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Tumore al seno

Il tumore del seno (carcinoma mammario o tumore alla mammella) è una formazione di tessuto costituito da cellule che crescono in modo incontrollato e anomalo all’interno della ghiandola mammaria.

Le cause del tumore al seno non sono ancora ben conosciute. In generale, sono stati associati alla malattia diversi fattori di rischio come: età (la maggior parte dei casi viene diagnosticata in donne di età superiore a 50 anni), prima gravidanza dopo i 30 anni, menarca prima dei 12 anni, menopausa dopo i 50 anni, non aver avuto figli, familiarità.

Esistono 4 tipi differenti di tumore al seno, che mostrano caratteristiche molecolari differenti. Un tipo di cancro al seno (Luminal A) è sensibile agli ormoni, estrogeni (ER+) e progestinici (ER+) e quindi potrà essere contrastato da una terapia anti-ormonale oltre che dalla classica chemioterapia. Il secondo tipo (Luminal B) è positivo agli ormoni ma sovra-esprime anche un recettore, chiamato Her2 (Her2+), recettore per il fattore di crescita epidermico (EGF), che lo contraddistingue anche dalle cellule sane. Il terzo tipo di tumore al seno è esclusivamente caratterizzato dalla sovra-espressione di Her2 (Her2+), sarà quindi sensibile a una terapia target che mira a colpire questo recettore. L’ultima e più problematica tipologia è invece chiamata “tumore al seno triplo negativo”, negativo cioè per estrogeni, progestinici e Her2 (ER-, PR-, Her2-). Purtroppo, il tumore triplo negativo è quello che ha meno prospettive terapeutiche, non essendo sensibile né alla terapia ormonale né alla terapia target contro Her2, ma si può affrontare con la chemioterapia tradizionale.1

L'obbiettivo principale però è arrivare alla diagnosi di un tumore al seno prima che esso dia sintomi.  Dall’osservazione costante del proprio seno (almeno una volta al mese, dopo il ciclo mestruale) è possibile scorgere possibili segnali di malattia. La ghiandola mammaria è in continuo cambiamento dovuto al ciclo ormonale della donna, per questo è importante scegliere e mantenere fisso il momento nel mese dedicato alla autopalpazione, per poter riconoscere eventuali diversità.

Il primo segno a cui prestare attenzione è l'aumento di consistenza alla palpazione dovuto alla presenza di noduli. Altri possibili segni di malattia sono delle piccole rientranze della cute facilmente visualizzabili ponendosi a braccia alzate di fronte ad uno specchio. Non solo, anche secrezioni sierose o ematiche dei capezzoli possono essere un segnale di malattia. Infine, altro sintomo da non trascurare, è l'ingrossamento dei linfonodi sotto l'ascella. Se si riscontra anche solo uno di questi segnali, è bene rivolgersi a un medico per un ulteriore controllo.

 

 1Breast Cancer: 2020 Mar 23;8(1).pii: E18. doi: 10.3390/medsci8010018.