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Farmaci per l’ipertensione e infezione da coronavirus (COVID-19)

20 marzo 2020

Farmaci per l’ipertensione e infezione da coronavirus (COVID-19)
È necessario modificare la terapia con anti-ipertensivi per prevenire l'infezione associata al nuovo coronavirus?

ACE-inibitori e sartani aumentano il rischio di infezione da coronavirus?

La pandemia associata al coronavirus SARS-CoV-2 si sta diffondendo in tutto il mondo e desta grande preoccupazione. In tale scenario è bene fare chiarezza su alcune notizie che sono state diffuse in merito all’eventuale necessità di cambiare terapia con alcuni farmaci anti-ipertensivi alla luce dei presunti effetti di tali farmaci sulla trasmissione e sull’evoluzione della malattia da coronavirus (COVID-19).

In particolare, sono state avanzate ipotesi che i pazienti in trattamento con ACE-inibitori (es. ramipril, lisinopril, etc.) e sartani (losartan, candesartan, etc.), anche noti come antagonisti del recettore per l'angiotensina, possano avere un maggiore rischio di sviluppare l’infezione da SARS-CoV-2 aumentando l’enzima di conversione dell'angiotensina 2 (ACE2) che è la porta di ingresso del nuovo coronavirus nelle cellule bersaglio a livello polmonare. Va precisato però che queste sono solo ipotesi basate su ricerche di laboratorio e non confermate da alcuno studio clinico.

Quali sono le raccomandazioni delle agenzie del farmaco e delle società scientifiche?

L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in accordo ad alcune prestigiose Società Scientifiche, quali tra le altre la Società Europea di Cardiologia, la Società Italiana di Ipertensione, e la Società italiana di Farmacologia, ha chiaramente raccomandato di non modificare la terapia in atto con anti-ipertensivi (qualunque sia la classe terapeutica) nei pazienti ipertesi ben controllati, in quanto ciò può esporre pazienti fragili a potenziali nuovi effetti collaterali o a un aumento di rischio di eventi avversi cardiovascolari quali ipertensione non controllata o ipotensione sintomatica.

Si possono usare antipertensivi per prevenire l’infezione da coronavirus?

Dall’altro lato, è stata avanzata anche l'ipotesi, sempre su base di studi di laboratorio e in assenza di dati clinici, che addirittura l'uso di sartani potrebbe proteggere contro l’infezione da nuovo coronavirus. È importante ricordare che i sartani e gli ACE-inibitori non vanno in alcun modo utilizzati da persone sane a fini profilattici, ma vanno solo ed esclusivamente utilizzati per il trattamento delle patologie per cui vi è indicazione nella scheda tecnica dei farmaci.

A cosa servono ACE-inibitori e sartani?

Gli ACE-inibitori ed i sartani sono correntemente approvati (con alcune differenze tra molecole) per il trattamento di importanti patologie croniche quali ipertensione, scompenso cardiaco, nefropatia glomerulare diabetica conclamata e prevenzione secondaria dopo infarto miocardico acuto. Ad ogni modo, è bene che tutti i pazienti in terapia con antipertensivi e in particolare coloro che sono in trattamento con ACE-inibitori e sartani per qualunque delle indicazioni sopra riportate non modifichino autonomamente la terapia e si attengano alle raccomandazioni del proprio medico curante.

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