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Pillole di Salute

F.A.Q.

Urologici

L’incontinenza urinaria è definita come una perdita improvvisa ed involontaria di urina e può manifestarsi essenzialmente in seguito ad uno stimolo che comporta elevata pressione sulla vescica (ad esempio attività fisica, colpo di tosse, starnuto), in seguito all’urgenza di urinare (per contrazione incontrollabile della vescica) o in seguito all’incompleto svuotamento della vescica. L’iperplasia prostatica benigna invece è un ingrossamento della ghiandola prostatica di natura non tumorale con conseguente disturbi nella minzione. L’incapacità di raggiungere e/o mantenere l’erezione è nota invece come disfunzione erettile. Il trattamento farmacologico di questi disturbi dipende sia dalla causa originaria che dalla gravità.

Quali sono e come agiscono i principali farmaci impiegati per trattare disturbi urologici come incontinenza urinaria, iperplasia prostatica benigna e disfunzione erettile?

I farmaci anticolinergici, bloccando la normale contrazione della vescica, rappresentano il trattamento farmacologico di prima scelta in caso di incontinenza urinaria. In caso di iperplasia prostatica benigna, vengono impiegati essenzialmente o farmaci che migliorano il flusso urinario (farmaci alfa-litici) o farmaci che riducono il volume prostatico (inibitori della 5-alfa-reduttasi). La disfunzione erettile invece è trattata principalmente con gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5. Quest’ultimi sono farmaci in grado di rilassare la muscolatura liscia del pene ed aumentare l’afflusso di sangue con conseguente erezione.

La terapia farmacologica per l’incontinenza urinaria è sufficiente a risolvere il disturbo?

Il medico potrebbe suggerire l’adozione di alcune misure, unitamente all’impiego dei farmaci, quali esercizi specifici per il pavimento pelvico, allenamento della vescica e modifica dell’apporto di liquidi.

I farmaci anticolinergici possono influenzare negativamente le funzionalità cognitive?

Effetti cognitivi negativi e demenza sono stati associati, soprattutto nei pazienti anziani, all’ impiego di farmaci anticolinergici. Pertanto, bisogna rivolgersi al proprio medico curante e valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio prima di assumere questi farmaci soprattutto nel caso della popolazione anziana.

È vero che gli inibitori della 5-alfa-reduttasi e gli alfa litici impiegati per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna causano disturbi sessuali?

Anche se non molto frequentemente può verificarsi una riduzione dell’erezione e del volume di eiaculato con l’impiego di inibitori della 5-alfa-reduttasi come finasteride e dutasteride. Una riduzione più o meno completa del volume del liquido seminale emesso durante l’eiaculazione si può verificare inoltre con l’impiego degli alfa litici.

È vero che il tadalafil impiegato per il trattamento della disfunzione erettile è anche efficace nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna?

Si. Il tadalafil migliora il rilassamento della muscolatura liscia della prostata e della vescica e pertanto è stato approvato nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna. Risulta quindi particolarmente vantaggioso per i pazienti affetti sia da iperplasia prostatica benigna che da disfunzione erettile.

Quando bisogna assumere gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5?

Dipende dal farmaco specifico. Alcuni possono essere assunti mezz’oretta prima (verdenafil) o circa una o due ore prima (sildenafil) del rapporto sessuale. Il tadalafil ha il vantaggio di poter essere assunto più di 24 ore prima di un rapporto sessuale. Gli effetti possono durare per diverse ore.

È vero che gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 sono pericolosi nei pazienti con problemi cardiovascolari?

Bisogna prestare particolare cautela nei pazienti con pressione arteriosa bassa così come nei pazienti che assumono nitrati e loro derivati a causa dell’effetto ipotensivo causato dagli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5. Prima di iniziare la terapia con questa classe di farmaci è opportuno che i pazienti con malattia coronarica e/o, trattati con farmaci attivi sul sistema cardiovascolare, siano valutati dal cardiologo.

È sicuro acquistare su internet farmaci per la disfunzione erettile?

Assolutamente no. È pericolosissimo acquistare i farmaci su internet per svariati motivi. Innanzitutto, l’impiego di tali farmaci non dovrebbe costituire un fai da te ma è necessario consultare un medico che potrà formulare una corretta diagnosi e prescrivere una terapia mirata al problema. Inoltre, farmaci acquistabili su internet non sono controllati e possono quindi essere contraffatti.

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