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Quanto sono sicuri i nutraceutici e gli integratori alimentari?

18 febbraio 2022

Quanto sono sicuri i nutraceutici e gli integratori alimentari?
Lo chiediamo alla prof. Carla Ghelardini dell’Università di Firenze e segretaria della Società Italiana di Farmacologia.

Nutraceutici e integratori alimentari, secondo il regolamento della legislazione alimentare, sono considerati alimenti, prodotti destinati a integrare una dieta normale e costituiscono una fonte concentrata di sostanze con effetto nutritivo. Sono in vendita senza obbligo di ricetta e la loro vendita, in particolare vitamine e integratori per il rafforzamento del sistema immunitario e per indurre il sonno, cresce al ritmo di 20-30% per anno.
Di fronte a questi numeri ci dobbiamo necessariamente porre delle domande sulla sicurezza di queste preparazioni che si discostano molto dai farmaci sia per quanto riguarda la composizione sia per gli studi clinici a sostegno della loro attività, presunta o vera che sia.

Gli integratori alimentari sono sicuri?

La sicurezza degli integratori alimentari è garantita dalla normativa nazionale e comunitaria che regola ogni fase, dalla produzione alla commercializzazione. Sono composti da vitamine, estratti naturali e minerali le cui fonti sono definite dalla legislazione europea. I livelli massimi di questi nutrienti sono stabiliti nelle linee guida sugli integratori alimentari pubblicate dal Ministero della salute. La produzione e il confezionamento degli integratori alimentari devono avvenire in stabilimenti autorizzati.


L’etichetta deve obbligatoriamente riportare:


- tutti gli ingredienti utilizzati nel prodotto;
- il nome delle categorie di sostanze nutritive o delle altre sostanze che caratterizzano il prodotto o una indicazione relativa alla natura di tali sostanze;
- la dose raccomandata per l’assunzione giornaliera;
- un’avvertenza a non eccedere le dosi raccomandate per l’assunzione giornaliera;
- i dati sulle vitamine e i minerali sono espressi in percentuale dei valori di riferimento indicati, quella che comunemente si chiama RDA (dose giornaliera raccomandata).
- nei casi di integratori con ingredienti vegetali, si cita il nome comune della pianta, la nomenclatura botanica, la parte utilizzata della pianta e gli eventuali principi funzionali.

Chi controlla queste importanti informazioni?

Il controllo sulle condizioni operative dello stabilimento, come le buone pratiche igieniche e le buone pratiche di fabbricazione cioè le pratiche per garantire l’assenza di contaminanti viventi, come virus e batteri o sostanze tossiche come metalli pesanti e impurezze chimiche) è responsabilità del produttore che immette il prodotto sul mercato che mette in atto programmi e procedure per la sicurezza mirati alla fabbricazione dell'integratore, basate sui principi del sistema HACCP.


Anche gli altri attori della filiera, come chi importa, chi fornisce o distribuisce i prodotti, ha un ruolo importante per garantire che un integratore alimentare immesso sul mercato sia privo di rischi per il consumatore. Inoltre, una volta che il prodotto è sul mercato, l'autorità competente dello Stato membro sorveglia l'uso in quel territorio.


In tutti i casi, "le sostanze impiegate devono comunque aver fatto maturare una storia sicura di utilizzo e consumo almeno dal 1997”.

Ma quale autorità autorizza l’immissione sul mercato di questi prodotti?

Quanto scritto sulle etichette degli integratori deve essere autorizzato a livello comunitario, ovviamente dopo attenta valutazione scientifica, da parte di EFSA (l’Agenzia europea di sicurezza alimentare).

 

Inoltre, il Ministero della Salute ha istituito un tavolo tecnico, a cui partecipano anche le associazioni di categoria, per assicurare il massimo livello di sicurezza possibile degli integratori. Il tavolo tecnico rappresenta un’opportunità ulteriore di controllo, approfondimento, aggiornamento e garanzia del cittadino, affinché sia protetto, informato e consapevole.

La sicurezza risiede anche nella responsabilità da parte del consumatore?

Assolutamente si.

