Cos’è la dispepsia?
Con il termine dispepsia (dal greco “cattiva digestione”) si definisce una serie di disturbi gastrointestinali, come gonfiore, senso di bruciore e di ripienezza, nausea e dolore epigastrico, tutti dovuti ad alterazioni della digestione. Le forme più comuni sono la dispepsia simil-discinetica (o sindrome da stress postprandiale) e la dispepsia simil-ulcerosa (o sindrome da dolore epigastrico)1. Quest’ultima è spesso causata dal batterio Helicobacter pylori, che può provocare anche la formazione di ulcere.
Come si cura?
Le terapie variano in base al caso specifico e includono farmaci procinetici, antiacidi, spasmolitici e gastroprotettori1. Si utilizzano anche preparati a base vegetale, come eupeptici, indicati soprattutto per la dispepsia simil-discinetica, carminativi e demulcenti gastrici, che migliorano la digestione e alleviano i sintomi.
…e la genziana?
La genziana (Gentiana lutea L.) è una pianta della famiglia delle Gentianaceae, la cui radice, dal caratteristico gusto amaro, è utilizzata sin dall’antichità a scopo medicinale per migliorare la digestione e stimolare l’appetito2. I composti amari che la caratterizzano, tra cui amarogentina e gentiopicroside, appartengono alla classe degli iridoidi. Sono presenti anche zuccheri, come il genzianosio, e polifenoli2.
Quali sono i suoi benefici?
Le sue proprietà vengono definite amaro-toniche, digestive ed aperitive, dovute prevalentemente alla presenza dei composti amari2. Negli studi preclinici sono state riportate anche proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antimicrobiche, epatoprotettive, antiobesità e immunomodulanti2, ma ancora mancano studi clinici di conferma.
Perché migliora la digestione?
I composti amari attivano dei recettori, denominati TAS2R (in inglese Taste 2 Receptor) o recettori del gusto amaro, presenti nel cavo orale e nel tratto gastro-intestinale, che aumentano la produzione di saliva, succhi gastrici e bile, stimolando così il processo digestivo e l’appetito.
Come va assunta la genziana?
Secondo l’Agenzia Europea dei Medicinali (European Medicines Agency, EMA), la genziana deve essere assunta circa mezz’ora prima del pasto, nella cosiddetta fase cefalica della digestione, che precede l’assunzione di cibo3. Durante questa fase, l’organismo si prepara e crea un ambiente ottimale per la digestione vera e propria.
La genziana funziona davvero?
Gli studi clinici disponibili hanno evidenziato che i preparati a base di genziana migliorano diversi sintomi della dispepsia e favoriscono la produzione di saliva. Tuttavia, la scarsa qualità degli studi, accanto all’enorme varietà di prodotti studiati, non permette di trarre delle conclusioni certe3.
Cosa dicono le Agenzie regolatorie?
La radice di genziana e i suoi estratti sono riconosciuti dall’EMA come medicinali vegetali di uso tradizionale per la perdita temporanea di appetito e per lievi disturbi dispeptici e gastrointestinali3.
Come è venduta la genziana?
È impiegata come componente di integratori alimentari per supportare la funzione digestiva ed epatica e favorire l’eliminazione dei gas intestinali. In commercio sono disponibili diversi preparati a base di genziana, tra cui tinture, estratti secchi e liquidi. Inoltre, si usano liquori di genziana ad azione digestiva.
L’uso della genziana è sicuro?
La genziana è risultata generalmente ben tollerata, con rari casi di effetti indesiderati, come disturbi gastro-intestinali e mal di testa. Tuttavia, il suo uso è sconsigliato sotto i 18 anni, durante la gravidanza e l’allattamento per mancanza di dati sulla sicurezza3. Poiché i composti amari stimolano la produzione di succhi gastrici, bisogna prestare attenzione in caso di gastrite e ulcera peptica. L’EMA raccomanda anche cautela nell’uso dei preparati liquidi contenenti etanolo3.
Cosa possiamo concludere?
La genziana può essere una strategia utile per migliorare i sintomi della dispepsia e stimolare l’appetito, se assunta correttamente in relazione al pasto e tenendo conto delle controindicazioni.
Bibliografia:
- doi: 10.1053/j.gastro.2016.02.011
- doi: 10.1016/j.phytochem.2022.113518
- EMA/HMPC/607861/2017