Quali trattamenti termali sono utili per la pelle?
I principali trattamenti termali per i disturbi dermatologici sono la balneoterapia e la fangoterapia. In alcuni casi, la balneoterapia viene associata a trattamenti aggiuntivi, come la fototerapia, per potenziarne gli effetti1.
Cos’è la balneoterapia?
È un trattamento che prevede l’immersione in bagni o piscine di acque termali ricche di minerali, come le acque sulfuree, bicarbonate, salsobromoiodiche, e di oligoelementi, come selenio, silicio e magnesio. L’idroterapia è una variante che sfrutta anche i benefici del movimento e della temperatura di acque non necessariamente ricche di minerali, attraverso bagni caldi o freddi e getti idromassaggianti, migliorando la circolazione e favorendo il rilassamento muscolare2.
E la fangoterapia?
Consiste nell’applicazione sulla pelle di impacchi o maschere di fanghi terapeutici, preparati mescolando acque minerali con materiali solidi, come argilla, torba e sedimenti marini. Alcuni fanghi, chiamati peloidi, subiscono un processo di maturazione della durata di diversi mesi, che li arricchisce di componenti bioattivi, utili per il microbioma cutaneo e per ridurre le infiammazioni, potenziandone le proprietà3.
Quali malattie della pelle si possono trattare con la medicina termale?
Le cure termali sono particolarmente indicate per trattare disturbi della pelle, come psoriasi, dermatite atopica, eczema, acne, seborrea, prurito cronico e disordini della cicatrizzazione. Questi trattamenti possono alleviare anche le irritazioni cutanee causate da trattamenti oncologici1.
Quali sono i benefici di questi trattamenti?
Le acque termali e i fanghi stimolano la circolazione sanguigna e il metabolismo, favoriscono la rigenerazione cutanea, riducono il processo infiammatorio, alleviano prurito e irritazioni, e migliorano l’aspetto e il benessere generale della pelle1. I peloidi sono in grado di riequilibrare anche il microbioma cutaneo, rendendo la pelle più resistente agli agenti esterni3.
A cosa sono dovuti i benefici di questi trattamenti?
I benefici dei trattamenti con acque termali e dei fanghi sono associati principalmente alla loro composizione in minerali, in particolare zolfo, magnesio e bicarbonati; tuttavia, anche la temperatura e il movimento dell’acqua possono contribuire.
Quali sono i benefici dei diversi minerali sulla pelle?
Lo zolfo ha proprietà antimicrobiche e rigeneranti cutanee; inoltre, riduce l’infiammazione e il prurito, bloccando il rilascio di fattori infiammatori dalle cellule del sistema immunitario. Effetti simili sono stati riportati anche per magnesio e selenio. I bicarbonati, invece, riequilibrano il pH della pelle e ne migliorano l’idratazione.
Perché la temperatura offre benefici per i disturbi della pelle?
La temperatura dell’acqua termale gioca un ruolo fondamentale nei trattamenti: quelli caldi (circa 40 °C) stimolano la vasodilatazione, che aumenta il flusso di sangue e quindi l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti; inoltre, rendono la pelle più permeabile ai minerali, favorendone i benefici. Il calore stimola anche il rilascio di endorfine, che producono effetti analgesici e immunomodulatori. I trattamenti in acque tiepide o fresche (circa 20-30°C) hanno effetti lenitivi e calmanti; provocano vasocostrizione e, di conseguenza, riducono rossore e dolore cutaneo. Per questo motivo, sono particolarmente utili per pelli sensibili o irritate1.
E il movimento dell’acqua?
Il movimento dell’acqua durante la balneoterapia favorisce l’esfoliazione delicata della pelle, stimola la circolazione, aumentando l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti, e migliora il drenaggio linfatico, riducendo gonfiore o infiammazione.
Efficacia delle cure termali per i disturbi della pelle: cosa dice la scienza?
Gli studi clinici hanno evidenziato che cicli di balneoterapia di 3-4 settimane possono migliorare significativamente le condizioni della pelle, soprattutto in caso di psoriasi, eczema e dermatite atopica; tuttavia, la scarsa qualità degli studi disponibili non permette di trarre conclusioni certe2.
Ci sono controindicazioni per le cure termali?
Le cure termali sono in genere ben tollerate, ma sono controindicate in caso di allergie ai minerali contenuti nell’acqua, infezioni cutanee o ferite aperte. Inoltre, i trattamenti caldi sono sconsigliati per chi soffre di disturbi della circolazione, come l’insufficienza venosa cronica.
Le cure termali sono alternative alle terapie standard per i disturbi della pelle?
No, non sono alternative, ma piuttosto terapie complementari, poiché contribuiscono a migliorare la gestione a lungo termine della malattia. I loro benefici possono essere temporanei e variare in base alla gravità del disturbo. È fondamentale una valutazione personalizzata da parte del dermatologo e del medico termale per garantirne sicurezza ed efficacia.
Bibliografia:
- Clinics in Dermatology (2018) 36:363–368
- International Journal of Biometeorology (2024) 68:1005–1013
- Applied Clay Science (2020) 189:105531