È un composto a base di iodio che viene utilizzato in alcune indagini radiologiche, come ad esempio, durante l’esecuzione di una Tac. Può essere somministrato attraverso un vaso sanguigno o altre volte per bocca o per via rettale e permette al radiologo di visualizzare in maniera più definita una determinata struttura, aumentando il contrasto con i tessuti circostanti dell’area in cui è presente il mezzo di contrasto.
Un mezzo di contrasto, ad esempio, permette di vedere alcune porzioni del tratto gastrointestinale, come porzioni dell’intestino o lo stomaco, oppure i vasi e le zone che da questi sono vascolarizzati. Quando si esegue un esame con mezzo di contrasto è bene presentare al medico degli esami ematici, tra cui alcune indagini che permettono di valutare la funzionalità del rene (azotemia e creatininemia), perché il mezzo di contrasto verrà poi eliminato con le urine nelle 24 ore successive.