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Tumore benigno e maligno: qual è la differenza?

In base al comportamento biologico i tumori si classificano in nelle seguenti catgorie.

Benigni: sono costituiti da cellule che mantengono in parte le loro caratteristiche morfologiche e funzionali, pur moltiplicandosi. Essi sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto espansivo, perché le cellule benigne crescono formando una massa che comprime i tessuti vicini, ma senza distruggerli. Tumore benigno è ad esempio il fibroma, il lipoma, un polipo e un nevo.

Maligni (o più in genrale si parla di cancro): Il termine cancro (granchio) è stato coniato sulla base dell'osservazione che le cellule neoplastiche nel corso della loro moltiplicazione formano propaggini che avvinghiano le cellule normali vicine e le distruggono, così come il crostaceo fa con le sue chele nei riguardi della preda. I tumori maligni sono costituiti da cellule che appaiono morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali, per questo si definiscono indifferenziati. Le cellule maligne crescono e si dividono senza controllo e non rispettano più le loro funzioni originali. I tessuti vicini al tumore maligno vengono invariabilmente infiltrati e distrutti dalle cellule tumorali che si sostituiscono a quelle normali, fenomeno questo caratteristico della malignità e noto col termine "invasività neoplastica". Sono esempi di tumore maligno il fibrosarcoma, i carcinomi epiteliali, gli adenocarcinomi, il melanoma.