vai a SIF Argomenti Video Interviste Autori Pillole di Salute Chi siamo Cerca
sif-magazine-logo
g
Argomenti
Video Interviste Autori Pillole di Salute Chi siamo
Argomenti
Cerca in SIF Magazine

Ginkgo biloba: il fossile vivente che migliora memoria e microcircolo

26 maggio 2022

Ginkgo biloba: il fossile vivente che migliora memoria e microcircolo
La vita frenetica e lo stress di tutti i giorni compromettono spesso il nostro benessere mentale causando difficoltà di concentrazione e riduzione della memoria. Per tale motivo, si va alla ricerca di prodotti che possano contrastare tali effetti. Il ginkgo è uno di questi. Proviamo a scoprirlo insieme.

Cos’è il ginkgo?

Il ginkgo sono le foglie essiccate di un albero originario dei paesi asiatici, il Ginkgo biloba L. (Fam. Ginkgoaceae), presso i quali è considerato sacro e coltivato in prossimità dei templi. Il nome Ginkgo significa “albicocca d’argento”, per la somiglianza con il noto frutto, mentre biloba si riferisce alle foglie che hanno un caratteristico aspetto bilobato.

Si tratta di un albero antichissimo, un vero e proprio fossile vivente, le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa, ed è l’unica specie vegetale sopravvissuta di un gruppo di vegetali che si è estinto circa 100 milioni di anni fa. La sua longevità e l’estrema resistenza alle avversità ambientali gli hanno conferito l’appellativo di “albero della vita”. Oltre che per le sue proprietà benefiche, il ginko è coltivato anche a scopo ornamentale, soprattutto nei giardini e nei parchi, in quanto è molto resistente all’inquinamento delle grandi città1,2.

 

Cosa contiene dal punto di vista farmacologico il ginkgo?

Il ginkgo contiene una grande varietà di costituenti considerati farmacologicamente attivi, tra cui flavonoidi (esempio, isoramnetina, bilobetina) e trilattoni terpenici (esempio, bilobalide, ginkgolide A, B, C, J, ed M). Sono presenti anche aminoacidi (esempio, acido 6-idrossichinurenico), proantocianidine, e zuccheri. Il ginkgo contiene inoltre acidi ginkgolici. Tali sostanze sono considerate dei composti indesiderati in quanto in alcuni studi in vitro hanno dimostrato di possedere tossicità e sono stati riportati casi di allergie3.

Nel rispetto dei criteri di qualità previsti dalla Farmacopea Europea4, le foglie essiccate di ginkgo devono contenere non meno dello 0,5% di flavonoidi, calcolati come glicosidi flavonici.

 

Quali sono i benefici del ginkgo?

Al ginkgo sono attribuite diverse proprietà benefiche. In particolare, esso possiede proprietà antiossidanti, antiaggreganti, antinfiammatorie e neuroprotettive2. Per tali proprietà, il ginkgo viene utilizzato per migliorare la circolazione sanguigna, sia a livello del sistema nervoso centrale che periferico, e per migliorare la memoria, ad esempio in soggetti affetti da demenza. In tali pazienti, il ginkgo sembra anche migliorare alcuni sintomi neurosensoriali della patologia, ossia l’acufene e le vertigini5. I flavonoidi ed i trilattoni terpenici sembrano essere responsabili di tali attività2.

 

In quali prodotti troviamo il ginkgo?

In Italia, il ginkgo è commercializzato come integratore alimentare per le seguenti indicazioni fisiologiche, come riportato nell’allegato 1 del DM 10 agosto 2018: “Antiossidante. Memoria e funzioni cognitive. Normale circolazione del sangue. Funzionalità del microcircolo. In tali prodotti, è solitamente presente come estratto secco delle foglie. In particolare, è spesso impiegato l’estratto denominato EGb761®, ottenuto dalle foglie essiccate di Ginkgo biloba e caratterizzato da una specifica composizione dei costituenti in cui il rapporto droga/estratto oscilla tra 35 e 67:1, con il 24% di flavonoidi, 6% di lattoni terpenici, e meno di 5 ppm di acidi ginkgolici

È importante sottolineare che in alcuni Paesi europei (Austria, Germania, Svizzera, Ungheria e Olanda), l’estratto EGb761® è presente in prodotti commercializzati anche come medicinali6. L’EMA, infatti, riconosce ad esso lo status di medicinale vegetale ad uso consolidato utilizzato “per il miglioramento del deterioramento cognitivo (associato all'età) e della qualità di vita nella demenza lieve”7.

 

Il ginkgo è efficace? 

Sono stati condotti numerosi studi clinici, per lo più utilizzando l’estratto EGb761®, al fine di valutare l’efficacia del ginkgo nei disturbi neurologici, quali il declino cognitivo, i disturbi della memoria e la diminuzione del livello di attenzione. I risultati ottenuti non permettono, tuttavia, di trarre conclusioni certe. Infatti, mentre alcuni evidenziano una potenziale efficacia del trattamento con EGb761® rispetto al placebo, altri non riportano alcun miglioramento2. Da tali studi però si ricava che il miglioramento della funzione cognitiva si presenta, generalmente, dopo somministrazione prolungata (più di 24 settimane) e ad un dosaggio appropriato (240 mg al giorno)8. Va anche detto che la tipologia di popolazione esaminata, la gravità della patologia e il metodo di valutazione utilizzato per misurare l'efficacia possono spiegare i risultati contrastanti riportati in letteratura.

 

L’uso del ginkgo può essere rischioso per la salute?

