inferiore ai 5 anni comprendono il virus respiratorio sinciziale, il virus influenzale, gli adenovirus e i coronavirus. La maggior parte delle polmoniti virali ha una sintomatologia non grave e non si utilizzano antivirali, bensì una terapia di supporto (antipiretici, idratazione) per ridurre la sintomatologia.
Come scegliere il farmaco più efficace?
Distinguere tra polmoniti batteriche e virali è molto impegnativo, perché nessun test al momento sembra essere affidabile per il riconoscimento univoco dell’agente infettivo. Infatti, l'identificazione di un virus non preclude una concomitante infezione batterica. Pertanto, gli antibiotici sono indicati in quasi tutti i pazienti con polmonite acquisita in comunità sia in età adulta che pediatrica.
Terapia farmacologica per la polmonite pediatrica
Il farmaco di prima scelta è una penicillina, ovvero l’amoxicillina, eventualmente associata ad acido clavulanico, somministrata per via orale. Nei bambini di età superiore ai 5 anni si può aggiungere anche un macrolide come l’azitromicina, perché l’infezione potrebbe essere causata da micoplasma o clamidia. Il micoplasma, infatti, non è sensibile all’azione dell’amoxicillina perché è privo della parete cellulare batterica, ovvero dove agiscono penicilline e cefalosporine per esercitare la loro azione antibatterica.
In caso di polmoniti più gravi che richiedono il ricovero si usano farmaci diversi?
In questo caso la terapia antibiotica sarà a più ampio spettro d’azione e dipenderà dai sospetti agenti patogeni che possono averla causata. Tra i farmaci più utilizzati c’è l’ampicillina somministrata per via endovenosa, oppure il ceftriaxone. In specifici casi, come la presenza di ascessi polmonari o sepsi, può essere aggiunta anche la vancomicina al cocktail antibiotico.
Come si procede nel caso dei neonati?
Nei neonati, la polmonite può insorgere nei primi giorni di vita (polmonite ad esordio precoce) o dopo 7 giorni e la terapia più efficace è scelta in base al patogeno responsabile della polmonite, identificato eseguendo un esame colturale di campioni provenienti dalle vie aeree inferiori attraverso il lavaggio broncheoalveolare.
Nel primo caso la polmonite è dovuta alla trasmissione da parte della madre di patogeni come listeria (Listeria monocytogenes), streptococco, stafilococco ed Eschrichia coli durante il parto, ed i farmaci utilizzati sono ampicillina ed un amminoglicoside (solitamente gentamicina). Dopo i primi 7 giorni di vita, invece, la polmonite neonatale viene solitamente trattata con vancomicina ed ampicillina, a cui si può aggiungere la gentamicina per una copertura a più ampio spettro.
Prevenzione e vaccini
La vaccinazione anti-influenzale è raccomandata per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età in quanto svolge un ruolo importante nella prevenzione di complicazioni gravi dell’influenza tra cui proprio le polmoniti batteriche e contribuisce a ridurre i ricoveri ospedalieri.
Bibliografia:
- Jain S, Williams DJ, Arnold SR, Ampofo K, Bramley AM, Reed C, Stockmann C, Anderson EJ, Grijalva CG, Self WH, Zhu Y, Patel A, Hymas W, Chappell JD, Kaufman RA, Kan JH, Dansie D, Lenny N, Hillyard DR, Haynes LM, Levine M, Lindstrom S, Winchell JM, Katz JM, Erdman D, Schneider E, Hicks LA, Wunderink RG, Edwards KM, Pavia AT, McCullers JA, Finelli L; CDC EPIC Study Team. Community-acquired pneumonia requiring hospitalization among U.S. children. N Engl J Med. 2015 Feb 26;372(9):835-45. doi: 10.1056/NEJMoa1405870.