Perché parliamo ancora dei vaccini anti Covid?
I diversi vaccini anti Covid approvati in questi anni sono capaci di limitare le conseguenze più gravi della malattia. Tuttavia, questi vaccini non riescono a evitare il rischio di nuove infezioni a causa della comparsa di nuove varianti del virus SARS-CoV-2 contro cui perdono la capacità di costruire un’adeguata risposta immunitaria.
Perché la risposta immunitaria non è adeguata contro le nuove varianti?
La risposta immunitaria data dai vaccini anti Covid è legata al riconoscimento di una proteina spike del virus. Nel tempo, questa proteina subisce piccole variazioni che la rendono meno riconoscibile dal nostro sistema immunitario. Per riuscire a costruire una risposta adeguata e mantenerla nel tempo sono necessari dei richiami vaccinali, con delle nuove formulazioni che riconoscano queste piccole variazioni.
Come funzionano i vaccini a mRNA?
I vaccini a mRNA utilizzati fino a questo momento, sono delle piccole sequenze di RNA messaggero (mRNA) sintetizzato in laboratorio, incapsulate in nanoparticelle lipidiche. Queste contengono le “istruzioni” con cui le cellule dell’organismo produrranno una proteina spike priva di attività patogena ma capace di stimolare la risposta immunitaria.
Quali sono stati i vantaggi e quali sono gli svantaggi dei vaccini a mRNA?
Come sappiamo, questa tecnologia ha portato alla produzione di vaccini in tempi più brevi rispetto al passato. Tuttavia, la risposta immunitaria indotta dai vaccini a mRNA ha mostrato una durata nel tempo limitata, anche a causa di enzimi, chiamati RNAsi, che degradano velocemente l’mRNA iniettato.
Cos’è il vaccino saRNA Kostaive?
Kostaive, o zapomeran, è il primo vaccino self-amplifying mRNA per COVID-19, approvato dall’EMA nel febbraio 2025 per i soggetti con età superiore ai 18 anni. Il vaccino è già in uso in Giappone e, a seguito dell’approvazione da parte di EMA, sarà disponibile a breve in tutti gli stati membri, compresa l’Italia.
Cosa significa vaccino self amplyfing RNA (saRNA)?
Letteralmente il termine indica la capacità che ha l’mRNA di amplificarsi in maniera autonoma. Infatti, oltre all’mRNA che serve per la produzione della proteina spike, il vaccino contiene un secondo gene che porta le istruzioni per costruire un piccolo enzima, che produce ulteriori copie dell’mRNA della stessa proteina prolungandone la presenza e quindi l’attività.1
Quali sono i suoi vantaggi?
Il vantaggio principale del vaccino saRNA consiste nella possibilità di iniettare un quantitativo inferiore di mRNA, pur ottenendo una maggiore produzione della proteina di interesse (fino a 80-100 volte in più) e per tempi molto più lunghi.1 Gli studi clinici che hanno portato alla sua approvazione hanno dimostrato che il nuovo vaccino era in grado di dare una risposta immunitaria maggiore rispetto ai vaccini a mRNA convenzionali, mantenendola fino a 12 mesi2.
E invece quali sono i possibili rischi?
Dopo la somministrazione dei vaccini a mRNA, abbiamo tutti sperimentato dei sintomi simil influenzali. Questi sono legati all’introduzione dell’mRNA sintetico nel nostro organismo. In questo caso, iniettando un quantitativo inferiore di mRNA, le risposte immediate si riducono e il vaccino risulta molto meglio tollerato2.
Cosa si può concludere?
In definitiva i vaccini a saRNA, come zapomeran, sono in grado di costruire una risposta immunitaria più prolungata, utilizzando dosaggi inferiori rispetto al passato. Inoltre, visto che sono necessarie dosi inferiori di mRNA per ogni singola inoculazione, sarà possibile ottenere un numero maggiore di dosi per ogni singola preparazione.
Bibliografia:
- Bloom, K., van den Berg, F. & Arbuthnot, P. Self-amplifying RNA vaccines for infectious diseases. Gene Ther 28, 117–129 (2021).
- Oda, Yoshiaki et al. Immunogenicity and safety of a booster dose of a self-amplifying RNA COVID-19 vaccine (ARCT-154) versus BNT162b2 mRNA COVID-19 vaccine: a double-blind, multicentre, randomised, controlled, phase 3, non-inferiority trialThe Lancet Infectious Diseases, Volume 24, Issue 4, 351 – 360 (2024)