Il consumatore è il soggetto più importante per la sicurezza. Per definizione gli integratori alimentari sono fonti concentrate di sostanze nutritive e/o fisiologiche destinate a integrare la comune dieta.

 

Possono essere usati per sopperire a carenze nutrizionali o per mantenere un adeguato apporto di determinati nutrienti. Il consumatore deve assumerli nel rispetto delle indicazioni riportate in etichetta (è sempre riportata l’avvertenza a non eccedere la dose consigliata) e deve rivolgersi agli specialisti della salute (medici e farmacisti) per ricevere consigli e informazioni sui possibili effetti derivanti dall'assunzione concomitante di farmaci: il fai da te non va bene per niente.

Ma cosa ne sa il consumatore?

Chi assume integratori è solitamente informato ed è consapevole che le interazioni tra prodotti a base vegetale, supplementi alimentari e farmaci vanno sempre attentamente analizzate. Gli integratori, infatti, sono costituiti da componenti "attivi" che contribuiscono al benessere e possono, quindi, interagire con altre sostanze. Nei casi di terapie farmacologiche continuative e concomitante assunzione di integratori alimentari è necessario rivolgersi al medico o al farmacista.

Attenzione agli eccessi

A prescindere dal fatto che gli integratori siano utili oppure no resta un dato certo: il fai da te in questo campo espone a rischi. Per esempio, assumere dosi eccessive di vitamine attraverso l’alimentazione è estremamente difficile se non impossibile. Al contrario, la maggior parte dei casi di ipervitaminosi sono dovuti a un consumo eccessivo di integratori contenenti vitamine.

 

Un consumo sproporzionato di questi può condurre a conseguenze talvolta molto gravi, soprattutto quando si consumano senza criterio integratori di vitamine liposolubili (A, D, E, K). Queste vitamine, infatti, sono immagazzinate nel fegato e nel grasso corporeo e possono essere eliminate molto lentamente.

Quanto è importante fare informazione e formazione e a chi?

Prima di tutto è fondamentale che ci sia una informazione capillare, aggiornata e strutturata, rivolta a farmacisti e ai medici di medicina generale. Questa formazione è finalizzata a migliorare le conoscenze scientifiche sul tema degli integratori alimentari garantendo così un punto di riferimento informativo al consumatore.

 

D’altra parte una informazione sbagliata potrebbe far desistere i soggetti da integrazioni alimentari di comprovata rilevanza per il mantenimento della salute come quelli a base di vitamina D per la preservazione della salute ossea o dell’acido folico in gravidanza per prevenire la spina bifida nel nascituro, con conseguenti danni che potrebbero ripercuotersi sulla salute pubblica.

Quanto conta la pubblicità per la sicurezza degli integratori?

La pubblicità degli integratori è soggetta a due divieti generali fondamentali:


- il divieto di ingannevolezza (art. 2 e 3 DL 74/1992);
- il divieto di attribuire al prodotto proprietà atte a prevenire, curare o guarire malattie (Dlg 109/1992).


Esiste una normativa rigida in tema di pubblicità degli integratori, in particolare quella riferita a quelli finalizzati alla perdita di peso. Per legge, infatti, in tale pubblicità non è consentito alcun riferimento ai tempi o alla quantità di perdita di peso conseguenti al loro impiego. Inoltre, il messaggio pubblicitario deve richiamare la necessità di seguire comunque una dieta ipocalorica adeguata e di rimuovere stili di vita troppo sedentari.

 

Infine, anche solo per ricordarlo, ribadiamo che gli integratori alimentari non possono garantire la certezza del conseguimento dei risultati che proclamano né possono essere comparati ai farmaci o essere proposti per curare, prevenire, risolvere stati patologici.

 

Di questo e di molto altro si parlerà estesamente in occasione del congresso internazionale 1st Joint meeting on Natural Products Pharmacology SIF - SIPHAR – IMGNPP che si terrà a Napoli dal 24 al 26 febbraio 2022 e che vede riuniti tutti gli esperti del settore dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dalla Francia, Spagna, Italia e Grecia ai Paesi del Nord-Africa, dei Balcani e del Medio Oriente.

 

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