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Prodotti naturali con attività antinfiammatoria: quali e perché

17 febbraio 2022

Prodotti naturali con attività antinfiammatoria: quali e perché
L'infiammazione è un processo che l’organismo attiva, con il contributo del sistema immunitario, per ripristinare i tessuti danneggiati da ferite, oppure da patologie come aterosclerosi, artrite reumatoide e svariate malattie neurodegenerative. Per trattare queste condizioni sono disponibili vari farmaci, ma anche prodotti di origine naturale. Vediamoli insieme.

Cosa avviene durante il processo infiammatorio?

Il processo infiammatorio consiste in una sequenza di fenomeni che coinvolgono una serie di molecole (chiamate normalmente mediatori dell'infiammazione) prodotte dal nostro organismo. Questi mediatori ci fanno percepire il dolore e che, nel caso di lesioni superficiali, fanno comparire l’arrossamento ed il gonfiore.

A cosa servono i farmaci nel processo infiammatorio e perché usare i prodotti naturali?

Per trattare l'infiammazione esistono diversi farmaci, quali i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) ed i cortisonici. L’azione di questi farmaci contrasta l’effetto dei mediatori dell’infiammazione.

 

Per molti di questi farmaci, lo scopo principale è quello di lenire il dolore dovuto al fenomeno infiammatorio. Naturalmente, non deve sfuggire che l’impiego di questi farmaci è spesso limitato nel dosaggio e nella durata del trattamento a causa dei numerosi effetti collaterali che accompagnano la loro azione farmacologica. Ed è proprio la scarsa maneggevolezza di questi farmaci che spinge la ricerca a studiare i prodotti naturali1.

Ci sono composti naturali già utilizzati come antinfiammatori?

Si ci sono ma va detto subito che si trovano perlopiù all’interno di integratori. Tra questi troviamo la curcumina, i polifenoli del tè verde e l’acido boswellico (una sostanza ottenuta da un arbusto chiamato Boswellia serrata o, più comunemente, "incenso indiano"). Inoltre, farmaci a base di colchicina, alcaloide estratto dal Colchicum autumnale, o di bromelina, un enzima presente nel gambo dell’ananas, sono utilizzati rispettivamente per trattare e prevenire gli attacchi di gotta e nel trattamento degli stati infiammatori localizzati.

 

Tra gli estratti standardizzati in commercio troviamo l’artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens), utilizzato come antinfiammatorio nei dolori articolari e muscolari anche correlati ad artrite e gotta, grazie soprattutto al contenuto di una sostanza chiamata arpagoside.

 

C’è anche una sostanza chiamata palmitoiletanolamide (PEA), presente in alimenti come uova e soia, della quale gli studi clinici hanno dimostrato la capacità di modulare la cosiddetta tempesta citochinica, riducendo l’attivazione di particolari cellule del sistema immunitario chiamate mastociti. Per tale attività, la PEA è venduta come alimento a fini medici speciali.


Recentemente anche alghe, come la spirulina (Arthrospira platensis), si sono dimostrate preziose fonti di composti naturali e sono utilizzate per le loro proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti.

Tra questi, quali sono quelli caratterizzati per l’attività analgesica?

Se escludiamo i derivati dell’oppio (la morfina, per esempio), tra i prodotti naturali, disponibili come integratori alimentari, utilizzati per il loro effetto analgesico nel dolore di intensità lieve, ritroviamo la curcumina, dalla pianta Curcuma longa ed estratti di zenzero (Zingiber officinale)2,3.

 

Ma c’è anche il peperoncino (Capsicum) una delle spezie più tipiche del sud Italia. Il suo principio attivo, la capsaicina che desensibilizza particolari strutture nervose, chiamate recettori TRPV1, responsabili della sensazione dolorifica. I TRPV1 contribuiscono allo sviluppo di tutte le forme di dolore e questo spiega perché la capsaicina sia utilizzata in molte patologie tra cui l’artrite, la neuropatia diabetica e l’emicrania.

Quindi ci sono prodotti naturali anche per il trattamento dell’emicrania?

Si certo, l’emicrania è la forma più ricorrente di mal di testa e si manifesta in milioni di persone come un dolore pulsante, monolaterale ed intenso e gli attacchi sporadici o ricorrenti possono essere trattati con diversi prodotti naturali.

 

Tra questi troviamo farmaci contenenti caffeina (Coffea arabica) ed ergotamina (un composto ottenuto dalla Claviceps purpurea, un fungo parassita delle graminacee). L’attività farmacologica dei due composti è dovuta ad una forte azione vasocostrittiva che si oppone efficacemente al mal di testa dovuto alla dilatazione dei vasi cerebrali. Anche estratti di partenio (Tanacetum parthenium, una pianta della famiglia delle Asteraceae chiamata anche “amarella” o “erba marga”) trovano applicazione nel trattamento preventivo dell'emicrania.

Ma per trattare il dolore ci sono anche i derivati della Cannabis.

I fitocannabinoidi (così si chiamano alcuni tra i più importanti derivati della Cannabis) sono conosciuti soprattutto per le proprietà analgesiche.

 

In realtà, studi di laboratorio più recenti hanno dimostrato che alcuni fitocannabinoidi, privi di effetti psichici, come il cannabidiolo possiedono un’importante attività antinfiammatoria. Tale attività sembra essere correlata alla modulazione di recettori chiamati TRP e PPAR il cui ruolo è di coordinare la sensazione dolorifica. Studi clinici sono in corso per valutare la loro efficacia.

Quanto sono sicuri i farmaci antiinfiammatori naturali?

Di norma, i prodotti di origine naturale hanno un buon profilo di sicurezza.

 

Va però sottolineato che è sempre raccomandato che il loro uso durante un processo infiammatorio, anche se si tratta di prodotti contenuti in integratori alimentari, sia sottoposto a consultazione con il proprio medico di fiducia per conoscerne le corrette indicazioni d’uso.

 

Infatti, l'uso improprio delle piante medicinali, soprattutto per errori nella scelta del prodotto da parte dei consumatori, del dosaggio errato, da interazioni con altri medicinali e fitoterapici, oppure un uso di prodotti contaminati da sostanze potenzialmente pericolose, come metalli pesanti, microrganismi patogeni e residui agrochimici, possono portare a gravi reazioni avverse.

 

 

Riferimenti bibliografici:

 

1 Wainwright CL, Teixeira MM, Adelson DL, Buenz EJ, David B, Glaser KB, Harata-Lee Y, Howes MJ, Izzo AA, Maffia P, Mayer A, Mazars C, Newman DJ, Nic Lughadha E, Pimenta A, Parra J, Qu Z, Shen H, Spedding M, Wolfender JL. Future Directions for the Discovery of Natural Product-Derived Immunomodulating Drugs. Pharmacol Res. 2022 Jan 21:106076. doi: 10.1016/j.phrs.2022.106076. Epub ahead of print. PMID: 35074524.

 

2 Maroon JC, Bost JW, Maroon A. Natural anti-inflammatory agents for pain relief. Surg Neurol Int. 2010;1:80. Published 2010 Dec 13. doi:10.4103/2152-7806.73804.

 

3 Jahromi B, Pirvulescu I, Candido KD, Knezevic NN. Herbal Medicine for Pain Management: Efficacy and Drug Interactions. Pharmaceutics. 2021;13(2):251. Published 2021 Feb 11. doi:10.3390/pharmaceutics13020251

 

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