Il dolore mestruale nelle antiche civiltà
Il dolore mestruale, noto come dismenorrea, è noto fin dall’antichità, con interpretazioni e trattamenti diversi a seconda delle culture. In Egitto e Grecia, si usavano bagni caldi e piante antispasmodiche, mentre in Europa erano comuni infusi di finocchio e camomilla. In Oriente, era visto come uno squilibrio energetico tra yin e yang, trattato con la fitoterapia, l’agopuntura e pratiche mente-corpo, come lo yoga e il qi gong. Oggi, molte di queste pratiche sono integrate in approcci moderni, ma l'efficacia deve essere sempre valutata con rigore scientifico
Dismenorrea e sindrome premestruale: due facce diverse del benessere femminile
La dismenorrea si presenta con dolore pelvico intenso durante le mestruazioni, spesso accompagnato da nausea, mal di testa e affaticamento. Può essere primaria, causata principalmente da un’eccessiva produzione di prostaglandine pro-infiammatorie, responsabili di contrazioni uterine dolorose, o secondaria, legata a patologie come endometriosi o fibromi. La sindrome premestruale comprende sintomi fisici, emotivi e comportamentali, come irritabilità, ansia, gonfiore e sbalzi d’umore, che compaiono nella fase luteale e si risolvono in genere con l’inizio del flusso mestruale 1.
Come si controllano?
Questi disturbi legati al ciclo mestruale richiedono trattamenti specifici. I farmaci antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene, sono solitamente la prima scelta. In alcuni casi, si usano contraccettivi ormonali che riducono la stimolazione ciclica dell’endometrio e attenuano il dolore. Alcuni preparati vegetali possono fornire un supporto aggiuntivo, ma non sostituiscono le terapie farmacologiche quando necessarie.
Piante medicinali per la dismenorrea
Per alleviare crampi e dolore pelvico, possono essere utili preparati a base di finocchio (Foeniculum vulgare Mill.), camomilla (Matricaria chamomilla L.), cannella (Cinnamomum verum J. Presl) o zenzero (Zingiber officinale Roscoe), che contengono composti con proprietà antinfiammatorie e spasmolitiche, quali terpeni e flavonoidi, capaci di rilassare la muscolatura liscia uterina e ridurre le contrazioni dolorose. Anche la valeriana (Valeriana officinalis L.) può favorire il rilassamento sia muscolare che mentale, poiché aumenta l’attività del neurotrasmettitore inibitore GABA, ma le evidenze nella dismenorrea sono limitate 1. Infine, prodotti a base di acidi grassi omega 6, come l’olio di enotera (Oenothera biennis L.) e di borragine (Borago officinalis L.), ricchi di acido gamma-linolenico, possono ridurre l’infiammazione a livello dell’endometrio, favorendo la sintesi di prostaglandine anti-infiammatorie.
Piante medicinali per la sindrome premestruale
L’agnocasto (Vitex agnus-castus L.) è una delle piante medicinali più studiate per la sindrome premestruale. Contiene composti in grado di attivare i recettori dopaminergici D2. A livello dell’ipofisi, questo effetto riduce la secrezione di prolattina 2,3, migliorando sintomi come tensione mammaria, irritabilità e sbalzi d’umore. Anche l’olio essenziale di lavanda viene usato nella sindrome premestruale, per gli effetti ansiolitici dovuti alla modulazione dei recettori del GABA, ma le evidenze scientifiche sono ancora preliminari.
Piante medicinali per il tono dell’umore nella sindrome premestruale
Piante medicinali come l’iperico (Hypericum perforatum L.), noto per le proprietà antidepressive, e lo zafferano (Crocus sativus L.), possono alleviare i sintomi depressivi della sindrome premestruale, poichè favoriscono l’azione della serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore 1. Tuttavia, per lo zafferano, le evidenze sono ancora preliminari, mentre l’iperico va usato con cautela, perché interagisce con diversi farmaci, inclusi contraccettivi ormonali, antidepressivi e anticoagulanti. Anche salvia (Salvia officinalis L.) e germe di grano (Triticum spp.) possono migliorare l’umore, poiché contengono sostanze neuroprotettive, come l’acido rosmarinico e le vitamine del gruppo B, anche in questo caso le evidenze scientifiche sono ancora scarse 1.
Funzionano davvero queste piante medicinali nei disturbi del ciclo mestruale?
Per la maggior parte dei prodotti, le evidenze cliniche sono ancora limitate o contrastanti, e servono studi più rigorosi condotti su preparati standardizzati. Evidenze più solide sono disponibili per l’agnocasto, a cui l’EMA riconosce, infatti, un uso consolidato nel trattamento della sindrome premestruale 5. Anche zenzero, finocchio e cannella hanno mostrato risultati promettenti nel ridurre l’intensità del dolore, e nel caso della cannella anche la durata, ma sono necessari ulteriori studi a conferma4. Analogamente, resta da confermare l’efficacia dell’iperico nell’alleviare i sintomi fisici e comportamentali della sindrome premestruale.
Potenzialità e precauzioni
L’uso di preparati vegetali per i disturbi del ciclo mestruale può contribuire ad alleviare dolore, ansia e irritabilità. Tuttavia, è importante utilizzarli con consapevolezza e sotto il controllo medico, soprattutto se si assumono altri farmaci. Questi prodotti, infatti, non sono privi di effetti collaterali e devono essere scelti in forme standardizzate e di qualità certificata, per garantirne un uso sicuro.
Bibliografia:
- Plants 2024, 13(5), 589
- Complement Ther Med 2019 Dec: 47:102190.
- Am J Obstet Gynecol 2017 Aug;217(2):150-166.
- J Int Med Res 2020 Jun;48(6)
- Arch Womens Ment Health, 2017 Dec;20(6):713-719