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Micosi cutanee: le infezioni più comuni di una vacanza al mare o in piscina

24 agosto 2023

Micosi cutanee: le infezioni più comuni di una vacanza al mare o in piscina
La bella stagione ci fa spesso abbassare la guardia nei confronti delle infezioni, ma le micosi fastidiose e antiestetiche possono essere in agguato. Tali infezioni sono causate da microrganismi che resistono abbastanza a lungo sulla superficie di sdraio, teli e che possono colonizzare la nostra pelle. Scopriamo di che si tratta e quale sia il modo migliore per curarle.

Cosa sono le micosi cutanee?

Le micosi cutanee sono infezioni causate da microorganismi, chiamati funghi1, che colonizzano la pelle, ma anche le unghie e i peli. I funghi possono far parte della normale flora cutanea e sono di per sé innocui. Tuttavia, particolari situazioni, quali l’eccessiva esposizione al sole, l’umidità e lo stress intenso, possono favorire la proliferazione e causare infezioni di questi funghi, in quanto concorrono ad un abbassamento delle difese immunitarie.

 

Come si sviluppa una micosi cutanea e quali sono le zone del corpo più colpite?

Le micosi cutanee si contraggono soprattutto mediante contatto con materiali infetti quali asciugamani, vestiti, attrezzi sportivi oppure attraverso un contatto con persone infette. In seguito ad infezione, i funghi tendono a proliferare in aree del corpo sudate o umide. Le sedi tipiche comprendono le pieghe della pelle e l’inguine (causate da C. albicans), le unghie (onicomicosi causate da T. unguium) e i piedi (T. pedis responsabile del cosiddetto “piede dell’atleta”). Tuttavia, queste infezioni possono anche interessare il tronco e gli arti2.

 

Come capire se ho una micosi?

Le micosi cutanee non si manifestano tutte nello stesso modo. Alcune ad esempio causano una alterazione del colore della pelle (arrossamento, formazione di macchie scure su pelle chiara o di macchie chiare su pelle abbronzata), che potrebbe evolvere in lacerazioni, screpolature o desquamazioni. Talvolta le lesioni possono essere circondate da vescicole giallastre o crosticine con formazione di liquido biancastro. Molto spesso a questi sintomi si associa il prurito, una delle manifestazioni più comuni delle infezioni micotiche.

 

Quali armi farmacologiche abbiamo per queste infezioni?

Di norma, si utilizzano i farmaci antimicotici. Tra questi troviamo gli azoli (triazoli, imidazoli), le echinocandine o la griseofulvina3. La maggior parte dei farmaci antimicotici sono prodotti di automedicazione, “farmaci da banco”, ossia acquistabili in farmacia senza prescrizione medica.

Molti sono medicinali per uso topico e si presentano sotto forma di pomate, unguenti o polveri da applicare direttamente sulla zona lesionata. Nel caso di infezioni gravi che coinvolgono aree del corpo estese può essere necessario ricorrere a farmaci da assumere per via orale e, talvolta, per via endovenosa. In questi casi, sarà il medico a prescrivere il farmaco antimicotico più indicato. Medico che andrebbe comunque consultato anche se le lesioni possono sembrare innocue, evitando i trattamenti fai-da-te.

 

Come funzionano i farmaci antimicotici?

I farmaci antimicotici agiscono sui meccanismi fondamentali per la sopravvivenza, la crescita e la proliferazione dei funghi. Alcuni danneggiano la membrana cellulare (azoli), altri la parete cellulare  (echinocandine). Altri, invece, inibiscono la crescita bloccando i meccanismi di divisione cellulare (griseofulvina), la sintesi del DNA (flucitosina, ciclopirox) o la produzione di nuove proteine (tavaborole). In tutti i casi, questi farmaci riconoscono dei bersagli specifici presenti esclusivamente sui funghi garantendo così una azione selettiva e salvaguardando le cellule del nostro corpo3.

 

Farmaci antimicotici: come usarli correttamente

Quando si segue una terapia con antimicotici si devono avere alcune accortezze. La principale è: mai interrompere il trattamento alla prima scomparsa dei sintomi. Se si sospende troppo presto la terapia, alcune spore potrebbero sopravvivere favorendo recidive e l’insorgenza di resistenza nei confronti del farmaco utilizzato. Il trattamento va continuato per diversi giorni, anche per due settimane, dopo la scomparsa dei sintomi. Inoltre, gli antimicotici azoli sono dei potenti inibitori di enzimi epatici (il citocromo P450), determinando il rischio di numerose interazioni farmacologiche soprattutto se assunti per via orale da pazienti in terapie croniche con altri medicamenti2,3.

 

Che effetti avversi potrei avere se assumo antimicotici?

I principali effetti avversi sono cefalea e sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea). In alcuni casi si può verificare epatotossicità, in particolare con l’uso di azoli e di inibitori della squalene epossidasi. Inoltre, alcuni possono indurre fotosensibilizzazione. Per questo motivo se si sta facendo una terapia con antimicotici è consigliato evitare l’esposizione diretta ai raggi solari. In generale, questi farmaci possono avere un effetto teratogeno, pertanto non dovrebbero essere utilizzati in gravidanza.

 

Come posso prevenire le micosi cutanee?

La prevenzione delle micosi cutanee si basa sull’adozione di alcune norme comportamentali. E’ raccomandata una adeguata igiene personale, facendo uso di detergenti non aggressivi e asciugando accuratamente la pelle, soprattutto nelle zone più a rischio quali le pieghe cutanee. Si dovrebbe evitare, per quanto possibile, di camminare a piedi scalzi in luoghi affollati e caldo-umidi come in spiaggia o in piscina e di utilizzare indumenti e biancheria in comune1.

 

Bibliografia:

  1. MSD manual. https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/patologie-della-cute/infezioni-micotiche-della-cute
  2. Preda-Naumescu A, Elewski B, Mayo TT. Common Cutaneous Infections: Patient Presentation, Clinical Course, and Treatment Options. Med Clin North Am. 2021 Jul;105(4):783-797. doi: 10.1016/j.mcna.2021.04.012. PMID: 34059250.
  3. Farmacologia. Principi di base ed applicazioni terapeutiche. F. Rossi, V. Cuomo, C. Riccardi. V edizione.
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