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Dal fumo allo svapo: un problema che non si spegne

5 giugno 2025

Dal fumo allo svapo: un problema che non si spegne
In occasione della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, torniamo a parlare di tabagismo e delle nuove tendenze che si stanno diffondendo soprattutto nei giovani. Un’occasione per riflettere sui rischi emergenti, sfatare i falsi miti e promuovere una cultura della salute. La farmacologia è anche questa.

Il nuovo volto del mercato del tabacco

Accanto alla sigaretta tradizionale, si è assistito ad una rapida diffusione di prodotti alternativi, come sigarette elettroniche (o e-cig), dispositivi a tabacco riscaldato e bustine di nicotina ad uso orale. Proposti come soluzioni più moderne, economiche e meno dannose per la salute, questi prodotti sono spesso resi accattivanti da aromi dolci o fruttati, design attraenti e strategie di marketing digitale rivolte ai più giovani, contribuendo allo sviluppo di nuove forme di dipendenza e rischi per la salute.

Cos’è la sigaretta elettronica?

È un dispositivo elettronico a batteria che vaporizza un liquido da inalare, presentato come alternativa digitale al fumo tradizionale. Sul mercato esistono diversi modelli: dai più semplici e pratici, come le puff usa e getta e le pod mod con cartucce precaricate, fino a dispositivi più potenti e personalizzabili, pensati per utilizzatori esperti.

 

Cosa contiene il liquido delle sigarette elettroniche?

La base è una miscela di glicole propilenico e glicerina, a cui si aggiungono concentrazioni variabili di nicotina, o dei suoi sali, e aromi, la cui composizione chimica è raramente specificata.  Con la vaporizzazione, si genera un aerosol contenente non solo nicotina ma anche composti tossici e composti irritanti, come la formaldeide, metalli pesanti e polveri sottili simili a quelle del fumo della sigaretta tradizionale.

 

Come funziona il tabacco riscaldato?

I prodotti a tabacco riscaldato, come IQOS e dispositivi simili, scaldano stick di tabacco a temperature più basse rispetto alla combustione di una classica sigaretta, generando un aerosol da inalare, che contiene nicotina, sostanze irritanti e composti tossici, come metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici.

 

È vero che svapare fa meno male di fumare?

No, è un falso mito, soprattutto se si inizia in giovane età! Come evidenziato nel nostro precedente articolo “I fumatori sono più a rischio per il COVID-19?”, la nicotina crea dipendenza e molti altri effetti dannosi. L’aerosol inalato contiene diverse sostanze tossiche che, se aspirate regolarmente, possono causare infiammazione delle vie respiratorie, danni cardiovascolari e alterazioni del sistema immunitario1. Alcune di esse possono anche interferire con il sistema ormonale2.

 

È dannoso per chi ci sta vicino?

Sì. Anche se gli aerosol producono meno odore, rilasciano nell’ambiente sostanze che possono essere tossiche anche per chi le respira indirettamente, inclusi bambini, persone fragili e animali. Allo stesso modo, i prodotti di scarto, che possono contenere batterie, metalli pesanti, plastiche, residui di nicotina e altri agenti tossici, rappresentano un rischio sia per la salute pubblica che per l’ambiente.

 

Perché i giovani sono particolarmente a rischio?

Oltre agli effetti descritti, nei giovani la nicotina può interferire con il normale sviluppo del cervello, causando deficit dell’attenzione e della memoria, alterazioni nel controllo delle emozioni, e dipendenza. Molti puff e pod mod, inoltre, contengono sali di nicotina che riducono gli effetti irritanti della molecola libera favorendone un consumo elevato e continuo e aumentando il rischio di dipendenza precoce. L’uso della sigaretta elettronica sembra favorire anche l’uso della sigaretta tradizionale e il policonsumo3.  

 

Non riesco a smettere. Cosa posso fare?

Smettere di fumare o svapare è difficile, ma possibile. È attivo il numero verde 800 554088 dell’Istituto Superiore di Sanità, per ricevere informazioni e supporto. Inoltre, i Centri Antifumo del Servizio Sanitario Nazionale offrono programmi personalizzati, con assistenza medica e psicologica. Come abbiamo visto nell’articolo “Smettere di fumare è possibile: alcuni farmaci aiutano, ma solo chi vuole smettere!”, esistono anche terapie farmacologiche di supporto. Infine, sono disponibili applicazioni per smartphone per aiutare chi vuole smettere di fumare, particolarmente adatte soprattutto per i più giovani, ma l’efficacia di questi interventi non è ancora definita4.

 

È utile la sigaretta elettronica per smettere di fumare?

No. Gli studi disponibili indicano che l’uso delle sigarette elettroniche non facilita la cessazione del fumo. Al contrario, può aumentare il rischio di iniziare o tornare a fumare sigarette tradizionali e favorire il policonsumo, cioè l’uso combinato di più prodotti a base di nicotina5.

 

Cosa possiamo fare per contrastare il tabagismo e lo svapo?

È fondamentale un approccio integrato che unisca informazione, sensibilizzazione, politiche di controllo e sostegno a chi vuole smettere. Sono già attivi diversi programmi di prevenzione e sensibilizzazione rivolti soprattutto ai giovani. Tra questi, Respira Sapienza - una recente iniziativa dell’Università Sapienza coinvolge direttamente i giovani, rendendoli protagonisti nella promozione di una cultura della salute libera da fumo e svapo.

 

Una giornata per riflettere

Per la Giornata Mondiale senza Tabacco del 2025, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha voluto promuovere il tema Unmasking the appeal (“smascherare il fascino”), che si pone come obiettivi: 1) fare luce sulle strategie con cui l’industria del tabacco e della nicotina rende i propri prodotti accattivanti, specie per i più giovani, 2) promuovere campagne di sensibilizzazione e 3) incentivare politiche di controllo a tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

Aprire gli occhi oggi è il primo passo per un futuro più sano!

Bibliografia

  1. Inhal Toxicol. 2025 May 14:1-14.
  2. Environmental Toxicology, 2025; 40:935–945
  3. JAMA Pediatr. 2017 Aug 1;171(8):788-797
  4. https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2834558
  5. Tob Control 2024;33:267–270.
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