Cos’è la gonorrea?
La gonorrea è causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae, che si annida nelle mucose di uretra, cervice, retto, gola e persino negli occhi. Si trasmette principalmente attraverso rapporti sessuali non protetti con una persona infetta, ma può passare anche dalla madre al neonato durante il parto1.
Quali sono i sintomi?
Negli uomini, la gonorrea è generalmente sintomatica, con perdite uretrali mucopurulente, difficoltà e dolore quando si urina (disuria) ed erezioni dolorose. Nelle donne, invece, i sintomi sono spesso lievi o assenti e, quando presenti, possono passare inosservati, poiché raramente causano dolore. Le perdite vaginali, inoltre, possono essere confuse con altre infezioni vaginali o urinarie1.
Quali sono i rischi per la salute?
Se non trattata, l'infezione può causare complicanze gravi, come orchiepididimite e prostatite negli uomini, mentre malattia infiammatoria pelvica, infertilità e aumentato rischio di gravidanza extrauterina nelle donne1.
Come viene diagnosticata?
La diagnosi di gonorrea si basa su esami di laboratorio che richiedono il prelievo di campioni mediante tampone dalle sedi più frequentemente colpite dall’infezione, come cervice, uretra, retto e faringe. Il test di amplificazione dell’acido nucleico è il più affidabile, con una sensibilità superiore al 95%, mentre gli esami colturali sono fondamentali per valutare la resistenza del batterio agli antibiotici1.
Come si cura la gonorrea?
Duranti gli ultimi anni, il batterio N. gonorrhoeae ha sviluppato resistenza a diversi antibiotici, rendendo fondamentale eseguire l’antibiogramma per individuare il trattamento più efficace2. Se il batterio risulta sensibile al ceftriaxone e all’azitromicina, si somministrano questi farmaci contemporaneamente, il primo per via intramuscolare e il secondo per via orale, sia per la gonorrea genitale che extra-genitale3.
La gonorrea può essere curata in altro modo?
Nei pazienti con ipersensibilità al ceftriaxone, questo antibiotico può essere sostituito dalla spectinomicina. Inoltre, se il/la paziente non guarisce dopo il trattamento con ceftriaxone e azitromicina, può essere usata la cefixima, sebbene sia meno efficace per la gonorrea che interessa la faringe1.
Come agiscono questi farmaci?
Il ceftriaxone e la cefixima inibiscono la sintesi della parete batterica, mentre l’azitromicina e la spectinomicina inibiscono la sintesi delle proteine batteriche; in questo modo, impediscono la crescita del batterio e lo sviluppo dell'infezione.
Perché si usano due farmaci per curare la gonorrea?
Si usano due antibiotici con meccanismo d’azione diverso per cercare di evitare che il batterio si trasformi duranti il trattamento e divenga resistente.
Quali sono gli effetti collaterali del trattamento?
Oltre a reazioni locali, come flebite, tromboflebite e dolore nel punto d’iniezione, sono stati riportati disturbi gastrointestinali, dermatologici e neurologici, tra cui vertigini e cefalea. Inoltre, possono comparire reazioni allergiche e, più raramente, anomalie ematologiche e disturbi della funzionalità epatica.
Cosa possiamo concludere?
La gonorrea rappresenta una sfida crescente per la salute pubblica a causa della resistenza del batterio agli antibiotici. È urgente sviluppare nuove terapie e utilizzare in maniera responsabile gli antibiotici esistenti per contenere questa emergenza sanitaria.
- Expert Opin. Ther. Pat. 2024;34(6):511–524. doi: 10.1080/13543776.2024.2367005
- International Journal of STD & AIDS 2021; 32(2):108–126. doi: 10.1177/0956462420948739
- Expert Rev Anti Infect Ther 2024; 22(9):753–759. doi: 10.1080/14787210.2024.2401560