vai a SIF Argomenti Video Interviste Autori Pillole di Salute Farmaci Live Chi siamo Cerca
sif-magazine-logo
Argomenti
Video Interviste Autori Pillole di Salute Farmaci Live Chi siamo
Argomenti
Cerca in SIF Magazine

Riso rosso fermentato per il controllo dei livelli di colesterolo: l’alternativa “naturale” al farmaco?

25 novembre 2021

Riso rosso fermentato per il controllo dei livelli di colesterolo: l’alternativa “naturale” al farmaco?
I ritmi frenetici della vita moderna rendono sempre più frequente la scelta dei cosiddetti “cibi spazzatura”, pronti all’uso ma anche ricchi di grassi, favorendo l’aumento del colesterolo nel sangue e quindi l’insorgenza di patologie cardiovascolari. Per prevenire queste patologie, in molti ricorrono all’uso di integratori a base di riso rosso fermentato, come soluzione naturale “abbassa colesterolo”. Ma quali sono i benefici del riso rosso fermentato? È davvero sicuro? Scopriamolo insieme.

Cos’è il riso rosso fermentato?

Il riso rosso fermentato (o red yeast rice) è un prodotto che si ottiene lasciando a contatto per nove giorni il riso (Oryza sativa L.; Fam. Poaceae), cotto a vapore, con funghi del genere Monascus, principalmente M. purpureus (Fam. Aspergillaceae)1.

Con la fermentazione il riso acquista un colore rosso da cui il nome di riso rosso fermentato.

In Cina, è utilizzato tradizionalmente per preparare il vino di riso e come colorante alimentare ma anche come rimedio della medicina tradizionale per disturbi gastro-intestinali e disfunzioni vascolari. In Occidente, è impiegato come sostanza naturale alternativa ai farmaci per controllare i livelli di colesterolo nel sangue1

Cosa contiene?

I principali costituenti sono amido (cioè zuccheri), proteine, acidi grassi e fitosteroli. Contiene inoltre diverse sostanze dette “monacoline”, in particolare la monacolina K, e sostanze colorate (note con il nome di monascorubramina e rubropunctamina, da cui deriva la colorazione rossa)1,2.

La monacolina K ha una struttura chimica analoga alla lovastatina, un farmaco di sintesi, appartenente alla classe delle statine, utilizzato per il trattamento delle dislipidemie1,2.

Può contenere anche la citrinina, una micotossina nefrotossica, prodotta in particolari condizioni da M. purpureus3 durante il processo di produzione.

In quali prodotti si trova?

Il riso rosso fermentato è presente in diversi integratori alimentari, da solo o in associazione con altre sostanze di origine naturale (per esempio berberina e policosanolo), utilizzati da soggetti affetti da dislipidemia o ipercolesterolemia.

In Italia, il Ministero della Salute ha stabilito un limite massimo di assunzione giornaliera di monacolina K con gli integratori alimentari pari a 10 mg4, limite che attualmente è in fase di revisione5. In ogni caso, sul mercato si possono ritrovare prodotti con quantitativi di monacolina K molto variabili6

Il riso rosso fermentato ha proprietà ipocolesterolemizzanti?

Si, il riso rosso fermentato ha proprietà ipocolesterolemizzanti, in quanto limita la produzione di colesterolo da parte del fegato e ne riduce i livelli nel sangue1,2, proprio come fanno le statine.

In che modo il riso rosso fermentato riduce i livelli di colesterolo? 

Gli integratori a base di riso rosso fermentato, grazie alla monacolina K, agiscono bloccando l’enzima HMG-CoA reduttasi (o 3-idrossi-3-metilglutaril Coenzima A reduttasi), presente nel fegato e responsabile della produzione del colesterolo1,2.

Tuttavia, non si può escludere che altri composti (tra cui altre monacoline diverse dalla monacolina K) contribuiscano all’azione ipocolesterolemizzante del riso rosso fermentato1,2.

Il riso rosso fermentato è efficace come rimedio “abbassa colesterolo”?

Gli studi clinici hanno dimostrato che l’uso di prodotti a base di riso rosso fermentato (in genere corrispondente alla assunzione di circa 10 mg al giorno di monacolina K per 8-12 settimane) riduce i livelli di colesterolo totale, trigliceridi e LDL in soggetti con dislipidemia1.

In alcuni studi, l’effetto prodotto era paragonabile a quello del farmaco di riferimento, di norma una statina come la pravastatina1,7

Ci sono rischi per la salute con il riso rosso fermentato?

Gli effetti collaterali più comunemente associati all’uso del riso rosso fermentato sono bruciore di stomaco, vertigine e flatulenza.

Sono stati segnalati anche casi di epatotossicità, mialgia e rabdomiolisi, eventi avversi che si verificano anche nelle persone in trattamento con le statine8.

Il riso rosso fermentato può causare interazioni con altri farmaci, in quanto inibisce alcuni enzimi epatici8. Infine, la citrinina, ove presente, potrebbe causare effetti tossici a carico dei reni3

Cosa dicono le Agenzie regolatorie?

Considerando che l’uso di riso rosso fermentato espone a rischio di effetti avversi simili alle statine, la Commissione Europea, sulla base del parere dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA, European Food Safety Authority), sta valutando di ridurre a 3 mg il livello massimo di assunzione giornaliera di monacolina K, e di sconsigliare l’uso degli integratori alimentari a base di riso rosso fermentato in soggetti sensibili (esempio le donne in gravidanza), intolleranti alle statine o nei pazienti che già assumono altri farmaci per le dislipidemie5.

