Cos’è la disforia di genere?
L’Istituto Superiore di Sanità definisce la disforia di genere come una “condizione caratterizzata da un’intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso. La contraddizione tra il sesso biologico e l'identità di genere può condurre ad una condizione di profonda sofferenza, ansia, depressione e/o difficoltà di inserimento in ambito sociale, lavorativo o in altre importanti aree, chiamata appunto disforia di genere, così come definita nella quinta edizione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5 - American Psychiatric Association. Diagnostic and statistical manual of mental disorders: 5th edition)”.
E cosa farebbe la Triptorelina?
La triptorelina porta alla sospensione dello sviluppo puberale in casi di pubertà precoce. E’ indicata limitatamente a soggetti di età inferiore a 8 anni nelle bambine e inferiori a 10 anni nel bambino (prescrizione a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), su diagnosi e piano terapeutico di strutture specialistiche, come da nota AIFA 51). L’impiego negli adolescenti con disforia di genere, per bloccare una “pubertà fisiologica”, è considerato off label, cioè al di fuori delle indicazioni specifiche del farmaco. Con la determina n. 21756/2019, infatti, l’AIFA ha inserito la triptorelina nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del SSN, ai sensi della legge 648/96, per l’impiego in casi selezionati di disforia di genere, con diagnosi confermata da un’ équipe multidisciplinare e specialistica e in cui l'assistenza psicologica, psicoterapeutica e psichiatrica non sia risolutiva.
Come si presenta e come si usa la triptorelina?
Il principio attivo triptorelina è disponibile attualmente in commercio in diverse specialità per le quali esistono formulazioni e indicazioni terapeutiche differenti (Decapeptyl, Fertipeptil, Gonapeptyl Depot). La triptorelina si somministra per via sottocutanea o per via intramuscolare. Il farmaco è un analogo dell’ormone GnRH, una sostanza che regola la sintesi e il rilascio di ormone luteinizzante (regola l’attività delle gonadi) e di ormone follicolostimolante (regola le attività delle ovaie e dei testicoli) da parte dell’ipofisi. Il suo impiego cronico porta a desensibilizzazione di questo sistema ormonale e soppressione delle funzioni testicolare ed ovarica. L’effetto è totalmente reversibile alla sospensione della terapia.
Per chi è indicata, di norma, la triptorelina?
In generale, dal punto di vista clinico, la triptorelina, viene indicata:
- negli uomini, per il trattamento del carcinoma della prostata ormone-dipendente;
- nelle donne, per il trattamento del carcinoma della mammella ormono-sensibile in fase di pre-menopausa e peri-menopausa, nell’endometriosi, nel trattamento dei fibromi uterini e nell'ambito della fecondazione in vitro e altre tecniche di riproduzione assistita;
- nei bambini, per il trattamento della pubertà precoce.
Che rischi si corrono ad assumere la triptorelina?
La triptorelina, in relazione al meccanismo di azione, induce uno stato di ipoestrogenismo secondario, che può portare all’insorgenza di effetti collaterali, quali la riduzione della densità minerale ossea, l’osteoporosi e ad un aumentato rischio di frattura ossea. Inoltre, si possono verificare: vampate di calore, impotenza, diminuzione della libido, nausea, disordini del sonno, fatigue, riduzione della massa muscolare, dolore delle articolazioni, aumento di peso e alterazione dell'umore. L’insorgenza di tali effetti collaterali può ripercuotersi sullo stato di salute generale dei pazienti e sulla loro qualità di vita. Infine, è stato osservato che circa il 50% di uomini con tumore della prostata sviluppa la sindrome metabolica, caratterizzata da un aumento dei livelli ematici di colesterolo LDL e trigliceridi, bassi livelli di colesterolo HDL, ipertensione arteriosa e ridotta tolleranza al glucosio. Recenti studi hanno portato all’evidenza casi di ipertensione arteriosa durante l’infanzia, in pazienti trattati con la triptorelina per pubertà precoce, consigliando un monitoraggio regolare durante il trattamento.
Tuttavia, per ulteriori approfondimenti su frequenza e tipologia di reazioni avverse che possono manifestarsi durante il trattamento, è possibile consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) dei farmaci a base di triptorelina, presenti sul sito AIFA.
Bibliografia
- Definizione di “Disforia di genere”. Istituto Superiore di Sanità.
- Determina AIFA n. 21756/2019 (GU Serie Generale n.52 del 02-03-2019)
- Kintzel PE, Chase SL, Schultz LM, O'Rourke TJ. Increased risk of metabolic syndrome, diabetes mellitus, and cardiovascular disease in men receiving androgen deprivation therapy for prostate cancer. Pharmacotherapy. 2008 Dec;28(12):1511-22. doi: 10.1592/phco.28.12.1511. PMID: 19025432.
- Nota 51 – AIFA. Data di aggiornamento 03 dic 2021. Farmaco in nota: Ulipristal acetato, Triptorelina, Leuprorelina, Goserelina, Buserelina
- Palma L, Gaudino R, Cavarzere P, Antoniazzi F. Does the risk of arterial hypertension increase in the course of triptorelin treatment? J Pediatr Endocrinol Metab. 2020 Mar 26;33(3):449-452. doi: 10.1515/jpem-2018-0210. PMID: 30091950.
- Parere del Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB)- Presidenza del Consiglio dei Ministri. In merito alla richiesta di AIFA sulla eticità dell’uso del farmaco triptorelina per il trattamento di adolescenti con disforia di genere. Luglio 2018
- Riassunto delle caratteristiche del prodotto GONAPEPTYL Depot (triptorelina) AIFA
- Riassunto delle caratteristiche del prodotto DECAPEPTYL (triptorelina) AIFA
- Riassunto delle caratteristiche del prodotto FERTIPEPTIL (triptorelina) AIFA