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Quali probabilità ho di ammalare di CoViD-19?

19 novembre 2020

Quali probabilità ho di ammalare di CoViD-19?
Sulla base dei dati scientifici pubblicati in questi mesi (Riferimenti bibliografici 1-7) abbiamo preparato una tabella che misura il rischio di contrarre COVID-19 in un Paese come il nostro nel quale c’è un gran numero di soggetti asintomatici o pauci-sintomatici che condividono gli spazi pubblici e diffondono il virus SARS-CoV-2 perché sono portatori/portatrici del virus (ma non sanno di averlo) e anche un piccolo numero di soggetti che, pur stando male, continuano ad andare in giro.

Cosa dobbiamo fare per non ammalarci?

Le notizie che riportiamo non sono nuove, anche se alcuni dati e modelli matematici nuovi aggiungono dettagli al quadro generale. Però pensiamo che tenere davanti agli occhi tutto quanto sappiamo, possa ottimizzare i nostri comportamenti.

Come si può vedere dalla tabella, il rischio dipende da alcuni fattori tra i quali, cruciale, è l’indossare correttamente la mascherina, stare all’aperto e mantenere la distanza di sicurezza (alcuni dati suggeriscono che questa distanza sia uguale ad 1 metro, altri 2 metri).

Al chiuso diminuisce il rischio un buon ricambio d’aria e un basso affollamento del locale (rispetto alle dimensioni dello stesso). Il locale, ovviamente, può essere anche casa nostra.

Chi si ammala più facilmente?

Sappiamo che COVID-19 è, di solito, più grave negli anziani, meno grave negli adulti e ancora meno grave nei giovani e nei bambini (tranne eccezioni che purtroppo esistono). Sappiamo anche che la gravità dipende anche dalle comorbidità e dall’essere maschi. Quindi le categorie a rischio devono stare ancora più attente a non contrarre COVID-19.

Esistono però alcuni dati e alcune suggestioni che ci suggeriscono che più è alta la carica virale (il numero di virus entrati nel nostro corpo) quando il soggetto ha comportamenti a rischio peggiore è la gravità della malattia.8,9

Il contagio potrebbe avvenire non solo in un solo momento ma anche in più momenti vicini (diciamo 1-2 giorni) per cui più di un comportamento a rischio potrebbe aumentare la carica virale. Ad esempio, tanti medici ed infermieri si sono ammalati e sono morti anche se non anziani.

L’esempio più clamoroso riguarda il giovane medico cinese che ha denunciato al mondo l’esistenza della pandemia e che, per quanto giovane, è morto a seguito degli stretti rapporti non protetti con i pazienti.

Apri l'immagine della tabella in un'altra scheda (per ingrandirla) e controlla in quale identikit ti immedesimi, a seconda dei tuoi comportamenti.

 

 

 

Riferimenti bibliografici e sitografici

1 https://doi.org/10.1136/bmj.m3223

2 https://doi.org/10.1038/s41598-019-38808-z

3 https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)31142-9

4 https://doi.org/10.1073/pnas.2012156117

5 https://doi.org/10.1038/s41598-020-72798-7

6 https://doi.org/10.1073/pnas.2011889117

7 https://covidreference.com/

8 https://doi.org/10.1093/cid/ciaa889

9 https://doi.org/10.1056/NEJMp2026913

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