Inoltre, tenuto conto della tossicità della citrinina, il Regolamento (CE) 2019/1901 ne ammette un livello massimo di 100 μg/kg negli integratori alimentari9.

Cosa possiamo concludere?

Il riso rosso fermentato è uno dei prodotti naturali più utilizzati per il controllo dei livelli di colesterolo. Ciò che rimane da chiarire non è tanto l’efficacia nel ridurre il colesterolo, quanto la sicurezza di impiego.

Di fatto, contiene principi attivi identici per formula chimica e per meccanismo d’azione alle statine, i cui rischi sono ben noti, e pertanto dovrebbe essere utilizzato con le stesse attenzioni rivolte al farmaco e sotto la guida di un medico.

Per quanto riguarda i residui di citrinina, questi possono essere più frequenti nelle preparazioni sottoposte a pochi controlli sanitari, soprattutto se provenienti da paesi extra europei. È, pertanto, essenziale che si conosca la vera natura di questi prodotti, perché, quando il limite tra cura e integrazione appare incerto, l’uso consapevole diventa la sola strategia vincente a tutela della salute

 

Riferimenti bibliografici e sitografici:

 

1 Curr Atheroscler Rep 2015; 17:22. doi:10.1007/s11883-015-0495-8.

2 Foods. 2017; 6(3):19. doi:10.3390/foods6030019.

3 Nutrients. 2014; 6(5):2077-2087. doi:10.3390/nu6052077

4 https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1268_4_file.pdf

5 https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/13025-Food-safety-restrictions-on-the-use-of-monacolins-from-red-yeast-rice-in-foods_en

6 Eur J Prev Cardiol 2017; 24:1431-1434. doi. 10.1177/2047487317715714. 

7 Am J Cardiol. 2010;105(2):198-204. doi: 10.1016/j.amjcard.2009.08.672.

8 Drug Saf. 2018; 41(8): 745-752. doi: 10.1007/s40264-018-0661-3

9 https://op.europa.eu/it/publication-detail/-/publication/eb567842-06ae-11ea-8c1f-01aa75ed71a1

Ti è piaciuto l'articolo?
Condividi

Potrebbero interessarti

che-terapie-e-quali-farmaci-possono-farci-uscire-dall-alcolismo

6 novembre 2025

Che terapie e quali farmaci possono farci uscire dall’alcolismo?

Affrontare l’alcolismo non significa solo smettere di bere, ma intraprendere un percorso terapeutico integrato basato sull’uso di farmaci, supporto psicologico e ...

dolore-all-anca-sintomi-diagnosi-e-tutte-le-terapie-per-gestirlo-al-meglio

30 ottobre 2025

Dolore all’anca: sintomi, diagnosi e tutte le terapie per gestirlo al meglio

Il dolore dell’anca, noto anche come coxalgia, è un disturbo piuttosto comune caratterizzato da dolore in sede inguinale associato ad una limitata mobilità. Ecco ...

farmacologia-oncologica-quo-vadis-che-c-e-di-nuovo-tra-i-farmaci-antitumorali

4 febbraio 2021

“Farmacologia Oncologica, quo vadis?” Che c’è di nuovo tra i farmaci antitumorali?

Il Gruppo di Lavoro di SIF Farmacologia Oncologica ha promosso, in accordo con il Comitato Scientifico e il Presidente della Società, un grande numero di interven...

anemia-mediterranea-o-talassemia-c-e-qualcosa-per-evitare-le-trasfusioni

11 febbraio 2021

Anemia Mediterranea o talassemia: c’è qualcosa per evitare le trasfusioni?

La talassemia è una malattia del sangue molto diffusa nel bacino del Mediterraneo (da qui il termine di ‘anemia mediterranea’), inclusa l’Italia, che può avere co...

Dallo stesso autore

la-liquirizia-l-oro-nero-non-sempre-luccica

29 giugno 2023

La liquirizia: l’oro nero non sempre luccica!

Nota sin dall’antichità per il gusto intenso e le proprietà curative, la liquirizia è stata considerata da sempre un bene prezioso, da cui il nome di “oro nero”. ...

farmaci-integratori-e-abbronzatura-quali-rischi-per-la-pelle-e-come-proteggersi

24 luglio 2025

Farmaci, integratori e abbronzatura: quali rischi per la pelle e come proteggersi

La pelle abbronzata è spesso sinonimo di bellezza e benessere; ciò induce molte persone a ricorrere a farmaci, integratori, autoabbronzanti o lampade UV per favor...

droghe-dello-stupro-una-minaccia-per-la-sicurezza-di-tutti

25 novembre 2024

Droghe dello stupro: una minaccia per la sicurezza di tutti

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, parliamo delle droghe dello stupro, un rischio concreto spesso trasc...

omega-3-e-omega-6-cosa-sono-e-perche-non-possiamo-farne-a-meno

26 maggio 2022

Omega-3 e omega-6: cosa sono e perchè non possiamo farne a meno

La dieta a basso contenuto di grassi è spesso associata a uno stato di buona salute. Ma non tutti i grassi sono nocivi! Scopriamoli insieme.