Cosa sono gli oppioidi da prescrizione? Perché sono sostanze d’abuso?
Gli oppioidi sono delle sostanze di origine naturale (morfina, codeina, chiamati anche oppiacei), semisintetiche (eroina, ossicodone, idrocodone) o totalmente di sintesi (fentanyl) con un alto potenziale d’abuso. La molecola dalla quale derivano è la morfina, il principale alcaloide contenuto nell’oppio con effetto narcotico e analgesico. Gli oppioidi da prescrizione per la loro attività si configurano come gli antidolorifici più efficaci e potenti, ed in Italia i pazienti possono accedere a questi farmaci soprattutto tramite i centri per la terapia del dolore e con ricette speciali. Questa regolamentazione ferrea è giustificata dalla tolleranza, assuefazione e dipendenza che possono determinare. Da non sottovalutare una eventuale overdose, che provoca una grave depressione respiratoria, potenzialmente mortale.
Perché si parla di epidemia da oppioidi negli Stati Uniti?
Negli Stati Uniti l’abuso di oppioidi da prescrizione è stato denominato come “crisi degli oppioidi”, o “epidemia da oppioidi”, perché il numero delle morti da overdose ha assunto le caratteristiche tipiche di un’epidemia, presentando anche diverse “ondate”. La prima ondata di morti causate da oppioidi da prescrizione, come metadone, oxicodone e idrocodone, risale agli anni 90. La seconda iniziò intorno al 2010 e mostrava un andamento simile all’aumento di morti da overdose di eroina. La terza ondata, ha inizio nel 2013, ed è legata principalmente al mercato illecito di oppioidi da prescrizione come il tramadolo e il fentanyl1.
Perché il fenomeno è peggiorato con la Covid19?
Le motivazioni socioeconomiche alla base dell’inizio dell’epidemia da oppioidi o delle sue ondate sono difficili da identificare. Ad esempio, si pensa che la recessione economica del 2008 (bancarotta Lehman Brothers) abbia solo in parte influito sulla seconda ondata del 2010. Nonostante ciò, si pensa che qualsiasi condizione metta a repentaglio la salute mentale, come la pandemia da Covid-19, sembri favorire l’abuso da oppioidi. Studi recenti riportano un aumento dell’abuso di oppioidi di circa il 30% nell’Illinois (USA)2. Il Canada ha invece registrato un aumento dell’uso di fentanyl di oltre il 100% con l’avvento della Covid-193.
Ma la situazione in Italia qual’è?
Il sistema di prescrizione di oppioidi italiano è regolamentato in maniera stringente dalla legge 15 marzo 2010 n. 38, quindi un abuso di oppioidi come negli Stati Uniti è davvero poco probabile. Il rapporto OsMed del 2021 ha mostrato che in Italia le dosi di oppioidi si assestano a circa 8 dosi giornaliere per 1000 abitanti, contro le 20 che si registrano in Austria e Germania. Ma l’uso preferenziale di oppioidi nel trattamento del dolore cronico non oncologico, come il dolore neuropatico, è oggetto di controversie, infatti, gli effetti indesiderati (tra cui tossicodipendenza, e overdose) superano di gran lunga l’eventuale beneficio clinico. In Italia, si preferiscono analgesici più sicuri come i FANS, quando possibile, per evitare problemi di abuso e dipendenza. Tuttavia, la prescrizione dei farmaci oppioidi, in caso di dolore grave, come quello oncologico o da chirurgia demolitiva, si rende chiaramente necessaria.
Bibliografia
1SIF position paper 2018. Trattamento del dolore cronico in Italia: appropriatezza terapeutica con oppiacei e timore di addiction: situazione italiana vs USA. https://www.sifweb.org/pubblicazioni/position-papers/position-opinion-papers-trattamento-del-dolore-cronico-in-italia-appropriatezza-terapeutica-con-oppiacei-e-timore-di-addiction-situazione-italiana-vs-usa-2018-04-03
2Bolinski RS, Walters S, Salisbury-Afshar E. et al. The Impact of the COVID-19 Pandemic on Drug Use Behaviors, Fentanyl Exposure, and Harm Reduction Service Support among People Who Use Drugs in Rural Settings. Int J Environ Res Public Health. 2022 Feb; 19(4): 2230. doi: 10.3390/ijerph19042230
3Morin KA, Acharya S, Eibl JK, Marsh DC. Evidence of increased Fentanyl use during the COVID-19 pandemic among opioid agonist treatment patients in Ontario, Canada. International Journal of Drug Policy. https://doi.org/10.1016/j.drugpo.2020.103088