Da cosa sono causate le micosi? Gli agenti patogeni che causano le micosi sono dei funghi patogeni microscopici (che d’ora in avanti chiameremo miceti), parenti stretti dei lieviti che usiamo per la produzione del pane o della birra. Alcuni di essi fanno parte del nostro microbiota e sono detti microorganismi commensali (come la Candida), in altre parole convivono con l’ospite (l’uomo) senza recare alcun danno. Altri si trovano ovunque nell’ambiente circostante, sotto forma di muffa, come ad esempio l’Aspergillus. In alcuni casi questi funghi possono dar luogo ad infezioni classificate in base ai microorganismi che le causano: ad esempio candidosi (da Candida albicans), aspergillosi (da varie specie di Aspergillus) e altre ancora. Chi è a rischio di infezione? Di norma sono i soggetti immunodepressi (pazienti oncologici, soggetti con immunodeficienza acquisita o AIDS) quelli che possono sviluppare micosi profonde come la candidemia (presenza di candida nel sangue), l’aspergillosi invasiva o le criptococcosi (da Cryptococcus neoformans o Cryptococcus gattii). L’aspergillosi è inoltre una condizione che affligge i malati di fibrosi cistica e i pazienti affetti da forme gravi di CoViD-191. Come funzionano i farmaci per il trattamento delle micosi? I miceti sono dei microorganismi che, oltre alla membrana cellulare, presente in tutti i tipi di cellule, possiedono una protezione in più, chiamata parete cellulare, all’interfaccia con l’ambiente circostante. I farmaci antimicotici agiscono sia sui vari meccanismi di crescita e riproduzione cellulare del fungo (ad esempio flucitosina e griseofulvina) sia rendendo fragile la membrana cellulare (ad esempio amfotericina B) o la parete cellulare (ad esempio anidulafungina). Come si assumono gli antimicotici? E quali gli effetti indesiderati? Le micosi sono generalmente superficiali, autolimitanti e possono essere trattate a livello topico. Tuttavia, se le infezioni fungine diventano sistemiche e invasive è necessario somministrare gli antifungini per via orale o endovenosa. Gli antimicotici, seppur efficaci, sono caratterizzati da un certo grado di epatotossicità e tossicità ai reni, e possono dare luogo a diverse interazioni con altri farmaci. Il problema della resistenza nel trattamento delle micosi profonde Talvolta, il trattamento con antimicotico diventa inefficace a causa dello sviluppo di resistenza, un fenomeno simile a quello che si verifica con gli antibiotici. Le infezioni fungine sistemiche e invasive possono mettere a rischio la vita dei pazienti se i funghi diventano resistenti ai trattamenti. Le resistenze agli azoli (la classe di farmaci di più largo impiego) sono una minaccia per la salute pubblica e, come mostrato da uno studio olandese, possono essere rilevate nel 6% dei pazienti con aspergillosi (da Aspergillus fumigatus).2 Come si possono evitare le resistenze? Per evitare l’insorgenza di resistenze agli antimicotici la loro somministrazione deve avvenire sotto stretto controllo medico. Sono fortemente sconsigliate le terapie fai-da-te, senza la supervisione di un professionista, per i rischi di inattività e di peggioramento della patologia oltre che di potenziali effetti collaterali. La consapevolezza nei confronti della minaccia della diffusione di Aspergillus fumigatus resistente agli azoli, ha portato a intraprendere diverse misure, condivise a livello internazionale. Per questo motivo la prescrizione degli antimicotici per il trattamento delle micosi invasive è limitata all’ambito ospedaliero e da parte di specialisti tramite ricetta non ripetibile. Lo sviluppo di resistenze può essere ridotto anche evitando la dispersione a livello ambientale dei farmaci antimicotici. Quali sono le ultime frontiere nel trattamento delle micosi invasive? L’ isavuconazonio è l’ultimo antimicotico approvato dall’FDA per il trattamento delle aspergillosi invasive e delle mucormicosi invasive3. Anche in Europa, l’isavuconazonio è approvato per le stesse indicazioni; inoltre, ha ricevuto la designazione di farmaco orfano in virtù della rarità di queste micosi invasive.4 I farmaci antimicotici oggi disponibili sono più efficaci e meno tossici rispetto al passato e hanno notevolmente cambiato l’approccio alla terapia antifungina. La ricerca e i programmi rivolti allo sviluppo di nuovi antimicotici continuano per aumentare l’armamentario nella lotta delle malattie infettive e dei microrganismi resistenti. Studi clinici sono ora in corso per la valutazione dell’efficacia di altri nuovi farmaci per il trattamento delle micosi invasive, tra cui il fosmanogepix, un antimicotico a largo spettro.5 Riferimenti bibliografici e sitografici: 1 Kula B.E., Clancy C.J., Nguyen M.H., et al. Invasive mould disease in fatal COVID-19: a systematic review of autopsies Lancet Microbe. 2021 Aug;2(8):e405-e414. doi: 10.1016/S2666-5247(21)00091-4. Epub 2021 Jun 23. 2 Risum M., Hare R.K., Gertsen J.B. et al. Azole resistance in Aspergillus fumigatus. The first 2-year's Data from the Danish National Surveillance Study, 2018-2020. Mycoses. 2022 Apr;65(4):419-428. doi: 10.1111/myc.13426. Epub 2022 Feb 8 3 Astellas Receives FDA Approval for CRESEMBA® (isavuconazonium sulfate) for the Treatment of Invasive Aspergillosis and Invasive Mucormycosis. https://newsroom.astellas.us/2015-03-06-Astellas-Receives-FDA-Approval-for-CRESEMBA-isavuconazonium-sulfate-for-the-Treatment-of-Invasive-Aspergillosis-and-Invasive-Mucormycosis 4 https://www.osservatoriomalattierare.it/news/farmaci-orfani/9718-il-47-dei-farmaci-approvati-dall-fda-nel-2015-sono-orfani 5 Hoenigl M, Sprute R, Egger M et al. The Antifungal Pipeline: Fosmanogepix, Ibrexafungerp, Olorofim, Opelconazole, and Rezafungin. Drugs. 2021 Oct;81(15):1703-1729. doi: 10.1007/s40265-021-01611-0. Epub 2021 Oct 9.