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Dermatite atopica: dalle terapie classiche ai nuovi farmaci biologi

30 novembre 2023

Dermatite atopica: dalle terapie classiche ai nuovi farmaci biologi
La dermatite atopica è una delle malattie della pelle più comuni, con ricadute importanti dal punto di vista fisico, emotivo e socioeconomico. Oggi stanno emergendo numerose terapie biologiche attive sull’insorgenza e sulla progressione della malattia. Scopriamo qui i passi avanti fatti dalla ricerca.

Dermatite atopica: di cosa si tratta?

La dermatite atopica, nota anche come eczema atopico, è un comune disturbo infiammatorio della pelle ad andamento cronico che colpisce il bambino circa 10 volte più spesso dell'adulto, con un forte impatto sulla qualità della vita del paziente. Si manifesta con fastidioso prurito, eritema, secchezza cutanea e ispessimento della pelle e può progredire danneggiando anche le mucose causando asma e rinite allergica.

 

Quali sono le cause? Quali cellule e molecole sono coinvolte nei processi infiammatori?

Si tratta di una malattia multifattoriale, in cui predisposizione genetica, alterazione del sistema immunitario e fattori ambientali possono compromettere la funzione protettiva della barriera cutanea. La fase acuta dell'infiammazione cutanea è causata da un’anomala produzione di citochine infiammatorie tra cui l’interleuchina-4 e l’interleuchina-13.

 

Come si cura la dermatite atopica?

Per le forme lievi si utilizzano corticosteroidi topici (via cutanea) allo scopo di ridurre l’infiammazione. Si associano creme idratanti e lenitive. Nelle forme moderate, oltre alla terapia cortisonica, è spesso raccomandato anche l’utilizzo topico di immunosoppressori, come il tacrolimus unguento e pimecrolimus crema, capaci di inibire le risposte immunitarie anomale. Se la malattia coinvolge aree della cute particolarmente estese, la fototerapia può favorire un miglioramento dei sintomi. Nella dermatite atopica da moderata a severa è indicato l’uso di immunosoppressori come la ciclosporina A per via orale. Inoltre, baricitinib, upadacitinib, abrocitinib, possono rappresentare una valida alternativa.

 

Cosa possiamo utilizzare per ridurre il prurito?

Il prurito, oltre a causare ulteriori danni da grattamento alla cute, può causare disturbi del sonno con gravi ripercussioni per quanto riguarda le attività giornaliere. Gli antistaminici orali sono spesso utilizzati con lo scopo di migliorare questo fastidioso sintomo e favorire il sonno. In casi estremamente gravi, caratterizzati da prurito cronico e molto intenso, stress emotivo e rischio di depressione, può essere utile impiegare anche farmaci antidepressivi.

 

Nuovi farmaci stanno cambiando la vita del paziente con dermatite atopica: si tratta dei farmaci biologici.

I nuovi trattamenti già disponibili o in arrivo rientrano nella classe degli anticorpi monoclonali che agiscono inattivando le interleuchine in grado di scatenare le reazioni infiammatorie. Nel 2019 è stato approvato il primo farmaco biologico per la dermatite atopica severa, il dupilumab, che inibisce il processo infiammatorio attivato dall’interleuchina-4 e dall’interleuchina-13. Per il trattamento della dermatite atopica da moderata a severa, è stato approvato il tralokinumab capace di neutralizzare l’interleuchina-13. L’EMA ha recentemente rilasciato parere positivo all’immissione in commercio di lebrikizumab.

 

Sono farmaci sicuri? Ci sono effetti avversi?

La sicurezza, oltre che l’efficacia, dei farmaci biologici approvati è stata dimostrata in numerosi studi clinici1; gli effetti avversi più comuni riscontrati finora sono congiuntivite, arrossamento e/o gonfiore al sito di iniezione, e secchezza oculare.

 

Ci sono altri farmaci biologici in arrivo?

I prossimi anni promettono l'arrivo sul mercato di ulteriori farmaci biologici per i pazienti affetti da dermatite atopica, come ad esempio il nemolizumab, inibitore dell’interleuchina-31, una citochina che causa prurito e infiammazione. Nuovi farmaci biologici diretti verso bersagli sempre più specifici sono in fase di studio. Tra quelli più promettenti vanno citati il fezakinumab e l’itepekimab che neutralizzano rispettivamente l’interleuchina-22 e l’interleuchina-33. Altri sono diretti nei confronti delle immunoglobuline IgE e inibiscono le reazioni allergiche, altri verso i linfociti T anch’essi coinvolti nelle risposte immunitarie.

 

Bibliografia

1Caffarelli C, Giannetti A, Giannì G, Ricci G. Anti-inflammatory and biologic drugs for atopic dermatitis: a therapeutic approach in children and adolescents. Front Med (Lausanne) 2023; doi: 10.3389/fmed.2023.1214963

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