vai a SIF Argomenti Video Interviste Autori Pillole di Salute Chi siamo Cerca
sif-magazine-logo
g
Argomenti
Video Interviste Autori Pillole di Salute Chi siamo
Argomenti
Cerca in SIF Magazine

Acidi grassi omega-3 e fibrillazione atriale: le ultime news dall’EMA

26 ottobre 2023

Acidi grassi omega-3 e fibrillazione atriale: le ultime news dall’EMA
Gli omega-3 sono considerati alleati preziosi per la salute cardiovascolare. Tuttavia, alcuni studi hanno sollevato preoccupazioni riguardo al possibile rischio di fibrillazione atriale associato all’uso di questi prodotti, richiamando l’attenzione dell’European Medicine Agency (EMA). Ma allora gli omega-3 fanno bene o male al nostro cuore? Proviamo a fare un po' di chiarezza.

Cos’è la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale è una forma comune di aritmia, caratterizzata da contrazioni irregolari degli atri (le cavità superiori del cuore), dovute ad anomalie nel sistema di conduzione dell’impulso elettrico del cuore. Di conseguenza, il battito cardiaco diventa caotico e aumenta notevolmente, con frequenze che possono superare i 180 battiti al minuto: in questi casi si parla di tachicardia atriale.

 

Come si manifesta?

I sintomi più comuni sono palpitazioni, dispnea, astenia e battito cardiaco irregolare. Può causare anche scompenso cardiaco ed infarto del miocardio e favorire la formazione di trombi poiché il sangue, che ristagna negli atri in fibrillazione, tende a formare coaguli. Questi, a loro volta, possono entrare nella circolazione sistemica e arrivare al cervello, con rischio di ictus.

 

Gli omega-3 possono causare fibrillazione atriale?

Gli studi clinici hanno evidenziato che gli omega-3 acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA) possono aumentare il rischio di fibrillazione atriale, in maniera dose-dipendente, in pazienti con malattie cardiovascolari accertate o fattori di rischio cardiovascolare 1. Non è chiaro, tuttavia, se il rischio sia maggiore con uno dei due acidi grassi o con la loro associazione, né se possa essere influenzato dal tipo di formulazione o da particolari stati del soggetto 1.

 

Con quali prodotti si è evidenziato questo rischio?

Si tratta di medicinali a base di esteri etilici di EPA e DHA, nella maggior parte dei casi in associazione, assunti per trattare l’ipertrigliceridemia - un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari - quando una dieta equilibrata e uno stile di vita sano non sono sufficienti. Il dosaggio di 4 g al giorno di EPA e DHA sembra comportare un rischio molto elevato di fibrillazione atriale, che si riduce notevolmente a dosi più basse 2.

 

In che modo gli omega-3 possono aumentare il rischio di fibrillazione atriale?

Il meccanismo non è del tutto chiaro. Si ipotizza che questi composti vengano incorporati nelle membrane cellulari, modificando il movimento in entrata ed uscita attraverso specifici canali degli ioni (in particolare, calcio, sodio e potassio), che regolano il ritmo cardiaco, favorendo di conseguenza, lo sviluppo di aritmie 2.

 

Cosa dicono le Agenzie regolatorie?

Il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC o Pharmacovigilance Risk Assessment Committee) dell’EMA, in una recente riunione tenutasi dal 25 al 28 settembre 2023, ha stabilito che la fibrillazione atriale deve essere inclusa tra gli effetti collaterali dei prodotti a base di omega-3 e ha raccomandato di interromperne l’uso nel caso si manifesti questo effetto. Attualmente, si stanno informando i medici e successivamente la misura sarà applicata negli Stati dell'Unione Europea.

 

Quindi, gli omega 3 fanno bene o male alla salute del nostro cuore?

Gli studi clinici hanno evidenziato che EPA e DHA possono avere effetti protettivi cardiovascolari se assunti in modo appropriato; tuttavia, il rischio di fibrillazione atriale, riconosciuto dall’EMA, evidenzia la necessità di utilizzare questi prodotti con prudenza e sotto il controllo del medico, soprattutto nei soggetti a rischio.

Bibliografia

1Korean J Intern Med. 2023 May;38(3):282-289.

2Adv Nutr. 2023 Jul;14(4):612-628.

3Meeting highlights from the Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) 25-28 September 2023

Ti è piaciuto l'articolo?
Condividi

Potrebbero interessarti

alimenti-e-cancro-quanto-incidono-le-nostre-scelte-alimentari-sul-rischio-di-sviluppare-un-tumore

5 settembre 2024

Alimenti e cancro: quanto incidono le nostre scelte alimentari sul rischio di sviluppare un tumore

Il “Codice europeo contro il cancro” pone l’alimentazione sana ed equilibrata tra le principali raccomandazioni per la prevenzione dei tumori, mentre abitudini al...

quali-strategie-farmacologiche-permettono-di-prevenire-l-emicrania

29 agosto 2024

Quali strategie farmacologiche permettono di prevenire l’emicrania?

L’emicrania è una forma di cefalea che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Nella maggior parte dei casi gli attacchi di emicrania diventano cronici e, ...

la-ricerca-sulla-terapia-del-dolore-viaggia-verso-porti-piu-sicuri

10 febbraio 2021

La ricerca sulla terapia del dolore viaggia verso porti più sicuri

Il dolore fisico è la sensazione spiacevole che può presentarsi a seguito di uno stimolo esterno, di un trauma, di un intervento chirurgico o di una patologia. I ...

i-fans-farmaci-antinfiammatori-non-steroidei-cosa-sono-e-come-si-distinguono

9 giugno 2022

I FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei: cosa sono e come si distinguono

I farmaci antinfiammatori non steroidei o FANS sono tra i farmaci più utilizzati al mondo. Oltre a ridurre il processo infiammatorio sono anche utilizzati per la ...

Dagli stessi autori

psoriasi-molto-piu-di-una-malattia-della-pelle

3 settembre 2020

Psoriasi: molto più di una malattia della pelle

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica, storicamente considerata una condizione della pelle e clinicamente caratterizzata da placche eritomatose squamos...

riso-rosso-fermentato-per-il-controllo-dei-livelli-di-colesterolo-l-alternativa-naturale-al-farmaco

25 novembre 2021

Riso rosso fermentato per il controllo dei livelli di colesterolo: l’alternativa “naturale” al farmaco?

I ritmi frenetici della vita moderna rendono sempre più frequente la scelta dei cosiddetti “cibi spazzatura”, pronti all’uso ma anche ricchi di grassi, favorendo ...

l-olio-essenziale-di-menta-nella-sindrome-del-colon-irritabile-e-davvero-utile

12 settembre 2024

L’Olio essenziale di menta nella sindrome del colon irritabile: è davvero utile?

Per alleviare il dolore addominale e le alterazioni della motilità intestinale della sindrome del colon irritabile (IBS), si utilizzano diversi farmaci, associati...

le-fibre-per-il-benessere-intestinale-quali-sono-e-quando-assumerle

30 maggio 2024

Le fibre per il benessere intestinale: quali sono e quando assumerle

I disturbi intestinali sono diventati sempre più comuni, probabilmente come conseguenza di diete disordinate e ricche di cibi processati. L’assunzione di fibre in...