Assegnista di ricerca presso l'Università di Perugia, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Sezione di Farmacologia. Il suo principale campo di interesse è l'immunofarmacologia, nello specifico la ricerca di nuovi marcatori delle cellule T regolatorie e loro potenziale utilizzo come bersagli terapeutici per lo sviluppo di nuovi farmaci.
Il Morbo di Crohn è una malattia infiammatoria autoimmunitaria per la quale non esiste una cura. Ci sono però nuovi farmaci e nuove prospettive. Vediamo quali.
Il lupus è una malattia autoimmune in cui la terapia farmacologica gioca un ruolo chiave nel controllo dei sintomi e nel rallentamento della progressione. Vediamo insieme quali sono i farmaci utili.
Il minoxidil testimonia di come un farmaco possa trovare una applicazione diversa da quella per cui è stato sviluppato e trasformare la vita di milioni di persone. La sua efficacia nel contrastare la calvizie ha portato a una vera e propria rivoluzione e molti uomini e donne hanno beneficiato dei suoi effetti positivi sulla crescita dei capelli.
In una recente intervista a SIF Magazine, la Professoressa Alessandra Bitto ha sottolineato come l'osteoporosi non sia una malattia esclusiva delle donne. In questo articolo, esploreremo le cause e le terapie dell'osteoporosi maschile, una patologia molto più diffusa di quanto si pensi.
Le vitamine sono indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo. Ma è davvero necessario il ricorso agli integratori vitaminici per migliorare lo stato di salute generale? Vediamo insieme cosa sono gli integratori vitaminici e quando sono davvero utili.
Una malattia infiammatoria cronica per la quale, nonostante ancora non esista una cura, abbiamo sempre più farmaci efficaci a disposizione; vediamo insieme quali.
Qualche tempo fa, alcuni studi su piccoli campioni hanno ipotizzato che le miocarditi insorte in una piccola parte dei vaccinati con i vaccini anti-COVID-19 fossero conseguenti al vaccino. Più recentemente, studi su campioni più grandi ed eseguiti con maggiore accuratezza hanno valutato il fenomeno. Ecco, in poche parole, le loro conclusioni.
I glucocorticoidi sono nostri potenti alleati contro l’infiammazione da oltre 70 anni e si collocano tra i farmaci più utilizzati per il trattamento di svariate condizioni e patologie. Vediamo insieme come funzionano e quando utilizzarli.
Quando ha fatto la sua comparsa nel 2019, la Covid-19, malattia causata dal virus SARS-CoV-2, ci ha colto impreparati, il mondo non aveva mai visto nulla di simile e non sapevamo come combattere la malattia. Ora, fortunatamente, le cose sono cambiate e tra le armi che abbiamo a disposizione per contrastare gli effetti dell’infezione, di grande rilievo è il ruolo dei farmaci antinfiammatori.
La strategia di utilizzare i vaccini per arginare e sopprimere la pandemia generata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2 e, in particolare, la CoViD-19 che ne può conseguire e che è responsabile di una percentuale elevata di decessi sui pazienti infettati, ha portato in evidenza il binomio efficacia e sicurezza dei farmaci.
Dopo gli studi di fase 3 l’efficacia dei vaccini è stata testata sul campo (real-world) in diversi modi e le sorprese non sono mancate. Inoltre, sono ormai chiari gli effetti positivi della vaccinazione nelle regioni dove è rilevante la percentuale di popolazione o di segmenti di popolazione vaccinati. Cerchiamo di capire meglio come si stanno comportando i vaccini, rispondendo ad alcune domande.
Le terminologie mediche e farmacologiche sono entrate prepotentemente negli articoli su CoViD-19 e sui vaccini allo studio e il cittadino fatica a capire. I vaccini in sperimentazione sono diversi tra loro? Cosa fanno? Chi ci garantisce che siano sicuri? Cosa sono gli anticorpi neutralizzanti? Che c’entrano i linfociti T coi vaccini? E mille altre domande. Questo glossario, costantemente aggiornato, si offre come strumento per chiarire qualche idea. Abbiamo voluto rendere comprensibili i termini che trovate nel sito SIF Magazine, su internet e sui giornali e che ci parlano dell’immunità di gregge, dei meccanismi d’azione dei vaccini, dei loro effetti a breve e lungo termine.
Sulla base dei dati scientifici pubblicati in questi mesi (Riferimenti bibliografici 1-7) abbiamo preparato una tabella che misura il rischio di contrarre COVID-19 in un Paese come il nostro nel quale c’è un gran numero di soggetti asintomatici o pauci-sintomatici che condividono gli spazi pubblici e diffondono il virus SARS-CoV-2 perché sono portatori/portatrici del virus (ma non sanno di averlo) e anche un piccolo numero di soggetti che, pur stando male, continuano ad andare in giro.