Emoglobina fetale

di Lucia Gozzo e Sabata Pierno

autori

Lucia Gozzo

Medico Farmacologo Centro Regionale di Farmacovigilanza/Programma Interdipartimentale di Farmacologia Clinica, A.O.U. Policlinico “G. Rodolico-San Marco”, Catania. Si occupa di farmacovigilanza, uso di farmaci in gravidanza e allattamento, accesso e uso appropriato dei medicinali, farmacogenetica.

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Sabata Pierno

Professore Associato, Dipartimento di Farmacia & Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Bari. I suoi temi di interesse sono la Farmacologia preclinica e traslazionale, lo Studio dei farmaci mediante metodiche biofisiche e di biologia molecolare in situazioni fisiologiche (sviluppo e invecchiamento, disuso, cachessia) e patologiche (malattie metaboliche, canalopatie, malattie rare, sindromi miotoniche, SLA). È autrice di 90 pubblicazioni scientifiche su riviste ad alto fattore di impatto.

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Emoglobina presente nel sangue del feto, costituita da 2 catene alfa (come nell’adulto) e 2 catene gamma. Queste ultime, rispetto alle catene beta, presentano una maggiore affinità per l'ossigeno. Successivamente alla nascita, l'emoglobina fetale viene sostituita dall'emoglobina dell’adulto. Qualora questa sostituzione non avvenga, la maggiore affinità causerà una difficoltà nel rilasciare ossigeno ai tessuti periferici, con conseguente elevato rischio di ipossia.

Lucia Gozzo

<p>Medico Farmacologo Centro Regionale di Farmacovigilanza/Programma Interdipartimentale di Farmacologia Clinica, A.O.U. Policlinico “G. Rodolico-San Marco”, Catania. Si occupa di farmacovigilanza, uso di farmaci in gravidanza e allattamento, accesso e uso appropriato dei medicinali, farmacogenetica.</p>

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Sabata Pierno

<p>Professore Associato, Dipartimento di Farmacia & Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Bari. I suoi temi di interesse sono la Farmacologia preclinica e traslazionale, lo Studio dei farmaci mediante metodiche biofisiche e di biologia molecolare in situazioni fisiologiche (sviluppo e invecchiamento, disuso, cachessia) e patologiche (malattie metaboliche, canalopatie, malattie rare, sindromi miotoniche, SLA). È autrice di 90 pubblicazioni scientifiche su riviste ad alto fattore di impatto.</p>

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