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Recettore esca o decoy receptor

Recettore esca o decoy receptor

di Chiara Platania

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Chiara Platania

Chimico, specialista in Farmacologia e Tossicologia clinica e Ricercatrice a tempo determinato di tipo B (RTD-B) presso l'Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche. Si occupa di farmacologia oculare, e in particolare dello sviluppo preclinico di farmaci oftalmici, tramite l'integrazione di approcci in-silico, in-vitro e in-vivo.

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Un recettore esca (decoy receptor dall’inglese) è capace di legare la proteina bersaglio allo stesso modo del recettore endogeno, senza però che vi sia una conseguente risposta biologica. I farmaci che funzionano come recettori esca catturano la proteina bersaglio e impediscono che essa possa legarsi al recettore endogeno con il risultato che la proteina non può più espletare le sue funzioni.

Chiara Platania

<p>Chimico, specialista in Farmacologia e Tossicologia clinica e Ricercatrice a tempo determinato di tipo B (RTD-B) presso l'Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche. Si occupa di farmacologia oculare, e in particolare dello sviluppo preclinico di farmaci oftalmici, tramite l'integrazione di approcci in-silico, in-vitro e in-vivo.</p>

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