Quando un alimento può essere considerato cancerogeno?
Un alimento è considerato cancerogeno quando contiene sostanze che possono contribuire allo sviluppo di tumori. Esempi di queste sostanze sono i nitriti e nitrati, usati per la conservazione dei salumi e delle carni lavorate, le aflatossine, presenti come contaminanti in alimenti mal conservati, l’acrilamide, prodotta dalla cottura ad alte temperature di alimenti ricchi di amido, ma anche grassi saturi e zuccheri raffinati.
Perché queste sostanze possono favorire lo sviluppo di tumori?
Nitriti e nitrati, aflatossine e acrilamide possono danneggiare il nostro DNA e alterare i normali processi di crescita cellulare, portando a proliferazione incontrollata e ad aumentato rischio di neoplasia. Inoltre, una dieta ricca di grassi saturi o zuccheri raffinati può favorire una condizione di infiammazione cronica che a sua volta può favorire processi neoplastici 1.
L’assunzione di alimenti cancerogeni causa il cancro?
Non necessariamente. Il rischio di sviluppare il cancro dipende da molti fattori, tra cui quantità e frequenza di consumo dell’alimento, predisposizione genetica, fattori ambientali e stile di vita 1. Inoltre, bisogna considerare che ogni alimento è costituito da una combinazione complessa di sostanze dalla cui interazione deriva l’effetto finale sull’organismo. Ad esempio, mentre gli antiossidanti della frutta e le fibre vegetali hanno effetti protettivi, gli additivi possono aumentare il rischio oncologico.
Esiste una lista di alimenti cancerogeni?
L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha incluso l’alcol tra le sostanze “sicuramente cancerogene per l’uomo”, poiché il suo consumo è spesso associato a tumori a livello della faringe, laringe, esofago, fegato e colon-retto. Altri prodotti potenzialmente cancerogeni sono gli alimenti ultralavorati, come snack confezionati, pasti surgelati precotti e bevande gassate, carni rosse e carni processate (salumi, carni in scatola) 2.
Le modalità di cottura possono aumentarne il rischio cancerogeno degli alimenti?
Sì. Il barbecue, la cottura sulla griglia, la frittura e altri tipi di cotture che espongono gli alimenti ad elevate temperature o a fiamma diretta possono produrre livelli apprezzabili di composti cancerogeni, come le amine aromatiche eterocicliche. Al contrario, con la cottura a vapore, la bollitura o la stufatura, si generano livelli molto più bassi di questi composti e si preservano le qualità nutrizionali dell’alimento.
Come vengono studiati gli effetti degli alimenti sulla salute umana?
La maggior parte degli studi sulla nutrizione si basa su osservazioni epidemiologiche (studi prospettici o studi retrospettivi) per identificare correlazioni tra un tipo di alimento e la frequenza di tumori nella popolazione studiata, anche considerando le categorie particolarmente a rischio come bambini, donne in gravidanza o anziani. Importanti sono anche gli studi preclinici, utili a chiarirne i meccanismi. Tuttavia, questi studi non riflettono pienamente la realtà della dieta, poiché spesso utilizzano concentrazioni elevate di alimento senza considerare altri possibili fattori di rischio oncologico; in questo modo risulta difficile trarre conclusioni definitive sull’effetto di un alimento sulla salute.
Quali tipi di tumori sono maggiormente influenzati dall’alimentazione?
Generalmente, si tratta di tumori dell’apparato digerente, come quelli del cavo orale, dell’esofago, dello stomaco e del colon-retto; tuttavia, l’assunzione di alimenti cancerogeni può aumentare anche il rischio di cancro alla prostata, al seno, all’ovaio e all’utero 3.
Quali alimenti privilegiare per la prevenzione del cancro?
Un’alimentazione sana ed equilibrata, che protegge dal cancro e da altre patologie come quelle neurodegenerative e cardiovascolari, prevede un apporto di vitamine, fibre, sali minerali e proteine vegetali presenti nei legumi, nei cereali integrali, nella frutta e nella verdura. È importante anche assumere sostanze ad azione antiossidante e chemiopreventiva, per prevenire danni a carico del DNA e l’innesco della cancerogenesi 4.
Cosa possiamo consigliare ai nostri lettori?
Sono disponibili numerose informazioni sulla correlazione tra alimentazione e tumori, sia in termini di alimenti protettivi che potenzialmente cancerogeni. La capacità di scegliere con consapevolezza il tipo di alimentazione da seguire richiede sicuramente attenzione e un’adeguata informazione. È importante seguire una dieta varia e completa, senza escludere alimenti col rischio di carenze nutrizionali, ma prediligendo prodotti meno lavorati e con pochi additivi e, in caso di dubbi, affidandosi ad esperti della salute.
- Nutrients. 2024 Mar 11;16(6):800.
- Eur J Epidemiol. 2021 Sep;36(9):937-951.
- BMJ. 2020 Mar 5;368:m511.
- https://cancer-code-europe.iarc.fr/index.php/it/