Cos’è la propoli?
La propoli (o colla d’api) è un materiale resinoso, di colore marrone-rossastro, elaborato dalle api mellifere (nome scientifico Apis mellifera) a partire da resine di diversi alberi e utilizzato per la costruzione degli alveari. È impiegata a scopo medicinale per lenire tosse, infiammazioni della gola e del cavo orale, e in alcuni disturbi dermatologici 1.
Cosa contiene?
La composizione chimica della propoli è molto variabile, ma le componenti principali sono: resina, olio essenziale, cera e polline. Tra i composti minori troviamo numerosi flavonoidi (es. galangina), composti fenolici, tra cui l’acido caffeico e l’estere feniletilico dell’acido caffeico (o CAPE), aminoacidi, zuccheri, vitamine e sali minerali 1.
In quali prodotti si trova?
La propoli pura e i suoi preparati (es. tinture, estratti idroalcolici) si ritrovano in commercio come prodotti erboristici, integratori alimentari, dispositivi medici e prodotti ad uso dermatologico.
Quali sono le sue proprietà?
Per la propoli ed i suoi preparati sono state riportate proprietà antiossidanti, antisettiche, antimicrobiche ad ampio spettro, antivirali, antinfiammatorie, immunostimolanti, antiallergiche, cardioprotettive, antidiabetiche e chemiopreventive. I flavonoidi e i composti fenolici, in particolare il CAPE, sono considerati i composti attivi 1.
Quali sono i benefici della propoli in caso di malattie respiratorie?
La propoli può ridurre l’infiammazione e lo sviluppo di infezioni respiratorie, grazie alla presenza di flavonoidi e derivati dell’acido caffeico2. Questi composti interferiscono con diversi processi alla base della sopravvivenza e proliferazione dei batteri (es., membrana cellulare, sintesi delle proteine), causandone la morte. Inoltre, nel caso delle infezioni virali, prevengono l’ingresso dei virus nella cellula ospite e inibiscono gli enzimi coinvolti nella replicazione virale. Sono anche in grado di contrastare il processo infiammatorio, inibendo gli enzimi (es., ciclossigenasi 2) responsabili della produzione dei mediatori dell’infiammazione (es., prostaglandine).
…ma funziona davvero?
Gli studi clinici hanno evidenziato alcuni benefici dei prodotti a base di propoli in pazienti con infezioni respiratorie. Purtroppo, allo stato attuale non è possibile stabilirne la reale efficacia clinica2 in quanto questi studi non hanno utilizzato preparati con concentrazioni standardizzate di propoli e spesso la propoli era utilizzata in associazione con estratti di altre piante medicinali (es. echinacea).
Ci sono effetti collaterali?
Negli studi clinici, la propoli è risultata generalmente ben tollerata. Tuttavia, sono stati segnalati alcuni casi di reazioni allergiche, a volte anche gravi, in soggetti che avevano assunto prodotti a base di propoli, probabilmente riconducibili alla presenza dei derivati dell’acido caffeico3. È necessario utilizzare con prudenza questi prodotti in caso di allergia alle api e ai loro derivati e, in generale, nei soggetti atopici.
Cosa dicono le Agenzie regolatorie?
Secondo la commissione HMPC (Committee on Herbal Medicinal Products) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA, European Medicines Agency), essendo la propoli un derivato delle api, non riconducibile ad una pianta specifica, non può essere considerata di origine vegetale; mentre rientra tra i prodotti regolamentati dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA, European Food Safety Authority) che ne ammette l’uso negli integratori alimentari ma non consente di specificarne gli effetti fisiologici, proprio a causa delle limitate evidenze scientifiche sopramenzionate.
Cosa possiamo concludere?
La propoli è presente in prodotti destinati sia a bambini che adulti, spesso senza una chiara indicazione sul potenziale allergenico nè sulla sua reale efficacia. Sarebbe opportuno che medici e farmacisti fornissero delle informazioni più accurate sui preparati a base di propoli per evitarne un utilizzo improprio.
Bibliografia
1Molecules 2022, 27, 6120.
2Molecules 2023, 28, 359.
3Drug Saf. 2008, 31, 419-23.