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Che fastidioso prurito: ci sono farmaci per alleviarlo?

1 febbraio 2024

Che fastidioso prurito: ci sono farmaci per alleviarlo?
Il prurito è una fastidiosa sensazione che induce un’urgenza di grattarsi. Non è una patologia a sé state ma un sintomo della presenza di altre condizioni mediche. La terapia contro il prurito mira a risolvere la causa che l’ha scatenato e comprende interventi terapeutici molteplici poiché molto diversi sono gli stimoli che lo provocano. Vediamo qui quali sono i principali approcci farmacologici.

Prurito: un sintomo legato a molteplici cause

Il prurito è una manifestazione presente in molte malattie dermatologiche, per esempio dermatite atopica, orticaria, infezioni fungine, pelle secca. Tuttavia, il prurito può anche essere un sintomo di reazione allergica ad alimenti, farmaci, morsi e punture di insetto o di disordini interni a carico dei reni, del fegato e della bile o, ancora, di neoplasie maligne.

 

I rimedi

Spesso il prurito dipende da motivi banali, ha una durata transitoria e si risolve spontaneamente. Per avere sollievo si può ricorrere ad alcuni rimedi, per esempio mantenere la cute ben idratata se il fattore causante è la secchezza della pelle, oppure evitare l’agente scatenante, come potrebbe essere il contatto con le fibre di lana. Tuttavia, in altri casi può essere necessario intervenire con un trattamento farmacologico.

 

A ogni tipo di prurito il suo trattamento

Se si sospetta che il prurito sia il sintomo di una patologia sottostante, l’intervento farmacologico consiste nel trattare il disordine interno che l’ha scatenato e, insieme a questo, utilizzare opportuni trattamenti di sostegno.

 

Prurito dovuto a infiammazione o altre malattie cutanee

È un tipo di prurito che trae giovamento dall’applicazione topica di agenti cosiddetti “controirritanti” come il mentolo, la canfora, la capsaicina. Inoltre, possono essere utili steroidi per uso topico grazie alle loro proprietà antinfiammatorie oppure gli antistaminici in formulazioni per applicazioni locali.

 

Antistaminici nel controllo del prurito

Molti agenti che causano prurito provocano il rilascio di istamina che, a sua volta, stimola i recettori del prurito. Ecco, quindi, che bloccare i recettori dell’istamina produce sollievo dal pruriginoso fastidio. La difenidramina, in formulazioni topiche, è spesso usata per alleviare il prurito causato, per esempio, da punture di insetti e si può acquistare senza prescrizione medica. In caso di prurito generalizzato o prurito locale resistente ai trattamenti topici, possono giovare gli antistaminici per via orale, soprattutto l’idrossizina, specialmente usata per il prurito notturno.

 

Antistaminici nel paziente anziano

Alcuni antistaminici possiedono anche effetto sedativo e devono, pertanto, essere usati con cautela nei pazienti anziani perché possono causare cadute. È comunque possibile ricorrere agli antistaminici più recenti, come loratadina, fexofenadina e cetirizina che non sono sedativi e possono efficacemente contrastare il prurito diurno.

 

Il prurito neuropatico

Si tratta di un tipo di prurito che origina da problemi a carico del sistema nervoso centrale o periferico come, ad esempio, la sclerosi multipla o l’infezione da Herpes zoster (il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio). In questi casi possono essere utili farmaci che bloccano la trasmissione nervosa come carbamazepina, gabapentin o pregabalin, o ancora anestetici locali per uso topico come benzocaina o pramoxina. L’uso di questi ultimi non deve essere abusato perché potrebbe sensibilizzare la cute, così come avviene con uso prolungato di preparazioni topiche dei già citati difenidramina e steroidi.

 

Prurito neurogenico

Il prurito neurogenico ha origine nel sistema nervoso, ma non è causato da patologie nervose evidenti. I farmaci usati per trattare questa condizione includono gli antagonisti dei recettori degli oppioidi. Infatti, sostanze come la morfina (utilizzata come antidolorifico) e le endorfine prodotte dal nostro organismo possono scatenare il prurito, poiché inducono la liberazione di istamina. Per affrontare il prurito neurogenico, vengono impiegati anche farmaci comunemente usati per altre indicazioni, come gli antidepressivi triciclici (TCA) e gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI).

 

Prurito psicogeno

Si tratta di un fastidio il cui meccanismo è connesso a patologie psichiatriche. Se il disturbo compare in concomitanza di situazioni di forte stress, allora farmaci ansiolitici come le benzodiazepine possono arrecare sollievo. Se il prurito è legato a comportamenti impulsivi possono essere utilizzati farmaci antipsicotici (clorpromazina, tioridazina, tiotixene, olanzapina). Infine, anche i TCA e gli SSRI, sopra menzionati per il trattamento del prurito neurogenico, possono alleviare la depressione e l’insonnia collegate al disturbo e il prurito compulsivo, rispettivamente.

 

Un fastidioso sintomo da non sottovalutare

In molte situazioni è opportuno intervenire con trattamenti per il prurito, perché il vigoroso grattamento può causare problemi come infiammazione e infezioni della pelle. Essendoci vari tipi di prurito, causato da varie ragioni, è bene evitare iniziative “fai-da-te” per cercare di lenirne il fastidio. Tentare di alleviare il fastidio senza una corretta diagnosi potrebbe peggiorare la situazione. È buona norma, invece, consultare il proprio medico per individuare la causa del prurito e ricevere il trattamento più adatto al caso specifico.

Bibliografia

  • Manuale MSD – Versione per i professionisti
  • Goodman & Gilman’s: The Pharmacological Basis of Therapeutics, 14th Edition, Chapter 75: Dermatological Pharmacology
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