Cosa è l’anemia?
L'anemia è una condizione in cui il corpo non produce abbastanza globuli rossi per trasportare adeguatamente l'ossigeno ai tessuti. Una delle cause può essere la carenza di eritropoietina, un ormone prodotto dai reni in grado di stimolare la produzione di nuovi globuli rossi. In presenza di malattia renale cronica, dovuta ad esempio a ipertensione cronica, glomerulonefriti o malattia renale policistica, la produzione di eritropoietina è notevolmente ridotta e questo può causare la comparsa di anemia1.
Cosa sono i CERA?
I CERA, conosciuti anche come eritropoietina di terza generazione, sono dei farmaci biologici, prodotti con metodi innovativi e utilizzati come terapia sostitutiva per compensare la carenza di eritropoietina. Mimano l’azione di questo ormone, inducendo l’eritropoiesi e, di conseguenza, aumentano i livelli di emoglobina nel sangue2.
Come funzionano?
Questi farmaci si legano ai recettori dell'eritropoietina presenti sulle cellule staminali del midollo osseo, stimolando la produzione di nuovi globuli rossi. Grazie alla loro struttura chimica hanno una durata d’azione più lunga rispetto ai tradizionali farmaci a base di eritropoietina2,3.
Quali solo le indicazioni terapeutiche?
Sono generalmente indicati per il trattamento dell’anemia sintomatica associata a malattie renali croniche in pazienti adulti e pediatrici sottoposti a dialisi o che non rispondono adeguatamente ad altre terapie3.
Come si assumono?
I farmaci CERA sono somministrati mediante infusione endovenosa o iniezione sottocutanea nell’addome, nel braccio o nella coscia. Quest’ultima modalità permette un rilascio lento e continuo nel corpo3 ed è particolarmente vantaggiosa per i pazienti con malattie croniche, in quanto consente l’autosomministrazione riducendo, così, il numero di visite mediche ambulatoriali.
Quali vantaggi offre la terapia con i CERA?
A differenza dell'eritropoietina che richiede iniezioni settimanali, i farmaci CERA, grazie alla lunga emivita, vengono somministrati meno frequentemente, di solito ogni 2-4 settimane. Questa caratteristica li rende più pratici e meno invasivi. Grazie alla loro efficacia prolungata, i CERA riducono la stanchezza e la debolezza da anemia, migliorando la qualità di vita dei pazienti. Inoltre, permettono un controllo più accurato dei livelli di emoglobina, prevenendo il rischio di complicazioni cardiovascolari dovute a una produzione eccessiva di globuli rossi2,3.
Quali sono gli effetti avversi dei CERA?
I CERA possono causare alcuni effetti avversi come mal di testa, ipertensione, e più raramente, la formazione di trombi o trombocitopenia. Effetti avversi meno comuni includono reazioni allergiche, arrossamento nel sito di iniezione e vampate di calore. Per tenere sotto controllo le possibili reazioni avverse, è consigliato monitorare regolarmente la pressione sanguigna e i livelli di emoglobina. Inoltre, poiché i recettori dell’eritropoietina possono essere espressi anche dalle cellule tumorali, l’uso dei CERA è sconsigliato in pazienti neoplastici3.
CERA e doping
I CERA sono stati al centro di numerosi scandali nel mondo dello sport, in particolare nel ciclismo. Infatti, in ambito sportivo, l'aumento dei globuli rossi indotto da questi farmaci può aumentare la resistenza fisica e migliorare la performance degli atleti, conferendo un indiscusso vantaggio. Pertanto, il loro utilizzo è considerato doping ed è esplicitamente vietato dall’agenzia mondiale antidoping (WADA)4. Inoltre, l’uso di CERA in persone non affette da anemia predispone a gravi rischi per la salute, tra cui problemi cardiaci, ictus e rischio di trombosi venosa.
Cosa possiamo concludere?
I farmaci CERA rappresentano una terapia innovativa ed efficace per il trattamento dell’anemia associata a malattie renali croniche. Tuttavia, è fondamentale utilizzarli sotto il controllo del medico ed evitare usi impropri.
Bibliografia:
- Manuale MSD. https://www.msdmanuals.com/it/professionale/ematologia-e-oncologia/anemia-da-insufficiente-eritropoiesi/anemia-della-malattia-renale
- DOI: 10.1159/000109166
- AIFA. https://medicinali.aifa.gov.it/it/#/it/dettaglio/0000041039
- DOI: 10.1016/j.forsciint.2011.07.053