Cosa sono le malattie tropicali neglette?
Sono un gruppo di malattie infettive, causate da batteri, virus, protozoi ed elminti. Sono definite “neglette” perché ricevono poca attenzione da parte della ricerca scientifica, dell’industria farmaceutica e delle politiche sanitarie globali. La trasmissione avviene mediante punture di zanzare, per contatto diretto, ingestione di acqua contaminata o trasfusioni di sangue.
Le malattie tropicali neglette sono presenti anche in Italia?
Si, la più diffusa, endemica in molte zone del globo, è la malaria. Tra le altre, la malattia di Chagas, la leishmaniosi, la schistosomiasi. Nel 2024, nel nostro Paese si sono registrati 693 casi di dengue, il dato più alto mai raggiunto. Anche la chikungunya e la malattia West Nile, pur con un numero di casi minore, destano preoccupazione.
Quali farmaci sono disponibili per le malattie tropicali neglette?
La clorochina è il farmaco più usato contro la malaria. In caso di resistenza a questo farmaco, altri possono essere usati (pirimetamina, proguanile, primachina, artemisinina). Lo stibogluconato di sodio, la pentamidina e miltefosina sono indicati per la leishmaniosi, il praziquantel e oxamnichina per la schistosomiasi. La malattia di Chagas può essere trattata con benznidazolo o nifurtimox. Attenzione però ai potenziali rischi di tossicità.
Allarme chikungunya, dengue e West Nile virus: quali terapie?
Gli antidolorifici sono utili per trattare i sintomi della chikungunya. Il paracetamolo può essere usato anche per il trattamento della dengue ma è necessario evitare altri FANS per non peggiorare il rischio di emorragia. Non esiste una terapia specifica per la malattia West Nile: nei casi più gravi è necessario il ricovero in ospedale ma in genere, i sintomi scompaiono dopo qualche giorno o settimane. Il paracetamolo è utile per la febbre e la cefalea, insieme ad una adeguata idratazione e riposo.
Ci sono nuove prospettive terapeutiche?
Per la dengue è stato approvato il vaccino Qdenga nel 2023. Il vaccino contiene un virus attenuato capace di stimolare il sistema immunitario del soggetto. È autorizzato a partire dai 4 anni di età sia in soggetti mai esposti al virus che in soggetti con precedente infezione. È indicato per specifiche popolazioni a rischio, come coloro che dovranno soggiornare per lunghi periodi nelle aree endemiche. Nel 2025, in Europa è stato approvato Ixchiq per la prevenzione della chikungunya; anche in questo caso si tratta di un vaccino vivo attenuato.
Come è possibile intervenire per evitare la diffusione di queste patologie?
L’accesso a cure adeguate resta un problema soprattutto per i paesi più poveri colpiti da conflitti e instabilità politica. La ricerca e le organizzazioni internazionali stanno cercando la maniera per ridurre i contagi, garantire l’approvvigionamento e lo sviluppo di nuovi farmaci.
Perché è importante agire ora?
Perché ogni giorno di ritardo significa milioni di vite compromesse. Bisogna sottolineare che le malattie tropicali neglette non rappresentano solo un problema “lontano”: la salute globale è responsabilità di tutti, affrontarle e curarle significa costruire un futuro più equo, sano e sostenibile.
Bibliografia
https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2711533/Dossier_AIFA-ISS-Malattie-neglette.pdf