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Ansia e Stress: è davvero utile la lavanda e il suo olio essenziale?

9 febbraio 2023

Ansia e Stress: è davvero utile la lavanda e il suo olio essenziale?
I ritmi di vita frenetici ai quali siamo sottoposti quotidianamente hanno determinato un’ampia diffusione dei disturbi da ansia e stress, con serie ripercussioni sulla nostra salute psico-fisica. Per controllare tali disturbi e limitarne gli effetti negativi spesso si fa ricorso a rimedi fitoterapici, come la lavanda. Scopriamone insieme i benefici e come utilizzarla in maniera sicura.

Cos’è la lavanda?

La lavanda, o Lavandula angustifolia Miller, è una pianta erbacea della famiglia delle Lamiaceae, nota sin dall’antichità per le innumerevoli applicazioni in campo alimentare, cosmetico e medicinale1. La denominazione di lavanda deriva da latino “lavare”, in quanto anticamente si utilizzava in bagni disinfettanti e rilassanti2. L’olio essenziale di lavanda, ricavato dalle parti aeree fiorite, è stato impiegato come fragranza, aroma alimentare e antisettico oltrechè come rimedio per lenire mal di testa, ansia e stress1. Attualmente, trova impiego in profumeria, cosmetica, aromaterapia e fitoterapia1. È importante sapere che, a livello industriale, sono utilizzati anche gli oli essenziali di altre specie di lavanda (es. L. latifolia Medik. e L. stoechas L.), caratterizzati tuttavia da proprietà differenti1.

 

Cosa contiene?

L’olio essenziale di lavanda contiene sostanze chiamate terpeni, soprattutto linalolo e linalil acetato (20-50%); tra i composti minori ritroviamo 1,8 cineolo, canfora, cariofillene e terpineolo3. I fiori di lavanda contengono anche composti fenolici, tra cui l’acido caffeico, e tannini3.

 

Quali sono le sue proprietà?

L’olio essenziale di lavanda possiede proprietà sedative, ansiolitiche e antidepressive associate alla presenza di linalolo e linalil acetato. Sono state riportate anche proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie, miorilassanti e carminative4,5. Gli effetti ansiolitici e antidepressivi sono dovuti a diversi meccanismi, tra cui il blocco di specifici canali del calcio presenti nel sistema nervoso centrale (meccanismo simile a quello del farmaco pregabalin) e del trasportatore della serotonina5,6.

 

In quali prodotti si trova?

La lavanda è impiegata come componente di integratori alimentari con i seguenti effetti fisiologici: favorire il rilassamento (in caso di disturbi del sonno e di condizioni di stress), il normale tono dell’umore, la funzione digestiva, la motilità intestinale e l’eliminazione di gas7. Si utilizza anche in bagni rilassanti (1-3 g di olio essenziale una volta al giorno) e inalazioni in aromaterapia3,8, nonché in prodotti dermatologici, cosmetici e detergenti1. Inoltre, con i fiori si preparano tisane ed infusi per favorire il rilassamento e migliorare la digestione, soprattutto in caso di disturbi associati a nervosismo e agitazione9. L’olio essenziale di lavanda Silexan® (contenente il 36.8% di linalolo e il 34.2% di linalil acetato; dose di 80 mg al giorno) è disponibile come farmaco da banco per il sollievo dei sintomi dell’ansia lieve e dei disturbi del sonno 3,8.

 

È davvero efficace nell’uomo?

Gli studi clinici hanno evidenziato che l’uso orale dell’olio essenziale di lavanda (Silexan® 80-160 mg al giorno per circa 10 settimane) è efficace nel migliorare la qualità del sonno e i sintomi di ansia e depressione, sebbene dopo trattamento prolungato (almeno 4 settimane)10,11. Tali benefici sono paragonabili a quelli delle benzodiazepine e degli antidepressivi SSRI, ma senza i noti effetti indesiderati di questi farmaci (e.g. sonnolenza, astinenza da sospensione brusca del trattamento)10,11. Miglioramenti della qualità del sonno e dei sintoni di ansia, depressione e stress in diversi soggetti (es. donne in post-menopausa, anziano, pazienti oncologici, studenti universitari) sono stati riportati anche con l’uso dell’olio essenziale di lavanda in aromaterapia. Tuttavia, le evidenze cliniche sono meno forti a causa della scarsa qualità degli studi clinici effettuati10,12-15.

 

Quali sono i rischi per la salute?

L’olio essenziale di lavanda è generalmente ben tollerato sia per uso orale che per inalazione, con lievi effetti indesiderati gastrointestinali, possibili reazioni allergiche, mal di testa e dermatiti10,14. Non sono stati riportati rischi di interazioni farmacologiche con i contraccettivi orali17. Di contro, sono stati segnalati casi di ginecomastia in bambini esposti frequentemente a prodotti cosmetici e detergenti a base di olio essenziale di lavanda, probabilmente da ricondurre alle proprietà estrogeniche e antiandrogeniche evidenziate in vitro per linalolo e linalil acetato16,17.

 

Cosa dicono le Agenzie regolatorie?

Le parti aeree fiorite e l’olio essenziale di lavanda sono classificati dall’EMA (European Medicines Agency) come medicinali vegetali di uso tradizionale per il trattamento dell’ansia lieve e dei disturbi del sonno nell’adulto e nei giovani di età superiore ai 12 anni8. L’uso è ammesso negli integratori alimentari7. L’olio essenziale di lavanda ed i suoi maggiori costituenti linalolo e linalil acetato sono considerati sostanze GRAS (Generally Recognised as Safe), ovvero generalmente riconosciute come sicure, quando utilizzate come fragranze18.

 

Cosa possiamo concludere?

Sulla base delle evidenze disponibili, l’olio essenziale di lavanda, impiegato per via orale o inalatoria, può rappresentare un valido aiuto nel contrastare i sintomi associati a forme lievi di ansia e stress e ai disturbi del sonno, sebbene la reale efficacia sia stata dimostrata soltanto per il Silexan®. Nonostante la buona tollerabilità, è opportuno utilizzarlo con moderazione in età pediatrica, ad esempio in prodotti detergenti e cosmetici, al fine di evitare possibili interferenze col sistema endocrino, particolarmente vulnerabile nel bambino. Infine, considerando che sul mercato sono disponibili anche oli essenziali di altre specie di lavanda, con proprietà e composizione specifiche, è raccomandabile l’uso di prodotti di qualità e di origine certificata se si vogliono ottenere i benefici attesi.

Riferimenti bibliografici

1 Plants (Basel) 2023, 12, 357

2 https://doi.org/10.1016/B978-0-12-416641-7.00057-2

3 EMA/HMPC/143183/2010

4 Phytother Res. 2002, 16, 301–308

5 Front Pharmacol. 2017, 8, 280

6 Neurochemistry International 2021, 143, 104899

7 https://www.salute.gov.it/portale/temi/allegato_decreto_botanicals.pdf

8 EMA/HMPC/143181/2010

9 https://doi.org/10.1201/9780203216521

10 Phytotherapy Research. 2022, 36, 2342–2351

11 Neurochemistry International 2021, 143, 104899

12 Complementary Therapies in Medicine 2022, 68, 102832

Vedi anche la Faq Le benzodiazepine si usano anche contro l'ansia?

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