Cos’è cambia con il nuovo codice della strada
Tutti abbiamo certamente sentito che dallo scorso dicembre sono state introdotte e modificate alcune norme nel Codice della strada. Il clamore per le nuove disposizioni non riguarda solo i limiti legati all’alcol ma anche l'assunzione di alcuni farmaci (stupefacenti ma anche non stupefacenti) che potrebbe addirittura comportare il ritiro della patente.
Che succede se assumo stupefacenti e mi metto alla guida?
L’articolo 187 della legge prevede sanzioni per chiunque sia alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope. In altre parole, se prima della riforma doveva essere accertato lo stato di alterazione psico-fisica del conducente, adesso le sanzioni scatteranno con la semplice positività al test antidroga, anche se non c’è alcuno stato di alterazione psico-fisica.
Perché il nuovo codice coinvolge anche i farmaci?
Sappiamo che alcuni farmaci compromettono la capacità di guidare poiché inducono sonnolenza e alterazione della concentrazione e dunque l’assunzione di questi farmaci non è permessa a chi guida. Inoltre, ci sono altri farmaci che, pur non avendo effetti sulla lucidità del conducente, possono interferire con i test, dando esiti errati che fanno ritenere colpevole il conducente
Esiste una lista dei farmaci proibiti dal nuovo codice della strada?
A causa delle numerose incertezze, il Ministero dei Trasporti ha annunciato l’intenzione di pubblicare una circolare con indicazioni precise sui farmaci e la guida. Al momento, tuttavia non c’è una lista dei farmaci, ed è quindi bene porre particolare attenzione quando si assumono farmaci.
Quali farmaci compromettono la sicurezza di chi guida?
Come già detto, alcuni farmaci riducono l’attenzione e rallentano i riflessi. I farmaci più a rischio includono le benzodiazepine (utilizzate per trattare ansia e insonnia che possono causare sonnolenza, ridurre i riflessi e compromettere la vigilanza), gli oppioidi (antidolorifici che influiscono negativamente sui tempi di reazione e sulla concentrazione), i barbiturici (antiepilettici che hanno effetto sedativo e rendono pericoloso mettersi al volante) e la cannabis terapeutica (utilizzata per trattare patologie croniche, che può essere rilevata nei test antidroga).
Altri farmaci possono comportare rischi alla guida?
Sì, ce ne sono altri. Ad esempio, alcuni antistaminici, usati nel trattamento della allergia, e la quetiapina e altri antipsicotici, usati per la terapia della schizofrenia e del disturbo bipolare, possono causare sonnolenza. Dunque, quando si assumono farmaci, prima di mettersi alla guida è sempre bene consultare il proprio medico o leggere il bugiardino per valutare eventuali controindicazioni specifiche.
Quali farmaci non danno problemi alla guida ma potrebbero far ritenere sanzionabile il paziente?
Alcuni farmaci possono dare risultati falsi positivi ai test (cioè fanno sembrare che il conducente abbia assunto una sostanza proibita). Ad esempio, i decongestionanti nasali contenenti pseudoefedrina, presenti nei farmaci per il raffreddore e l’influenza; infatti nei test tossicologici la pseudoefedrina può simulare la presenza di anfetamine ed essere rilevata come un falso positivo.
In rari casi, l'ibuprofene può produrre falsi positivi per la marijuana. Inoltre, la quetiapina e alcuni antistaminici oltre a dare sonnolenza, possono anche dare falsi positivi.
Quali sono le sanzioni previste dal nuovo codice della strada?
Nei casi più gravi, l’articolo 187 del Codice della strada prevede che la guida dopo l’assunzione di sostanze è punita con l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da sei mesi ad un anno. Inoltre, nel caso di accertamento del reato, vi è comunque la sospensione della patente di guida da uno a due anni.