Il cortisolo nella sua forma farmaceutica prende il nome di idrocortisone; è il principale glucocorticoide prodotto dalla corteccia del surrene ed appartiene alla famiglia degli antinfiammatori steroidei (cortisonici). La sua attività è sia di tipo glucocorticoide, che mineralcorticoide.
Rispetto ai corticosteroidi sintetici è molto meno potente. Basti pensare che, rispetto al desametasone possiede una attività antinfiammatoria 40 volte più debole. L'idrocortisone viene somministrato in caso di insufficiente produzione di cortisolo da parte del surrene (insufficienza surrenale), ma può essere utilizzato anche per il trattamento di patologie infiammatorie (sia con applicazioni topiche che al livello sistemico), reazioni allergiche e asma. L’utilizzo dell’idrocortisone trova impiego anche nel trattamento di alcuni tumori, nella malattia di Addison e nelle patologie autoimmunitarie (come artrite, lupus, psoriasi, colite ulcerosa e malattia di Crohn). A seconda della via di somministrazione l’idrocortisone presenta diversi effetti avversi; se applicato localmente può portare a disidratazione della cute o all’insorgenza di acne e prurito.
Se assunto per via orale, il suo utilizzo può portare a disturbi dell’apparato gastrointestinale, mal di testa, stati di insonnia o agitazione, acne, aumento della formazione di lividi e alterazioni del ciclo mestruale.