Canakinumab

di Luigi Cari

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Luigi Cari

Assegnista di ricerca presso l'Università di Perugia, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Sezione di Farmacologia. Il suo principale campo di interesse è l'immunofarmacologia, nello specifico la ricerca di nuovi marcatori delle cellule T regolatorie e loro potenziale utilizzo come bersagli terapeutici per lo sviluppo di nuovi farmaci.

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Il canakinumab (conosciuto con il nome commerciale Ilaris) è un anticorpo monoclonale diretto contro l’interleuchina 1 beta (IL-1β). Il canakinumab viene utilizzato per il trattamento di gravi patologie infiammatorie (varie sindromi della febbre periodica autoinfiammatoria in adulti, adolescenti e bambini dai 2 anni di età); viene inoltre utilizzato per il trattamento della malattia di Still (una malattia infiammatoria rara caratterizzata da febbre, rash cutaneo e artrite) e dell’artrite gottosa. L’utilizzo del canakinumab può portare all’insorgenza di effetti collaterali, quali nasofaringite, vertigini e reazioni nel punto dell'iniezione; altre possibili reazioni avverse includono l’insorgenza di infezioni opportunistiche e problemi epatici. Sono in corso trial clinici per valutare l’utilità del canakinumab per il trattamento della Covid-19.

Luigi Cari

<p>Assegnista di ricerca presso l'Università di Perugia, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Sezione di Farmacologia. Il suo principale campo di interesse è l'immunofarmacologia, nello specifico la ricerca di nuovi marcatori delle cellule T regolatorie e loro potenziale utilizzo come bersagli terapeutici per lo sviluppo di nuovi farmaci.</p>

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