Gli studi clinici condotti hanno evidenziato un buon profilo rischio-beneficio per l’estratto EGB 761®, con saltuari effetti avversi di lieve entità, come disturbi gastrointestinali e cefalee, e rare reazioni allergiche. Tuttavia, sono stati segnalati alcuni casi di emorragia quando il preparato è stato assunto in associazione al trattamento con farmaci antiaggreganti (esempio, acido acetilsalicilico, clopidogrel) e anticoagulanti (esempio, warfarin)1,7. Tuttavia, dati clinici più recenti sembrano non confermare tale rischio1. In ogni caso, l’allegato 1 del Ministero della Salute (DM 10 agosto 2018) riporta, a scopo precauzionale, l’obbligo di inserire nell’etichetta dei prodotti contenenti ginkgo la seguente avvertenza: “Se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici consultare il medico prima dell’utilizzo. Non assumere in gravidanza e durante l’allattamento”.

 

Cosa possiamo concludere?

Sulla base di quanto riportato, il ginkgo sembra essere utile per supportare le funzioni cognitive; tuttavia, va sottolineato che tali proprietà sono da ricondurre in maniera specifica all’estratto EGb761® (caratterizzato da un contenuto in flavonoidi circa 50 volte superiore rispetto a quello delle foglie), la cui efficacia terapeutica è riconosciuta dall’EMA. Pertanto, per preparati di ginkgo tradizionali, gli effetti biologici e soprattutto farmacologici sono più incerti.

Alla luce di tali considerazioni, EGb761® rappresenta un esempio lampante dell’incerto confine che oggi esiste tra integratori e medicinali a base vegetale.

 

Bibliografia

 

1Mazzanti, Dell’Agli, Izzo. Farmacognosia e Fitoterapia, 2020

2Neurotherapeutics. 2019;16(3):666-674. doi: 10.1007/s13311-019-00767-8.

3Clin Pharmacokinet. 2013;52(9):727-49. doi: 10.1007/s40262-013-0074-5.

4Farmacopea Europea 10 edizione, https://www.edqm.eu/en/european-pharmacopoeia-ph-eur-10th-edition

5Clin Interv Aging. 2018;13:1121-1127. doi: 10.2147/CIA.S157877.

6Phytomedicine. 2021;81:153421. doi: 10.1016/j.phymed.2020.153421.

7https://www.ema.europa.eu/en/documents/herbal-monograph/final-european-union-herbal-monograph-ginkgo-biloba-l-folium_en.pdf

8Front Pharmacol. 2020;10:1688. doi: 10.3389/fphar.2019.01688.

Ti è piaciuto l'articolo?
Condividi

Potrebbero interessarti

quali-farmaci-si-usano-per-trattare-l-acne

24 ottobre 2024

Quali farmaci si usano per trattare l’acne?

L'acne è un problema della pelle, che influisce non solo sull’aspetto estetico ma anche sul benessere mentale ed emotivo. Alle volte è necessario ricorrere ai far...

dismenorrea-una-patologia-per-la-quale-i-farmaci-fanno-la-differenza

17 ottobre 2024

Dismenorrea: una patologia per la quale i farmaci fanno la differenza

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i dolori mestruali colpiscono fino all’80-90%% delle donne. Spesso sottovalutata, la dismenorrea può seriamente com...

farmaci-si-e-farmaci-no-in-gravidanza-quali-i-rischi-per-il-nascituro

18 giugno 2020

Farmaci sì e farmaci no in gravidanza: quali i rischi per il nascituro?

Molti farmaci possono attraversare la placenta e agire anche sul nascituro con effetti spesso indesiderati, a volte anche ignoti, pertanto sarebbe meglio non farn...

i-farmaci-per-la-menopausa-funzionano-sono-utili-sono-ben-tollerati

16 settembre 2021

I farmaci per la menopausa: funzionano, sono utili, sono ben tollerati?

La menopausa, un periodo spesso vissuto dalla donna come una problematica o una malattia, in realtà è un momento fisiologico nella vita di una donna. Le variazion...

Dallo stesso autore

integratori-alimentari-a-base-di-arancia-amara-benefici-o-rischi

13 maggio 2021

Integratori alimentari a base di arancia amara: benefici o rischi?

L’impiego di prodotti naturali per ridurre il peso corporeo è in continuo aumento, data la scarsità di farmaci realmente efficaci. Tra questi gli estratti di aran...

soia-oltre-alla-famosa-salsa-per-il-sushi-ci-offre-anche-effetti-salutistici

3 agosto 2023

Soia: oltre alla famosa salsa per il sushi, ci offre anche effetti salutistici?

La risposta è sì, anche se in Occidente è stata conosciuta come alimento solo dal 1800. La soia, oltre all’elevato potere nutritivo, contiene molecole con effetti...

integratori-e-preparazioni-a-base-di-fucus-servono-davvero-per-dimagrire

2 maggio 2024

Integratori e preparazioni a base di fucus: servono davvero per dimagrire?

Impiegata da secoli nella dieta tradizionale giapponese, il fucus rappresenta una delle alghe più utilizzate in Europa non solo a scopo alimentare ma anche per i ...

la-curcuma-luci-e-ombre-della-panacea-del-nuovo-millennio

28 ottobre 2021

La curcuma: luci e ombre della panacea del nuovo millennio

L’interesse per i prodotti a base di curcuma è in crescente aumento in virtù delle numerose proprietà ascritte a questa pianta, considerata una vera e propria pan...