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Long-CoViD

Circa un terzo dei pazienti riferisce uno o più sintomi correlati alla CoViD-19 che durano per più di 4 settimane dopo l'insorgenza del primo sintomo correlato alla malattia acuta. Questa condizione viene definita long-CoViD.

 

Se però consideriamo affetti da long-CoViD solo i pazienti con sintomi correlati a CoViD-19 che persistono per più di 3 mesi dopo l'esordio dei loro primi sintomi, la percentuale dei pazienti affetti si riduce al 5-10%. In molti di questi pazienti i sintomi possono durare anche un anno o più e, in definitiva, molti di loro sono ancora affetti da long-CoViD, senza sapere se guariranno o meno. Talvolta i sintomi sono più di uno, altre volte uno solo. È interessante notare che questi sintomi non sono collegati alla persistenza del virus all’interno del corpo.


I sintomi di long-CoViD sono (tra parentesi la loro frequenza, se nota):


- stanchezza (51% di chi è affetto da long-CoViD) riferito anche estrema fatica a fare le cose che si facevano prima della malattia (sintomi simili a quelli dei pazienti affetti da sindrome da fatica cronica)

- deterioramento cognitivo descritto come "nebbia cerebrale", perdita di concentrazione e memoria (disturbi frequenti ma difficili da quantizzare)

- dolore alle ossa, alle articolazioni e ai muscoli (dolore acuto rilevante e cronico meno rilevante ma fastidioso) in sedi diverse (disturbi relativamente frequenti ma difficili da quantizzare). Comunque, nel long-CoViD prevale la fatica cronica rispetto al dolore

- ansia (39%), stress, insonnia, depressione, tristezza e paura (disturbi frequenti)

- disturbi respiratori (39%) cioè asma, fatica a respirare, respiro corto e tosse (disturbi frequenti)

- diarrea, nausea e perdita dell’appetito (disturbi frequenti)
- mal di testa
- palpitazioni, tachicardia e dolore toracico
- parestesie, perdita dell’equilibrio, difficoltà a deglutire (disturbi rari)
- rash cutanei e perdita dei capelli (disturbi rari)

Infine c’è chi non recupera il senso dell’olfatto (anosmia) o del gusto (ageusia) e lo recupera solo in parte, potendo avvertire come sgradevoli, i sapori che sono piacevoli (disgeusia).