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Sieropositività al test dell’HIV

La sieroconversione o sieropositività, comporta la presenza di anticorpi anti-HIV nel sangue. Esistono anche test salivari rapidi per l’HIV, ma necessitano poi una validazione con prelievo ematico. La sieropositività per l’HIV non coincide con la malattia provocata dall’HIV, ovvero la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Esistono test che permettono di valutare la sieropositività a 40 o 90 giorni dal comportamento a rischio di infezione da HIV. Il periodo che intercorre tra l’infezione da HIV e l’AIDS è detta zona grigia. Le terapie antiretrovirali fanno in modo che i pazienti affetti da HIV si trovino in questa “zona grigia”, cioè non sviluppino l’AIDS conclamato.